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Tutta la formazione Ferpi in preparazione

22/09/2018

Redazione

Dalla privacy ai linguaggi della comunicazione politica, alla comunicazione esperienziale del Made in Italy, passando per la comunicazione delle ONG e la madia intelligence, tutti i corsi dei prossimi mesi firmati Ferpi.

I corsi organizzati da Ferpi ripartono. Alcuni riguardanti ematiche attuali e dal forte impatto manageriale: dall’importanza della comunicazione in vari ambiti, come quello politico, nelle ONG, nel fundraising, alle implicazioni della nuova direttiva sulla privacy, fino ad arrivare alla “Media Intelligence”.

Alessandro Cederle, Responsabile Monitoring de L’Eco della Stampa, curerà il corso “Media Intelligence“, che si articolerà in due giornate, quello basic il 19 novembre  e quello advanced il 10 dicembre, entrambe a Milano. L’obiettivo del seminario è quello di fornire le competenze relative ai servizi tradizionali di media intelligence, ma anche gli strumenti necessari per governare un mestiere che si sta evolvendo rapidamente: importante è l’integrazione tra fonti diverse – stampa, social, web, radio e televisione – della ricerca di insight a valore aggiunto nel mare magnum dei contenuti, dello sviluppo di capacità strategiche di analisi e misurazione per dare conto della reputazione aziendale, sempre più centrale tra gli asset aziendali. Destinatari del Corso sono giovani professionisti che intraprendono una carriera all’interno delle PR e personale senior che intende affinare il proprio bagaglio di conoscenze riguardo questa tematica.

Tornerà la tre giorni “Food Wine & Co. The Italian Food Experience“, organizzata dal Master in Economia e Gestione della Comunicazione e dei Media dell’Università di Roma Tor Vergata, con Cinecittà Studios, Ferpi, Ansa, Mercato Mediterraneoe Alice TV, “Food Wine & Co.” nasce da un’idea di Simonetta Pattuglia, Docente di Marketing, Comunicazione, Media e Direttore del Master che ne è curatore e Paola Cambria, giornalista e sommelier, Direttore Comunicazione e Immagine di CIA-Agricoltori Italia. L’evento prevede, inoltre, la partecipazione di più di 30 relatori.

Nelle 6 Master Class di quest’anno, il settore del food & beverage made in Italy si unisce al concetto di esperienzialità, ponendo al centro di discussioni e dibattiti il cibo, il vino, la birra e la gastronomia, prodotti eccellenti del nostro Paese. Il tutto viene accompagnato dall’analisi delle strategie comunicative e di marketing, che si alterneranno a show-cooking, degustazioni e all’interessante visita a “Cinecittà Si Mostra” (Studios e Area museale).

La giornata del 24 novembre, in partnership con Mercato Mediterraneo – Fiera dei prodotti agroalimentari del Mediterraneo, prevede una Tavola Rotonda  “Marketing e Comunicazioni innovative per i prodotti agroalimentari: nuove rotte culturali nel e per il Mediterraneo?” alla quale interverranno – moderati da Simonetta Pattuglia  – autorevoli ospiti nazionali e internazionali, tra i quali l’economista Gustavo Piga, il presidente Ferpi, Pierdonato Vercellone e Daniela Puglielli, Accent Public Relations, Boston e organizzatore Mediterranean Diet Roundtable, Yale University.

Gli studenti del Master Doriana Guarino e Alessia Saraceno organizzeranno, nell’ambito di Mercato Mediterraneo, ed insieme all’Associazione Olivicoltori, un’area exhibit e dibattito, Generazione Olio, dedicata ad assaggi, esperienze e incontri con esperti realizzati da giovani per i giovani sensibili al mondo dell’Olio Extra Vergine di Oliva e che desiderino sviluppare consapevolezza e competenze su ciò che costituisce la nostra alimentazione. Per iscriversi a Generazione Olio, scrivere a: guarinodoriana88mail.com e alessias219mail.com

“La partecipazione ai programmi europei dei liberi professionisti: nuove opportunità da cogliere” curato da Alessandra Fornaci e Raffaele Paciello si incentra sulle nuove opportunità, per i liberi professionisti, di partecipare ai programmi europei. A seguito della Legge di Stabilità del 2016, è stata resa necessaria l’istituzione dello sportello informativo online, il quale ha esteso gli incentivi a favore delle PMI anche ai liberi professionisti; costoro potranno, quindi, avere accesso non solo ai programmi operativi nazionali (PON) e regionali (POR), ma anche ai fondi sociali europei (FSE) e ai fondi europei per lo sviluppo regionale (FESR), al fine di aumentare la competitività e l’occupazione. I fondi stanziati per il periodo settennale 2014-2020, sono accessibili solo attraverso bandi regionali e ammontano a 24 miliardi di euro: un aiuto importante, dunque, sia per i professionisti appena entrati nell’attività, sia per quelli operativi da tempo.

Fabiana Callai coordinerà un seminario sulla “Direttiva sulla privacy: impatti nella comunicazione per imprese e PA“. Dal 25 maggio 2018 è entrato in vigore il nuovo regolamento europeo sulla privacy; i principali impatti riguardano la conformazione, al nuovo protocollo, dell’organizzazione interna delle imprese e delle pubbliche amministrazioni. All’interno dell’organizzazione, infatti, ci sono i cosiddetti “incaricati del trattamento” i quali, nel regolamento UE, non sono nominati espressamente; vi sono soltanto soggetti autorizzati al trattamento, che devono ricevere istruzioni e formazione da parte del titolare dello stesso. Una figura a se stante è quella del DPO (data protection offer): esso è obbligatorio per gli enti pubblici ed è una figura a metà tra il consulente e il revisore, ma non dovrebbe ricoprire ruoli gestionali. In base al nuovo regolamento è uno specialista legale, che si pronuncia sull’applicazione del regolamento e vigila sull’applicazione della disciplina.

Le giornate formative del 14-15 dicembre sui “Nuovi linguaggi della Comunicazione politica” sono a cura di Antonio Iannamorelli e Simonetta Pattuglia. Dare una definizione univoca di comunicazione politica, ormai è pressoché impossibile: il sociologo Dominique Wolton la definisce come “lo spazio dove tre attori, che hanno la legittimità di esprimersi pubblicamente sulla politica, si scambiano discorsi contraddittori“. Questi tre attori sono gli uomini politici, i giornalisti e l’opinione pubblica (attraverso i sondaggi); oggi aggiungeremmo anche le imprese mediatiche che necessariamente devono “parlare” con la politica e i newmedia mobile e social che ne divengono strumento innovativo. Quali sono oggi gli attori principali? Quali i nuovi strumenti? Quanto l’impresa può prestare- e sta già attualmente prestando – alla politica del suo marketing e comunicazione? Secondo il modello pubblicistico-dialogico, emerge una comunicazione politica fortemente mediatizzata: l’azione dei media e dei social media va a sommarsi ai flussi già esistenti tra politici, organizzazioni e opinione pubblica; i giornalisti e i sempre più numerosi content creator contribuiscono solo a creare lo spazio pubblico di diffusione della comunicazione, dove i cittadini e gli utenti hanno un ruolo sempre maggiore. Secondo, invece, il modello mediatico, i media costituiscono l’attore principale: rappresentano lo spazio più importante della comunicazione, in cui pubblici ed elettori si confrontano. Questi ultimi, attraverso manifestazioni, social network, sondaggi e soprattutto il voto possono far sentire la propria voce.

Altro corso in fase di preparazione riguarda “La Comunicazione delle Organizzazioni non governative” ed è a cura di Letizia Di Tommaso e Marzia Masiello, in collaborazione con il Forum del Terzo settore. Non c’è ombra di dubbio che la comunicazione delle ONG debba avere tre caratteristiche principali: responsabilità, comprensibilità e condivisione. Responsabile affinché metta al centro la dignità della persona: ci si ricollega facilmente, quindi, all’onestà e alla correttezza, elementi principali per il consolidamento della reputazione di un’organizzazione e del rapporto di fiducia tra questa e i cittadini. Comprensibile come intellegibile, che sappia cioè spiegare al meglio le proprie ragioni e punti di vista; ma la semplicità è un punto di arrivo che si raggiunge solo con la dovuta preparazione. Infine, condivisa: dev’essere una comunicazione frutto di percorsi, esperienze, prassi, proficue contaminazioni, poiché essa non è un lavoro per solitari o da svolgere autoreferenzialmente. Ancor di più, la condivisione va sviluppata tra le stesse organizzazioni e promossa tra queste e le Istituzioni, il mondo dei media, le imprese e le altre organizzazioni.

Giulia Pigliucci e Letizia Di Tommaso in collaborazione con ASSIF-Associazione Fundraisers cureranno il seminario “Comunicazione e Fundraising“, due termini strettamente collegati tra loro: uno degli errori maggiori delle Onlus è stato storicamente quello di pensare di ricevere donazioni solamente perché “fanno del bene”.Diventa fondamentale, invece, instaurare un rapporto tra il donatore e la Onlus. Si può dire che il fundraising, oggi, abbia la necessità di essere emozionalee per esserlo deve investire in creatività: diversi “modi comunicativi” – ad esempio, ma non solo, lo storytelling – diventano fondamentali. Utilizzare immagini forti per la comunicazione delle Onlus, non è immorale: rappresenta tutto ciò che non vorremmo più vedere, ciò contro cui ci battiamo; l’immoralità consiste nel lasciare che si vedano ancora determinate situazioni nel mondo. Importanti, in questo senso, diventano quindi la progettazione e l’organizzazione di eventi e manifestazioni di successo e l’elaborazione di strumenti di trasparenza al fine di migliorare la percezione dell’impatto sociale dell’organizzazione. L’improvvisazione non basta e non paga più.

Per informazioni più dettagliate: casp@ferpi.it

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