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SOS mascherina: la strategia comunicativa "Ferragnez" di Conte

#Ferpi2Be

03/11/2020

Alessandra Romanello

Negli ultimi giorni è partito un acceso dibattito ideologico-politico, dopo che il Premier Giuseppe Conte ha richiesto la collaborazione dei Ferragnez per diffondere il messaggio di quanto sia importante l’uso della mascherina, vista l’imminente emergenza COVID-19 nel nostro Paese. Perchè sono stati contattati loro e non altri? La risposta è molto ampia ma sicuramente la strategia comunicativa utilizzata non è affatto scontata.

Stati Uniti, 1956. La CBS manda in diretta la vaccinazione di Elvis Presley - il re del rock'n'roll - contro la poliomielite.

Italia, 18 ottobre 2020. Fedez - il cantante rapper - manda un videomessaggio su Instagram per sensibilizzare i più giovani (e non) sull’importanza dell'uso della mascherina contro il famigerato Coronavirus.

La storia cambia, ma le dinamiche rimangono le stesse.

Visti i recenti sviluppi causati dalla diffusione epidemiologica COVID-19, l’Italia sta affrontando un momento critico con la ripresa della fase 3 e i contagi si stanno incrementando sempre più. Distanziamento sociale, igienizzante per le mani e mascherina sono i tre precetti che ogni italiano/a ha adattato negli ultimi mesi al fine di proteggersi dal virus. Evidentemente, questi piccoli gesti sembrano non rientrare ancora nella routine di tutti; così il capo del Governo Giuseppe Conte ha contattato la famiglia Ferragnez - composta dalla nota influencer Chiara Ferragni e dal cantante rapper italiano Fedez - richiedendo di sensibilizzare la popolazione italiana sul rispetto delle regole contro il Coronavirus.

Molte sono state le critiche fatte per questa iniziativa del Premier, tanto che alcuni noti brand hanno commentato con ironia questa scelta. Ad esempio le pompe funebri Taffo hanno rassicurato che «Finché Conte non chiama noi, è tutto a posto». Ma non è la prima volta che le Istituzioni pubbliche si appoggiano a personaggi famosi per diffondere messaggi di solidarietà alla popolazione. Tra i mesi di febbraio e di marzo, il Ministero della Salute ha dato il via alla campagna #IoRestoACasa chiedendo ad artisti e personaggi famosi di incentivare la propria community a restare nelle proprie abitazioni. Infatti, le prime testimonianze sono state riportate da Fiorello e dalla Ferragni stessa, i primi a diffondere video-messaggi in cui si chiedeva a tutti di restare a casa. Questo ha dimostrato un notevole successo, tanto che si è deciso di usare la medesima strategia social, chiedendo questa volta a Federico Lucia - in arte Fedez - e poi a sua moglie Chiara, di usare le giuste parole per incentivare le persone a seguire le norme. L’impaccio con cui Fedez ha condiviso il messaggio, maneggiando nervosamente la mascherina, restituisce l’immagine non di un influencer, ma di una persona umana che ha sposato la causa adattandola al suo stile, utilizzando un tone of voice informale, improvvisato e velato. L’obiettivo? Raggiungere un’ampia platea di giovani in poco tempo, dato che il più potente mezzo di comunicazione oggigiorno sono proprio le Instagram stories. La strategia comunicativa utilizzata pare seguire una delle regole auree dell’influencer marketing: lasciare libertà creativa alle celebrità ingaggiate.

Una critica che è stata mossa nei confronti di Chiara Ferragni, prima della proposta di Conte, è stata fatta dalla giornalista televisiva Eleonora Daniele. Secondo la conduttrice, la nota imprenditrice digitale sarebbe colpevole di non aver utilizzato la sua notorietà per sensibilizzare i milioni di followers che la seguono riguardo alla questione COVID-19. Altrettanto dura la replica di Fedez, che ha difeso a spada tratta la moglie ricordando la raccolta fondi della coppia che ha consentito la realizzazione del reparto di terapia intensiva(cosiddetto Pallone 1) presso l’ospedale San Raffaele di Milano. Dopo questo botta-risposta, la reporter ha chiesto scusa per quanto ha riportato, ma i commenti web non si sono fermati.

In sintesi, la coppia Ferragni-Fedez registra assieme più di 32,7 milioni di followers, ed entrambi godono di un alto grado di fiducia e credibilità che gli viene posta da molti italiani di qualsiasi età, soprattutto tra il pubblico più giovane. Il loro peso mediatico ha fatto la differenza per portare messaggi di speranza continui. Non a caso, in questo periodo, anche le istituzioni sono diventate un punto di riferimento. È il caso dello stesso Primo ministro, Giuseppe Conte, che in questi mesi si è trasformato in una sorta di influencer nel periodo pre e post lockdown.

Dopo questa breve riflessione, le domande sorgono spontanee: quale sarà il passo successivo del Governo, per sensibilizzare gli italiani nel rispetto delle norme anti COVID-19? Quali altri personaggi famosi verranno contattati per sensibilizzare il pubblico più adulto?

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