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Nilde Iotti: una vita per la politica e… la comunicazione

05/12/2019

Redazione

In questi giorni, 40 anni fa, Nilde Iotti veniva eletta prima donna Presidente della Camera. Da lì a poco anche un altro primato si sarebbe aggiunto al suo curriculum: fu la prima istituire e presiedere nel 1979, per la prima volta nella Storia della Repubblica, una Commissione Parlamentare per la Comunicazione. Fra i professionisti ad affiancarla anche Toni Muzi Falconi, che ha ricordato per Ferpi questo evento.

A 100 anni da nascita e a 20 dalla scomparsa di Nilde Iotti, in questi giorni ricorre un altro anniversario, quello della sua nomina a Presidente della Camera dei Deputati, quarant’anni esatti fa, nel 1979.

Partigiana, costituente, prima donna a diventare presidente di una Camera e a ricevere un mandato esplorativo per formare un governo, Nilde Iotti ha avuto anche un altro primato: quello di aver fondato la prima Commissione Parlamentare per la Comunicazione della storia della Repubblica.

Appassionata dei temi della comunicazione, anche grazie al suo compagno, lo storico segretario del PCI, Palmiro Togliatti, dopo la sua nomina, nel 1979, istituisce la Commissione, di cui si autonomina Presidente. Accanto a lei chiama il socialista Aldo Aniasi, nel ruolo di Vice Presidente, Elio Quercioli, deputato comunista di Milano, il repubblicano spezzino Giorgio Bogi, il democristiano Clemente Mastella, il socialista Michele Achilli e, per la prima volta, anche un membro non parlamentare, Toni Muzi Falconi.

Tra i compiti della Commissione ci fu quello di svolgere un’accurata analisi per comprendere come si stabiliva la relazione con chi accedeva alla Camera.

“Il tema della comunicazione e del rapporto con istituzioni e cittadini risale almeno a 40 anni fa ed è ancora tutto aperto”, commenta Toni Muzi Falconi. “L’attualità ci dimostra che non è abolendo i parlamentari che si risolve il problema della relazione con i cittadini”.

“Il primo atto politico istituzionale messo in atto dalla Presidente Nilde Iotti fu l’istituzione di un tavolo tecnico sulla comunicazione e sulla lobby. Quaranta anni fa Nilde Iotti aveva compreso la necessità di agire per determinare in modo chiaro e trasparente la relazione fra chi assume la decisione pubblica e il principio di rappresentanza”, commenta Vincenzo Manfredi, coordinatore del gruppo di lavoro su Advocacy e Public Affairs di Ferpi. “Questo rapporto denota la qualità della relazione fra cittadini ed eletti ed evidenzia quindi la qualità della democrazia. I rappresentanti di interessi sono un anello fondamentale della trasparenza del processo decisionale e credo che non sia più rimandabile una legislazione coerente ed efficace sulla rappresentanza di interessi e sul governo delle relazioni. Credo opportuno recuperare gli insegnamenti della Presidente Iotti che sottolineava una chiarezza di analisi e un particolare acume democratico".

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