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I professionisti arrivano in Parlamento

19/01/2017

Rita_Palumbo

Il recente intervento per Confcommercio Coordinamento Professioni di Anna Rita Fioroni in un’audizione alla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati sul tema dei professionisti e del lavoro autonomo è al centro della rubrica #Mercato&Lavoro a cura di Rita Palumbo.

Questa settimana Rita Palumbo ospita nella sua rubrica #Mercato&Lavoro un intervento di Anna Rita Fioroni, Responsabile Confcommercio Professioni. Recentemente, Anna Rita Fioroni  è intervenuta per Confcommercio Coordinamento Professioni in un’audizione alla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, sul tema dei professionisti e del lavoro autonomo. Un intervento molto importante per le professioni non ordinistiche la cui attività è disciplinata dalla legge 4/2013.

 




 

di Anna Rita Fioroni

Il Disegno di legge sul lavoro autonomo in discussione alla Camera è un importante passo avanti per questo settore, l’unico che continua a registrare crescite considerevoli. L’Ufficio Studi di Confcommercio rileva un aumento dei professionisti non organizzati in ordini o collegi che dal 2009 al 2014 ha sfiorato il 50%. L’universo dei lavoratori autonomi è l’unico ad aver prodotto, negli anni peggiori della crisi economica, maggior reddito.  Finalmente ci si accorge di loro, verrebbe da dire leggendo questi dati. Per la prima volta queste attività vengono riconosciute come forma di lavoro indipendente, autorganizzato, senza distinzioni tra professioni ordinistiche e non. È un dato di assoluta novità, indubbiamente positivo, che accoglie alcune nostre richieste.

Tra le note rilevanti del disegno di legge, c’è l’intera deducibilità delle spese per la formazione e l’aggiornamento professionale, in cui chiediamo di ricomprendere anche quelle di viaggio e soggiorno. Bene anche la deduzione fiscale integrale per la certificazione delle competenze, entro il limite massimo di 5mila euro, che però deve riguardare ogni tipo di certificazione professionale.

C’è però ancora qualche passo da compiere: è necessaria ad esempio una maggiore accessibilità al credito per i professionisti non ordinistici con riferimento all’operatività dei Consorzi Fidi; va sciolto il nodo della (difficile) contrattazione dei compensi quando le posizioni tra i soggetti coinvolti sono asimmetriche. Sul congedo parentale ci sono stati dei miglioramenti (penso ad esempio all’estensione del trattamento anche ai lavoratori padri iscritti alla gestione separata dell’Inps), ma sarebbe opportuno prevedere un periodo di riferimento più ampio per il calcolo contributivo. Siamo soddisfatti anche sul piano del welfare, ma vanno sanate le disparità di trattamento su supplementi di pensione e pensioni supplementari per i pensionati della gestione separata.

Diciamo che siamo sulla buona strada, ma c’è ancora molto da fare. Penso alla costante riduzione di reddito (-10% fra il 2009 e il 2014) dei lavoratori autonomi e all’assoluto bisogno di contrastarla con  iniziative che incentivino la competitività, semplifichino la burocrazia e il fisco. Per evitare dubbi e incertezze, sarebbe già un primo traguardo definire, in modo inequivocabile e una volta per tutte, le caratteristiche dei lavoratori autonomi che sono esclusi dal pagamento dell’Irap per l’assenza dell’autonoma organizzazione.

 

 

 
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