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Islam: radicalismi, censura e dialogo

15/10/2015

“Radicalismi, censura e dialogo nei media e nelle società musulmane” è il titolo dell’incontro organizzato da Reset-Dialogues on Civilizations, nell'ambito del progetto Arab Media Report, con il contributo del Ministero degli Affari Esteri, in programma martedì 27 ottobre a Roma.

 

Un convegno organizzato da Reset-Dialogues on Civilizations, nell'ambito del progetto Arab Media Report, con il contributo del Ministero degli Affari Esteri. “Radicalismi, censura e dialogo nei media e nelle società musulmane” è il titolo dell’incontro che si terrà a Roma, martedì 27 ottobre, presso il Ministero degli Affari Esteri - Sala Aldo Moro (Piazzale della Farnesina, 1).

La giornata si dipanerà lungo tre sessioni: la prima sarà dedicata a “L’immagine dello stato islamico nei media arabi” in cui verrà analizzata la copertura mediatica dello “stato islamico”. La prospettiva araba sarà adottata come principale e prioritaria lente analitica. L’analisi dell’ambiente mediatico arabo sarà inevitabilmente affiancata da una parallela indagine comparativa di quanto avviene nel contesto occidentale. Attraverso la combinazione di questi due piani analitici, partendo dall’analisi mediatica, questa sessione sarà in grado di fare un quadro completo delle conseguenze (regionali e globali) dell’avanzata dello “stato islamico” e della sua evoluzione.

La seconda sessione verterà su “L’apparato mediatico iraniano tra la censura del regime e la creatività delle start-up”. Seguendo da vicino lo sviluppo dei social media iraniani che hanno caratterizzato l’ascesa al potere del presidente Hassan Rouhani e considerando anche l’innovazione portata dall’arrivo del 3G e del 4G nella sfera virtuale locale, la terza sessione mira ad analizzare il paradosso esistente tra il sempre più crescente ricorso a questi strumenti e la costante censura governativa. Obiettivo è analizzare gli esiti paradossali e contraddittori generati dall'interazione fra la censura e i mezzi per aggirarla, considerando anche il lento processo di apertura dell’Iran nei confronti della comunità internazionale.

Infine, la sessione pomeridiana si focalizzerà su “I media turchi, da campo di battaglia a canale di soft power”, ampliando l’orizzonte analitico e spostando l’interesse sulla Turchia, paese ponte tra Europa e Oriente. Partendo dalla descrizione della parabola del soft power di Ankara che, attraverso la produzione soap opera tradotte e diffuse con successo in arabo, è riuscita a presentarsi come un paese vincente e attraente, si cercherà di capire l’evoluzione della democrazia turca nell’ultimo quindicennio, tra promettenti aperture pluraliste e pressioni minacciose sulla libertà di stampa.

Programma

10.00 - Saluti di benvenuto

Armando BaruccoLuca Giansanti | Ministero degli Affari Esteri
Giancarlo Bosetti
 | Reset-DoC

10.15 - Apertura dei lavori

Olivier Roy | Istituto Universitario Europeo
La strategia di comunicazione dello “stato islamico”


Sessione 1 - ore 10.45/12.00

L’immagine dello "stato islamico" nei media arabi
La prospettiva araba sarà affiancata da una parallela indagine comparativa di quanto avviene nel contesto occidentale.

Fawaz Gerges 
| The London School of Economics
Differences and similarities: a comparison between Al Qaeda and IS media apparatus


Ursula Lindsey | The Arabist blog
Violence and ridicule: responding to the savage spectacles of the Islamic State


Donatella Della Ratta | Università di Copenhagen
L’immagine dello Stato Islamico nei media arabi


Chair: Francesca Corrao | Università LUISS Guido Carli

Sessione 2 - ore 12.15/13.30

L’apparato mediatico iraniano tra la censura del regime e la creatività delle start-up
Lo sviluppo dei social media iraniani, che hanno peraltro accompagnato l’ascesa al potere del presidente Hassan Rouhani, e l’innovazione portata dall’arrivo del 3G e del 4G si scontrano con la censura governativa.

Gholan Khiabany | Goldsmiths, University of London

Antonello Sacchetti | Collaboratore Arab Media Report
Iran's digital media landscape


Roberto Toscano | Ex ambasciatore a Teheran, collaboratore de La Stampa.

Chair: Azzurra Meringolo | Arab Media Report

ore 13.30/14.30
Buffet

Sessione 3 - ore 14.30/16.00

I media turchi, da campo di battaglia a canale di soft power
La Turchia, paese ponte tra Europa e Oriente, con la produzione soap opera tradotte e diffuse con successo in arabo, è riuscita a presentarsi come una realtà vincente e attraente, anche se nell’ultimo quindicennio, alle aperture pluraliste si accompagnano pressioni minacciose sulla libertà di stampa.

Marco Ansaldo | Giornalista de La Repubblica

Joshua D. Hendrick | Loyola University Maryland
The politicization of Turkey's domestic media landscape


Mustafa Akyol | Intellettuale e giornalista turco
How Majoritarianism Crushes Media Freedom


Collegamento Skype con
Marwan Kraidy, The Annenberg School for Communication, University of Pennsylvania
“From Neo-Ottoman Cool to Neo-Ottoman Kitsch: The Rise (and Fall?) of Turkey in Arab Media Space."


Stefano Manservisi  | Capo di Gabinetto dell’Alto Rappresentante per la Politica Estera e di Sicurezza dell’Unione Europea-Vice Presidente della Commissione Europea
Turkey in Europe: the door is still open?


Chair: Lea Nocera | Università di Napoli l'Orientale,  collaboratrice Arab Media Report

 




 

L’incontro si svolgerà in lingua inglese.

È necessario accreditarsi entro venerdì 23 ottobre all’indirizzo resetmag@tin.it

 
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