All'ultimo modulo del Master Iulm/Ferpi/Assorel si è parlato di relazioni con i media
30/05/2006
Ecco una sintesi dell'intervento tenuto da Tommaso Valle.
Master in Relazioni Pubbliche d'Impresa 2006 7° Modulo "Le relazioni con i media" 26/27 maggio 2006 DOCENTE RESPONSABILETommaso Valle, Managing Director Burson Marsteller
TESTIMONIUmberto Torelli, giornalista Il Corriere della SeraManlio Ciralli, Direttore Marketing AdeccoIl programma1. L'ufficio stampa: obiettivi e caratteristiche.2. Il panorama dei media in Italia: assetti proprietari e diffusione.3. Testimonianza: il rapporto tra giornalista e ufficio stampa.4. Esercitazione in piccoli gruppi: costruire la notizia e pianificare la copertura.5. Gli strumenti della pianificazione: ricerche, pubblicazioni, testimonial, eventi.6. Testimonianza: la pianificazione di media relations continuative.1. L'ufficio stampa: obiettivi e caratteristiche.
1. L'ufficio stampa: obiettivi e caratteristiche.Il settimo modulo del master, tenuto da Tommaso Valle, riguarda le relazioni con i media che si propongono di alimentare la reputazione dell'organizzazione garantendo nel contempo una comunicazione coerente con la strategia aziendale.
Al fine di gestire la comunicazione verso i media è fondamentale la costruzione di un rapporto costruttivo con i giornalisti, che si traduce in un mutuo vantaggio: da un lato l'azienda può richiedere l'attenzione del giornalista quando necessario, dall'altro il giornalista vede soddisfatte le sue esigenze di informazione. Il risultato è una comunicazione di tipo circolare.
Di conseguenza il professionista che si occupa di relazioni con i media deve predisporsi all'ascolto e alla trasparenza, in modo da diventare un interlocutore credibile e autorevole per i giornalisti.2. Il panorama dei media in Italia: assetti proprietari e diffusione. Gestire positivamente le relazioni con i giornalisti significa anche conoscere lo scenario entro cui essi operano. Il docente ha quindi illustrato i principali assetti proprietari dei media italiani, la loro struttura e la loro localizzazione geografica. Nella pianificazione della copertura mediatica la variabile geografica è infatti di particolare rilievo.
Un ulteriore approfondimento ha riguardato la diffusione dei principali media in termini di quantità di lettori o spettatori: ciò può essere d'aiuto nella delineazione di un piano di copertura mediatica.3. Testimonianza: il rapporto tra giornalista e ufficio stampa. La testimonianza del venerdì pomeriggio di Umberto Torelli di Il Corriere della Sera ha portato in aula il punto di vista del giornalista. I partecipanti sono intervenuti con diverse domande sulla capacità dell'azienda di influire sulla notiziabilità di un fatto. Torelli ha risposto loro spiegando in particolare quali sono gli strumenti a cui l'azienda può ricorrere per comunicare un messaggio al giornalista.
Sono quindi stati approfonditi il comunicato stampa, l'intervista e la conferenza stampa, anche attraverso alcuni esempi pratici. Torelli ha insistito in particolar modo sulla professionalità quale caratteristica essenziale tanto per il giornalista quanto per l'interlocutore aziendale.4. Esercitazione in piccoli gruppi: costruire la notizia e pianificare la copertura.Al termine della testimonianza i partecipanti hanno avuto modo di mettere in pratica alcuni insegnamenti: suddivisi in piccoli gruppi, hanno analizzato un caso aziendale ed estrapolato fatti notiziabili. Facendo uso di uno strumento ad hoc hanno pianificato la copertura su diversi media in un arco temporale definito. Una volta completate le pianificazioni, il docente ha condotto un confronto tra i lavori svolti.5. Gli strumenti della pianificazione: ricerche, pubblicazioni, testimonial, eventi.
L'esercitazione è stata un'occasione per proporre, durante la mattinata di sabato, alcuni strumenti strategici nella pianificazione media finalizzati a creare interesse attorno alla notizia. In particolare il docente si è soffermato sul valore delle ricerche scientifiche a supporto dei fatti notiziabili, le quali possono essere seguite da pubblicazioni editoriali. In secondo luogo è stato discusso il valore di un testimonial sempre a supporto della notizia, eventualmente nell'ambito di un evento.6. Testimonianza: la pianificazione di media relations continuative. Durante la mattina di sabato il master ha ospitato Manlio Ciralli che ha presentato il tema delle relazioni con i media sotto un nuovo punto di vista: un'azienda come Adecco che intende pianificare la sua presenza sui media nel lungo periodo.
Ciralli ha illustrato come alcuni obiettivi di business siano stati tradotti in obiettivi di comunicazione, e poi convertiti in iniziative sui media nazionali e locali. Alcuni esempi pratici della storia di Adecco sono stati utili a dimostrare l'importanza e la strategicità di un buon rapporto con il sistema dei media.
Al termine della testimonianza di Manlio Ciralli, il docente ha concluso il modulo condividendo alcune riflessioni pratiche con l'aula.