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Andreina Contessa ci parla di Curiosità

07/05/2024

Ilaria Romanzin

Curiosità sarà la parola su cui Andreina Contessa, Direttore del Museo storico e del Parco del Castello di Miramare di Trieste, si concentrerà durante InspiringPR. Un istinto che nasce dal desiderio di conoscere, qualcosa che viene prima della scienza, dell’arte, della conoscenza della natura.

Andreina Contessa, Direttore del Museo storico e del Parco del Castello di Miramare, l’eclettica residenza che Massimiliano d’Asburgo, fratello cadetto dell’Imperatore Francesco Giuseppe, fece costruire per sé e per la moglie Carlotta sul promontorio di Miramare, vicino a Trieste, sarà ospite sul palco di InspiringPR per ispirare il pubblico parlando di “Curiosità”, un’attitudine mentale, istintiva, che rende l’uomo consapevole ed indipendente, ci dice il dizionario, ma cerchiamo di scoprire cosa rappresenti per la nostra ospite. 

Quando le abbiamo chiesto cosa sia per lei la curiosità, il Direttore Contessa, ci ha spiegato che per lei curiosità è quell’istinto che nasce dal desiderio di conoscere, quel motore primo, che porta l’Uomo ad avventurarsi nella scoperta e nella ricerca. È qualcosa che viene prima della scienza, dell’arte, della conoscenza della natura.

Le chiediamo se Massimiliano d’Asburgo, artefice del Castello di Miramare, secondo lei era curioso. Andreina Contessa dice: “Massimiliano era un uomo molto colto ed intelligente; certamente anche uno spirito indagatore e curioso, e proprio a questa curiosità, intesa come desiderio di nuove scoperte è dedicata la mostra “Kosmos. Il veliero della conoscenza”, allestita nelle Scuderie del Castello di Miramare”.

Fulcro della mostra e inizio del percorso espositivo, è il viaggio, fortemente voluto da Massimiliano d’Asburgo, che portò nel 1857 la fregata Novara a salpare da Trieste per far tappa in tutti e cinque i continenti. Il progetto espositivo sviluppa molte componenti scenografiche e mette in mostra rilevanti reperti e opere che furono presentate al rientro della spedizione a Trieste nel 1860 e che tanto incuriosirono il pubblico di allora e di oggi. 

Gli obiettivi principali della spedizione ottocentesca erano l’esplorazione e la descrizione cartografica di zone della Terra non ancora conosciute, la conoscenza e lo studio delle popolazioni indigene, la raccolta e la catalogazione reperti di minerali, così come di specie vegetali e animali, oltre all’importante scopo di tessere nuovi rapporti economici, strategici e diplomatici.

Anche prima dell’avvento della scienza c’erano i cabinets de curiosités, stanza in cui erano conservate delle collezioni inusuali ben divise in categorie, oggetti provenienti da tutto il mondo che rappresentavano appieno la sete di esplorazione e conoscenza gettando le basi di quelli che oggi sono i musei.

E non solo: questi ambienti rivelano un’altra accezione di curiosità quella di bizzarria. Nelle Wunderkammer - camere delle meraviglie - erano custoditi esemplari rari o bizzarri di storia naturale o artefatti.

Lei cosa si aspetta dalla sua partecipazione a InspiringPR, cosa crede che le rimarrà?
“Sono davvero molto curiosa di partecipare. Credo che, come durante la missione del Novara, ci sarà la possibilità di intessere nuove relazioni, di allargare le conoscenze e fare una bella esperienza”.

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