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Language design

13/01/2017

Le parole nelle interfacce - analogiche, digitali, vocali – sono il focus del libro di Yvonne Bindi, pensato per chiunque si occupi di comunicazione, spaziando in ambiti diversi come il giornalismo, l’urbanistica, l’architettura, l’educazione.

 

Un libro che tratta di parole e interazioni, mostrando come l'uso delle prime abbia dirette conseguenze sulle interazioni tra un utente e un prodotto o servizio, nel mondo digitale come in quello fisico. EntraModificaCondividiSalvaCassa chiusaVietato fumare: il cervello elabora continuamente parole e produce risposte per raggiungere scopi o adeguare comportamenti alle regole del contesto. Ma se le parole sono progettate male, aggregate in messaggi difficili, posizionate in modo improprio, diventano inutili o addirittura dannose, per gli utenti ma anche per i mittenti.

Il testo di Yvonne Bindi si rivolge a designer, addetti marketing, pubblicitari ma in generale a chiunque si occupi di comunicazione e si trovi a lavorare con contenuti testuali, per un'interfaccia web o mobile come per una brochure di una piccola attività, spaziando in ambiti diversi come il giornalismo, l’urbanistica, l’architettura, l’educazione. Lo scopo è imparare a usare le parole come fossero esse stesse delle interfacce che permettono di compiere azioni.




 

Language design
Guida all'usabilità delle parole per professionisti della comunicazione
Yvonne Bindi
Apogeo, 2017
pp.194, € 24,90

 
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