Michela de Faveri
A Reggio Emilia, dal 26 aprile al 9 giugno, in collaborazione con FERPI, la XIX edizione del Festival Internazionale di Fotografia Europea, grandi fotografi e giovani esordienti per esprimere attraverso le immagini la natura che ama nascondersi.
È tratto dal celebre frammento di Eraclito “La natura ama nascondersi” il titolo della diciannovesima edizione del Festival Internazionale Fotografia Europea che si tiene a Reggio Emilia dal 26 aprile al 9 giugno 2024, quest’anno in collaborazione con FERPI.
Il festival, promosso e organizzato dalla Fondazione Palazzo Magnani e del Comune di Reggio Emilia, con il contributo della Regione Emilia-Romagna torna ad osservare i cambiamenti della contemporaneità attraverso gli occhi di grandi fotografi e di giovani esordienti.
Il tema 2024 è stato scelto dalla direzione artistica del Festival composta da Tim Clark (editor 1000 Words & curator Photo London Discovery), Walter Guadagnini (storico della fotografia e Direttore di CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia) e Luce Lebart (storica della fotografia, curatrice di mostre e ricercatrice sia per la Collezione dell’Archive of Modern Conflict che in modo indipendente).
Come si legge sul sito del Comune di Reggio Emilia “...La natura cela la sua essenza ai nostri sensi, ma rivela la sua potenza in modi talvolta delicati, talvolta distruttivi, in un processo continuo che può essere inteso come un’oscillazione tra l’essere e il divenire. L’essere umano, che è parte della natura, ricerca l’essenza delle cose che lo circondano, siano esse piante, animali, rocce, fiumi e sistemi meteorologici, nel tentativo di scoprirne la natura e contemporaneamente di capire sé stesso... Fotografia Europea 2024 si propone di esplorare, dunque, le interconnessioni fra occultamento e scoperta: le tante, prestigiose mostre personali e collettive di questa edizione tematizzeranno il senso del doppio o della interdipendenza come parte essenziale della vita sulla terra, evocando anche le azioni positive o di trasformazione che gli esseri umani possono intraprendere, al di fuori dall’atteggiamento di controllo dominante che la nostra specie esercita. In questo processo si rivela l'individuo e, insieme, si celebra una coscienza ecocentrica, immaginando nuove narrazioni, forme e interpretazioni, presentando i vari modi in cui i concetti di natura si manifestano attraverso la fotografia e il cinema contemporanei”.
Un panorama di immagini che restituiscono la magia della natura, il linguaggio della fotografia per esprimere l’inesprimibile: la relazione tra la natura e l’animo umano.
Grazie alla collaborazione della nostra Associazione con Fotografia Europea, all’interno degli eventi del festival si terrà il 30 maggio prossimo un workshop FERPI dedicato alla Comunicazione Responsabile.
A breve le informazioni utili per procedere alla registrazione (posti limitati).
