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Washington Post: tra carta e online

20/12/2005

Anche il WP ci prova con la convergenza.

Il garante dei lettori del Washington Post chiede all'amministratore delegato della società che cosa intenda fare della separazione, ormai anacronistica, tra redazione online e redazione del giornale di carta. E denuncia l'atteggiamento snob da parte dei redattori "cartacei".Questo articolo di Cyberjournalist ripropone il dibattito già aperto a suo tempo dal New York Times, con la decisione di riunire le due redazioni e di potenziare quella online, svincolandola dal ruolo di fotocopia virtuale della carta. Un aspetto su cui le diverse testate giornalistiche continuano a interrogarsi e che riprende il famoso discorso di Rupert Murdoch: il pubblico dei cosiddetti nativi digitali sta per diventare protagonista e i giornali devono arrivare a questo appuntamento preparati. In questo editoriale Deborah Howell (garante dei lettori) descrive le due anime differenti del Washington Post, ovvero quella del sito e quella del giornale tradizionale. Da una parte hanno un lettorato profondamente diverso, soprattutto come appartenenza geografica, differenti staff e differenti filosofie, dall'altra le due redazioni inevitabilmente collaborano e si parlano quotidianamente.Howell nella sua riflessione invita a valorizzare di più washingtonpost.com, cercando di superare l'atteggiamento restio degli affezionati al vecchio quotidiano, generalmente molto perplessi a fronte di strumenti come i blog, spesso linkati dal sito.Emanuela Di Pasqua - Totem
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