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Verso una più genuina comunicazione della sostenibilità

13/03/2024

Luca Poma e Giorgia Grandoni

Riflessioni dall'evento "False ESG: Narrazioni aziendali (in)autentiche", il dibattito su sostenibilità e greewashing, in vista dell'approvazione del nuovo regolamento UE sui rating ESG, con il patrocinio di FERPI che si è tenuto lo scorso 6 marzo in IULM.

Nell'era attuale, caratterizzata da frequenti cambiamenti di stato, entropia molto alta e rischi reputazionali sempre più significativi, conseguenti all’attenzione crescente da parte del pubblico verso le pratiche di sostenibilità delle aziende, l'evento "False ESG: Narrazioni aziendali (in)autentiche?", ospitato dall'Università IULM di Milano e patrocinato da FERPI, si è rivelato un vivace e produttivo momento di dibattito sul tema del greenwashing.

Aperto dai saluti istituzionali di Stefania Romenti, professore di Strategic Communication e delegata alla Sostenibilità all'Università IULM, e da Filippo Nani, Presidente FERPI, il convegno ha riunito esperte ed esperti di diversi settori - universitario, legislativo, filosofico, e della comunicazione - per esplorare l'importanza dell'autenticità nelle pratiche ESG mettendo in luce la necessità di informazioni affidabili e credibili in un settore in rapida evoluzione e in grado di condizionare significativamente il valore delle organizzazioni.

A partecipare al dibattito, moderato da Luca Yuri Toselli, giornalista specialista in sostenibilità ambientale e sociale, un numeroso parterre di professioniste e professionisti.

Dopo una vera e propria lectio magistralis sulle origini e le caratteristiche filosofiche del lemma “reputazione” tenuta dal Professor Alberto Pirni, si sono susseguiti una serie di interventi che il moderatore ha voluto impostare sotto forma di "speed date" della sostenibilità, con interventi di alto spessore ma brevi e incisivi.

Durante il primo panel, si è immediatamente entrati nel vivo, grazie alla partecipazione dell’eurodeputata Tiziana Beghin, MEP e capogruppo a Bruxelles, discutendo del nuovo regolamento UE sui rating ESG e le recenti direttive sui Green Claims che dimostrano la sempre maggiore attenzione da parte delle autorità su tematiche correlati a diverse sfumature della sostenibilità. Un’attività legislativa che pone le basi per una maggiore trasparenza, e evidenzia la responsabilità delle imprese attraverso un apparato sanzionatorio in via di definizione per quelle aziende che non aderiscono a una narrazione autentica sulla sostenibilità. L'autenticità emerge, quindi, non solo come un imperativo etico, ma come un vero e proprio vantaggio competitivo nell'attuale panorama economico.

Il Professor Luca Poma è intervenuto subito dopo, sottolineando come l’autenticità non sia solo una questione “morale”, ma sia funzionale a creare valore economico per le imprese e le organizzazioni in generale. L’Avv. Nicola Menardo, senior partner dello Studio Grande Stevens di Torino, presente in remoto, ha chiarito i profili giuridici della pratica del greenwashing, e il relativo quadro sanzionatorio. Il dott. Massimiliano Corsano, intervenuto nella sua qualità di esperto di sostenibilità, già comandante del NOE dei Carabinieri ed oggi Head of International Security dell’ENEL, ha riportato dalla sua pluridecennale esperienza alcune strategie malevole di greenwashing, mentre la Prof.ssa Federica Ricceri, docente di economia aziendale in IULM, e la Prof.ssa Federica Doni, docente in Bicocca e anche delegata della Fondazione OIBR – Organizzazione Italiana Business Reporting, hanno approfondito i meccanismi relativi ai processi di assurance riguardo i report di sostenibilità e le difficoltà nell’ottenere rating ESG coerenti e completi. Successivamente, Lucia Dal Negro, CEO De-LAB Consulting, Cristiana Rogate, founder di Refe - Strategie di sviluppo sostenibile, e Ada Rosa Balzan, Founder e CEO di ARB S.B.p.A., hanno dibattuto, nella loro qualità di esperte di sostenibilità, sui tanti indici e certificati ESG “fake”, su come riconoscerli e su quali strumenti esistono per misurare effettivamente la sostenibilità concreta di un’impresa, su come sia cambiato negli anni il panorama della sostenibilità in Italia e la relativa comunicazione al pubblico, e infine su come conciliare le strategie di sostenibilità con quelle di sviluppo economico e industriale. Matteo Aiolfi, CEO di Espresso Communication, ha portato all’attenzione della platea la sua competenza di comunicatore e capo ufficio stampa che ante-litteram, circa 20 anni, si è posto di tema di come comunicare la sostenibilità al grande pubblico. Le dott.sse Pina Mancuso e Virginia Losito, manager di Leroy Merlin Italia, hanno condiviso con il pubblico presente in sala e con quello collegato in remoto una case-history aziendale della nota multinazionale francese, evidenziando come la tenacia nel perseguire obiettivi etici in azienda alla lunga può premiare significativamente. La dott.sa Barbara Cimmino, Head CSR & Innovation Yamamay, collegata da Londra, ha illustrato le strategie ESG della sua azienda, paradigma di un approccio alla sostenibilità caratterizzato da costanza, determinazione e volontà di non cedere alle scorciatoie. Infine, la dott. sa Giorgia Grandoni, consulente e ricercatrice presso il Centro studi della start-up Reputation Management S.r.l, ha riportato dati di interessanti ricerche sul rapporto tra Gen-Z e sostenibilità, e ha richiamato alcune parole chiave emerse nel dibattito.

L’evento ha inoltre sottolineato l'importanza di superare la visione della sostenibilità come mero adempimento burocratico, promuovendo invece un approccio serio, integrato e scientifico a questi percorsi: da una parte, le aziende sono chiamate a dimostrare con coerenza e trasparenza il proprio impegno verso la sostenibilità; dall'altra, si assiste a una crescente richiesta di autenticità da parte del pubblico, specie tra le nuove generazioni, sempre più scettiche nei confronti delle dichiarazioni ESG aziendali.

La comunicazione dell'ESG, dunque, non può limitarsi a una mera strategia di marketing e comunicazione, ma deve riflettere un impegno concreto e misurabile secondo obiettivi science based. L’evento ha visto un buon successo di pubblico, e molte domande inviate dalla sala al moderatore, con stimoli, spunti di riflessione e dubbi che sono stati raccolti in modalità digitale e alla quale verrà dato seguito attraverso la registrazione di un video di risposta articolato, che approfondirà parte delle curiosità emerse. Sarà inoltre presto disponibile la videoregistrazione del convegno.

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