Web: tutte italiane le migliori aziende
29/04/2016
Sono Eni, Telecom Italia e Snam le aziende con i migliori siti web: le tre italiane sono risultate prime in Europa per buona comunicazione corporate sul digitale secondo Webranking by Comprend, l’analisi più approfondita della comunicazione finanziaria e corporate online in Europa.
Sono
Eni,
Telecom Italia e
Snam le aziende con il migliore sito web in Europa. A dirlo i risultati della 19° edizione di Webranking, la ricerca europea più importante della sulla comunicazione corporate digitale. L’indagine ha indagato a quale livello
le 500 multinazionali più grandi d’Europa soddisfano le aspettative degli stakeholder in termini di
trasparenza e
dialogo attraverso i
canali digitali. Quest’anno
26 aziende italiane sono state incluse nella ricerca.
Il podio è tutto italiano
Con un punteggio di 89,1 punti su 100
Eni mantiene la prima posizione davanti a
Telecom Italia (86,6 punti), che quest’anno ha superato
Snam (85,9 punti). Seguono
Wärtsilä, azienda finlandese attiva nel settore dell’energia, e la società svedese
Skanska. Altre due società italiane rientrano nella top 20:
Generalial 6° posto, e
Pirelli & C. al 14°. Quest’anno il
50% delle 26 italiane incluse passa il test,
superando la media europea del 25%. Il 35% di queste aziende è stato rimandato, mentre il 15% non fornisce le informazioni minime richieste dal mercato e, di conseguenza, non supera lo stress test.
Caroline Becker, Project Manager, Webranking Austria, Italia e Svizzera: “Le società italiane sono molto brave a presentare i dati sul proprio passato, come risultati finanziari e governance, ma, nel confronto con l’Europa, sono più deboli nel comunicare una strategia futura e la loro investment story.”
I siti istituzionali delle società italiane: cercasi investment story disperatamente
Le aziende italiane sono particolarmente puntuali nel mettere a disposizione informazioni e dati passati (come risultati finanziari, performance azionarie, governance), mentre si mostrano meno capaci nel comunicare una visione futura per attirare capitali anche dall’estero. In effetti, solo il 28% delle società italiane presenta gli obiettivi finanziari, il 58% pubblica la strategia e solo il 10% racconta la sua investment story sul proprio sito.
Anche i risultati nell’area di sostenibilità sono stabili rispetto allo scorso anno e questo rappresenta un’occasione persa per mostrare una visione di lungo periodo. In Italia solo il 55% delle aziende presenta un bilancio di sostenibilità, un dato lontano dall’Europa con il 73% delle società che pubblica il bilancio.
Performance dei settori Europa 500: il settore chimico il migliore, mentre commercio al dettaglio e banche agli ultimi posti
Come lo scorso anno, le aziende del settore chimico sono in cima alla classifica con una media di 48,5 punti, e
BASF e
Bayer si confermano nuovamente al comando di questo gruppo
. Le assicurazioni si aggiudicano la seconda posizione, ottenendo un ottimo risultato con una media di 45,7 punti e guadagnando sette posti. Nonostante un miglioramento del punteggio rispetto all’anno scorso, tra i settori con i risultati più deboli ci sono di nuovo il commercio al dettaglio, con una media di 34,2 punti, insieme alle banche, che ottengono una media di 39,2 punti. Il settore dei servizi finanziari chiude ancora la classifica con 32,5 punti.
Europa 500: la top 15 è composta da aziende italiane e nordiche
I paesi nordici continuano a ottenere punteggi alti nella trasparenza, con sei aziende svedesi e due finlandesi nella top 15. Le multinazionali italiane, invece, si condividono il podio con
ENI di nuovo al primo posto con 89,1 punti, seguita da
Telecom Italia con 86,6 punti e
Snam con 85,9 punti.
Uno sviluppo incoraggiante è il miglioramento della comunicazione con gli stakeholder attraverso vari canali digitali realizzato da aziende provenienti da vari paesi europei. La società polacca
KGHM, attiva nel settore delle risorse primarie, la società di telecomunicazioni svizzera
Swisscom e l’assicurazione italiana
Generali sono riuscite a migliorare i propri punteggi di più di 17 punti.
Top 10 delle aziende europee