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Una finestra sulla comunicazione

29/01/2009

La magia delle parole... perché Obama è vincente. Manuela Priolo ci propone un riassunto delle strutture significative del modello di comunicazione, adottato nella campagna elettorale del nuovo Presidente degli Stati Uniti d'America.

di Manuela Priolo


“Perché Obama è vincente”


Bé, tecnicamente c’è molto da dire: linguaggio verbale e non verbale, allineamento e performance, credibilità e fiducia.
Come è riuscito Obama a trasmettere attraverso la sua persona la credibilità per realizzare un sogno? Incarnare un’opportunità che ha avuto la sua sintesi estrema nello slogan Yes we can.


Quello che ha funzionato nella campagna elettorale di Obama, dal punto di vista della struttura della comunicazione e dell’organizzazione, è stato rendere visibile e concreta una convinzione: cioè People have the power… noi possiamo e io sono uno di voi, incarno la leadership e vi guido, vi prometto che insieme realizzeremo un sogno.


A partire dall’utilizzo delle nuove tecnologie che hanno consentito uno scambio bottom up continuo e integrato (dal basso, dai contributi della “gente”, basato su ascolto e feedback-riscontro).
Il messaggio di Obama è: ognuno di voi partecipa, è significativo, contribuisce ai risultati.
Partecipiamo e vinciamo e insieme.


La leadership ispirazionale è l’aspetto determinante della vittoria di Obama, ricondotto infatti a figure di leader del passato quali J.F.Kennedy e M.L. King. Leader che hanno rappresentato la rottura e il rischio, che volevano davvero essere promotori e artefici di un mondo nuovo.


Il discorso di vittoria alle primarie del 4 novembre 2008 e quello di insediamento del 20 gennaio 2009 si rifanno a schemi e strutture di comunicazione precisi.
Discorsi che arrivano all’anima e al cuore delle persone e generano un cambiamento profondo nella percezione della realtà.


Alcune strutture significative del modello di comunicazione “vincente” possono essere così riassunte:



Inclusione e commitment: il riferimento a un sistema più ampio all’essere responsabile per quello che promette. Io sono il leader che voi avete scelto; vi ascolto, mi metto nei vostri panni, vi sento;




Cornice di riferimento, i valori fondanti della cultura americana e valori condivisi della sua campagna elettorale: persone, solidarietà, speranza, impegno, responsabilità, solidarietà, opportunità. I valori espressi lo definiscono come persona, cosa è importante per lui, in cosa crede, come si muove in funzione di questo (congruenza);




Sognatore, realista e critico: aspetti fondamentale della creatività, posizioni separate. Ogni posizione è fonte di contributo costruttivo, si integrano per realizzare il sogno, il progetto di leadership;




Linea del tempo: si muove nella consapevolezza del passato, presente, futuro;




Visione: connessione con qualcosa di più ampio, consapevolezza di contribuire a qualcosa di più ampio che guida la vision;




Linguaggio non verbale: postura, ritmo, tono di voce, espressioni del viso. Parole e corpo sono congruenti per generare in chi ascolta motivazione, empatia, credibilità, fiducia, speranza, energia.




In sintesi, la leadership ispirazionale e provocativa ha a che fare con l’ESSERE, con la profonda convinzione in ciò che si dice, con il potere dell’intenzione (da cosa mi muovo e cosa davvero mi muove…). Determina la credibilità e la fiducia che suscitiamo negli altri.


Obama ha incarnato due aspetti della leadership efficace, in grado di influenzare profondamente il sistema di riferimento:


- Credere di poter fare la differenza con la propria unicità e talento;


- Apertura agli altri, consapevolezza di non riuscirci da solo.
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