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Il dibattito pubblico per opere condivise

02/02/2018

In occasione dell’imminente approvazione del decreto attuativo, il 7 febbraio, a Torino, un incontro fra studiosi, operatori e imprese sulla legge che introduce in Italia il confronto con i cittadini sulle grandi infrastrutture.

 

Si avvicina alla conclusione l’iter legislativo – avviato con il nuovo Codice dei contratti pubblici – che porterà all’introduzione in Italia del dibattito pubblico, uno strumento che contribuirà a innovare il modo con cui si realizzeranno le grandi infrastrutture, aprendo al confronto con i cittadini sui progetti.

L’imminente approvazione del decreto attuativo è al centro della giornata di lavoro intitolata "Il Dibattito pubblico per opere condivise". Incontro fra studiosi, operatori e imprese sulla legge che introduce in Italia il confronto con i cittadini sulle grandi infrastrutture, organizzata da LAPO, il Laboratorio di politiche del Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università degli Studi di Torino di concerto con il Commissario di governo del Terzo Valico Iolanda Romano.

Dopo la presentazione ad aprile 2017 del bilancio del primo anno di mandato, un nuovo appuntamento di scala nazionale con cui il Commissario prosegue nel suo impegno a sostegno dei metodi partecipativi che devono accompagnare la realizzazione di opere pubbliche, con il coinvolgimento di amministrazioni, cittadini e portatori di interesse.

L’incontro – che si colloca nell’ambito della Settimana dell’Amministrazione Aperta 2018 e di Connettere l’Italia – è in programma mercoledì 7 febbraio 2018 dalle 9.30 alle 16.30 a Torino presso il Campus Luigi Einaudi (Lungo Dora Siena 100). La partecipazione è libera, previa iscrizione via email a lapo.dcps@unito.it e per gli architetti prevede il riconoscimento di 5 crediti formativi professionali.

All’evento – che è anche un’occasione per ricordare Luigi Bobbio, recentemente scomparso, e il suo ruolo nello sviluppo della democrazia deliberativa in Italia – prenderanno parte Gustavo Zagrebelsky e il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio.

Presenti oltre 35 relatori fra cui Ennio Cascetta, Presidente ANAS, Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte, Giovanni Castellucci, Autostrade per l’Italia, Jean-Michel Fourniau, GIS Democratie et Participation, Maurizio Gentile, Rete Ferroviaria Italiana, Andrea Mariotto, IUAV, Andrea Pillon, Avventura Urbana, Stefania Ravazzi, Università di Torino, Iolanda Romano, commissario di governo del Terzo Valico, Marco Sisti, IRES Piemonte, Paolo Testa, ANCI. Nelle sessioni parallele del pomeriggio sarà possibile intervenire dal pubblico.

Che cos’è il dibattito pubblico e a cosa serve?

Il dibattito pubblico è un processo d’informazione, partecipazione e confronto pubblico su opere di interesse nazionale che si svolge nella fase iniziale di progettazione, quando le alternative sono ancora aperte e la decisione, se e come realizzare l’opera, deve essere ancora presa. L’istituto del dibattito pubblico, che in Francia esiste da più di vent’anni, oggi è diventato obbligatorio anche in Italia grazie all’art. 22 del nuovo Codice dei contratti pubblici. Obiettivo del dibattito pubblico è migliorare la qualità della progettazione e delle decisioni pubbliche mediante la più ampia partecipazione degli interessati, ma anche anticipare i possibili conflitti con le comunità locali che spesso accompagnano la realizzazione delle grandi opere.

Che cosa riguarda il decreto attuativo che sta per essere approvato?

Come stabilito dall’art. 22 del Codice dei contratti, l’individuazione delle opere soggette a dibattito pubblico, nonché le modalità di svolgimento e di monitoraggio del dibattito pubblico devono essere stabilite con un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. Questo decreto attuativo, che ha concluso il suo iter legislativo, è ora di imminente approvazione ed entrerà in vigore dopo 60 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale.

Il programma

L'incontro, coordinato da Iolanda Romano, commissario Terzo Valico, si apre con il ricordo di Luigi Bobbio. Ne parlano Stefania Ravazzi, docente di analisi delle politiche pubbliche presso l’Università degli Studi di Torino e vicedirettrice di LAPO e Gustavo Zagrebelsky, professore emerito all’Università di Torino e presidente di Biennale Democrazia.

Segue una parte dedicata al decreto attuativo, introdotta da Ennio Cascetta, amministratore unico di Ram-Logistica Infrastrutture e Trasporti e presidente Anas, e illustrato da Andrea Pillon, Avventura Urbana e Struttura tecnica di missione del MIT, con l’intervento di Jean-Michel Fourniau, presidente del GIS Democratie et Participation sull’insegnamento dell’esperienza francese del Dèbat public.

La mattinata si chiude con una conversazione sul tema Il Paese è pronto per il dibattito pubblico? cui parteciperanno Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte, Giovanni Castellucci, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Maurizio Gentile, amministratore delegato di RFI e Graziano Delrio, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Tema del pomeriggio è Le opportunità e i rischi dell’attuazione della legge sul dibattito pubblico: la parola agli attori. Si apre dunque un confronto fra i diversi soggetti che a vario titolo sono coinvolti nel cambiamento introdotto dalla nuova legge, attraverso tre sessioni parallele, ciascuna con un coordinatore, alcuni interventi programmati e un dibattito con il pubblico:

  • Sessione 1 - Le opere e il territorio: il punto di vista dei soggetti attuatori. Coordina Paolo Testa, capo Ufficio studi ANCI

  • Sessione 2 - Il dibattito pubblico e le infrastrutture: il punto di vista degli studiosi. Coordina Marco Sisti, direttore IRES Piemonte

  • Sessione 3 - Il progetto delle infrastrutture: il punto di vista dei professionisti. Coordina Andrea Mariotto, corso Azione locale partecipata e dibattito pubblico, IUAV


L’incontro si chiude in seduta plenaria con una condivisione degli spunti emersi dalle sessioni parallele, commentati da Mauro Bonaretti, capo di gabinetto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Pia Marconi, direttore del Dipartimento della Funzione pubblica, e le conclusioni di Gianmaria Ajani, rettore dell’Università di Torino.

 Scarica il programma.

 

 

 

 

 
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