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Social Media Analytics, come misurare il brand dalle conversazioni in rete

14/07/2017

Il 17 novembre a Milano si parla di analisi e monitoraggio con il corso “Social Media Analytics: l’ascolto della rete”. Un viaggio attraverso le diverse tipologie di analisi, volto a individuare i dati utili per il proprio business e strategia di comunicazione online.

Il lavoro sul web e sulle piattaforme digitali richiede sicuramente una buona dose di creatività, utile a emergere dalla massa dei brand che puntano a guadagnarsi un posizionamento forte. L’aumento, però, delle modalità di interazione tra impresa e clienti, impone necessariamente un approccio che sia anche analitico e critico, che riesca a restituire un senso e un ragionamento alle reazioni degli utenti, al racconto dei valori e al comportamento quotidiano delle organizzazioni nell’ambiente esterno, che vada oltre le capacità di offrire prodotti e servizi e che si sposti sul loro modo di fare socialità.

Diventa pertanto indispensabile per conoscere le principali tipologie di analisi e metriche, approcci e sistemi che permettano di gestire la comunicazione online e migliorare l’esperienza del cliente verso il brand. Da questo presupposto nasce il Corso organizzato da Ferpi , “Social Media Analytics: l’ascolto della rete, a cura e con Eleonora Cipolletta, Digital Intelligence Specialist, data-driven approach. Il Corso intende fornire un approfondimento sulle principali tipologie di ascolto della rete, per misurare la performance creativa in tempo reale, ottimizzare i processi decisionali all’interno dell’azienda e migliorare la reputazione e il percepito dei clienti.

I dati hanno rivoluzionato il modo di fare marketing e comunicazione. Essi rappresentano una risorsa potentissima per capire in chi sono i clienti che interagiscono con il brand – che comportamenti assumono, quali motivazioni li spronano e che intenzioni hanno – e come è possibile incentivare ulteriormente le loro azioni più virtuose. L’avanzare della dimensione social del mondo digitale, nonché la tendenza al formarsi di communities, accresce continuamente il numero di touchpoint nel mondo digitale – social network, rete di ricerca, messaggi –, facendo crescere il volume di dati a disposizione per definire i pubblici della marca.

Per questo motivo i dati assumono importanza critica per mappare i percorsi dei consumatori e comprendere il valore di ciascun touchpoint con cui questi vengono in contatto. Il lavoro dell’analyst prevede, dunque, la lettura e classificazione dei vari risultati attraverso delle metriche qualitative, compito per il quale trova un importante supporto nelle piattaforme di monitoraggio. Dopodiché, ed è questo il vero apporto che fornisce l’“umanità” dell’analyst, si va ad approfondire il dato e a capire come trasformarlo in un’informazione utile per il business dell’azienda. Afferma Cipolletta: “Andare a capire qual è il mood che guida le conversazioni e le opinioni che gli utenti riversano in rete in modo spontaneo permette di verificare l'impatto delle campagne sui social, scoprire i nuovi trend del mercato in tempo reale, ma anche capire le criticità e andare a scovare quelle che possono trasformarsi in possibili crisi reputazionali per un brand”.

Il corso è aperto a tutti, soci e non soci.

Dà diritto al riconoscimento di 100 crediti ai soci Ferpi ai fini della qualificazione necessaria all’aggiornamento professionale interno.

Per esigenze di natura organizzativa e logistica, il corso si svolgerà solo al raggiungimento di un numero minimo di iscritti. Per ulteriori informazioni e iscrizioni: casp@ferpi.it
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