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Primi bilanci per Expo

12/06/2015

Pasquale Cioffi

La partita Expo 2015 non è “già finita” ma è appena iniziata. Soprattutto in termini di comunicazione. Il commento del Delegato Ferpi a Expo, Pasquale Cioffi.

Siamo giunti a + 43 giorni dall’inizio di Expo Milano 2015. La partenza e il rodaggio sono ampiamente finiti. E’ ora possibile sviluppare un primo bilancio sull’andamento di quello che resterà uno dei più grandi eventi di questo secolo in Italia e cominciare a valutare il ritorno almeno per gli operatori della Comunicazione. Partendo dalle Imprese e Istituzioni che hanno investito in Expo con una presenza diretta nel sito di Milano-Rho.

Pur essendo ancora presto per “midterm exam”, è comunque utile articolare una riflessione di come si sta svolgendo quella che è stata da tanti definita come “un’occasione irripetibile”  per il Sistema Italia.

Restando sulle attività di comunicazione, molte lacune non sono ormai più colmabili, ma alcune azioni sono ancora possibili. Ad esempio, se è ormai tardi ipotizzare una comunicazione mirata sui flussi del turismo internazionale, qualcosa si può ancora immaginare e costruire per far scoprire ai nostri vicini (Svizzera, Germania, Francia…) che l’Italia sta organizzando un Expo! (in primis) e che si tratta di un Expo diverso da tutti gli altri che lo hanno preceduto!! Così come si può ancora far sapere ai turisti stranieri che arrivano comunque in Italia che c’è Expo 2015! Mi è capitato di recente in un week end di giugno di incontrare un albergatore nella reception del suo hotel. Mentre notavo, con piacere, che diversi clienti arrivavano a Milano proprio per Expo, due coppie di stranieri (per casualità la prima proveniente dagli USA e la seconda dalla Russia) hanno chiesto al concierge: “What’s expo?”… Ovvero erano giunti a Milano come turisti (sì, puri turisti), ma non avevano mai sentito parlare di Expo Milano!

Nelle prossime settimane interpelleremo i tanti professionisti Ferpi impegnati direttamente in Expo 2015 per ricevere le loro impressioni, valutazioni e suggerimenti. Sicuramente l’esposizione Universale sta rappresentando un valore aggiunto, in termini di fatturato, per numerose agenzie e professionisti. Di sicuro per tutto quanto avviene all’interno del sito di Expo. I responsabili della Comunicazione e del Marketing di importanti aziende e associazioni di categoria hanno nello stesso tempo scommesso su Expo destinandogli una buona parte del loro budget 2015: quale ritorno stanno avendo?

Nel guardare le file per entrare in alcuni padiglioni “corporate”, nel riscontrare la visibilità di alcuni prodotti lungo tutto il sito dell’Esposizione, nel vedere le campagne di comunicazione collegate al brand Expo 2015 promosse dai partner e sponsor si potrebbe affermare che per alcuni si è già trattato di un buon investimento. Dopo un mese e mezzo dall’inaugurazione dell’evento molti visitatori arrivano con maggiore consapevolezza su cosa vedere e preferiscono restare in fila per ore per vivere l’esperienza e le emozioni trasmesse da alcuni Padiglioni-Paesi piuttosto che entrare in altri. La scelta è collegata solo al budget iniziale oppure alla capacità di “raccontare” cosa significa Feed e Food per un Paese? Cercheremo di comprendere in che misura lo è e per chi.

È un discorso che riguarda non solo chi ha investito in Expo, ma tutti noi. Per il messaggio che diamo a quella parte del mondo che comunque sarà presente e per il rispetto dovuto ai nostri soldi. Non dimentichiamo che stiamo parlando di una manifestazione internazionale organizzata da una società al 100% pubblica. Di un evento voluto e organizzato da uno Stato, il nostro, che ha chiesto prima il voto e poi la partecipazione ufficiale di altri Paesi: se Expo non sarà il successo atteso saremo noi a rimetterci: i soldi della collettività - che potevano essere destinati a tante altre opere - e l’immagine del nostro Paese. Ricordiamoci quindi che la partita Expo 2015 non è “già finita” e che gli Italiani sono capaci di dare il meglio anche nei supplementari.

 
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