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Ascolta il futuro: sostenibilità e digitale al centro del nuovo progetto di Altroconsumo

14/05/2021

Redazione

Fornire agli insegnanti strumenti agili e contenuti utili sviluppati con un approccio all’educazione civica innovativo: questo l'obiettivo di Ascolta il futuro, il progetto di Altroconsumo, realizzato con i fondi del Ministero dello sviluppo economico, Riparto 2020 e con il supporto di FERPI. Ne abbiamo parlato con il Segretario Generale di Altroconsumo, Luisa Crisigiovanni.

Cos'è “Ascolta il futuro”? Da dove nasce l’idea?

L’idea nasce per supportare la didattica a distanza cui sono state costrette le comunità scolastiche durante la pandemia, mettendo a disposizione contenuti sull’educazione civica, materia di studio recentemente reintrodotta per formare cittadini più consapevoli dei propri diritti e doveri, che non discendono più solo dalla nostra Costituzione, ma tante altre norme spesso di origine comunitaria, che sono entrate a far parte del nostro ordinamento ma non ancora nei piani di studio. Siamo riusciti a farci finanziare questo progetto presentando una proposta alla Regione Lombardia, che lo ha supportato con i fondi del Ministro dello Sviluppo economico, del Riparto 2020 (*). Ciò che abbiamo cercato di fare è sfatare falsi miti e rispondere in modo pragmatico alle domande sulla sostenibilità degli stili di vita e del nuovo contesto digitale sfruttando l’esperienza accumulata da Altroconsumo in anni di studio, di test e di ascolto e risoluzione dei problemi dei consumatori.

La pandemia ha posto l’accento sulla necessità che la sostenibilità diventi un aspetto imprescindibile della vita di tutti noi così come, di fatto, lo è il digitale. Come mai proprio un progetto rivolto agli insegnanti?

Due dimensioni, ambientale e digitale, hanno assunto sempre più rilevanza a causa della pandemia, che ne è stata un acceleratore e per comprendere questo “nuovo” ambiente, per rispondere ai nuovi bisogni di tutela, conseguenti alle opportunità di nuovi servizi, ma anche ai rischi posti della navigazione in rete abbiamo bisogno di nuove competenze trasferite in modo agile. Gli insegnanti  per primi sono coloro che devono formare queste competenze. Attraverso una serie di podcast, ovvero trasmissioni radio diffuse via internet scaricabili ed archiviabili su lettori MP3 abbiamo trattato temi, talvolta  esacerbati dal COVID, che hanno ormai assunto una valenza più che attuale: mobilità sostenibile, uso in sicurezza di mezzi per la micro-mobilità, riduzione degli sprechi in casa, uso, riuso, condivisione e prolungamento della vita utile dei prodotti acquistati, risparmio energetico e uso efficiente dei prodotti, smartphone, computer, batterie, carta d’identità digitale, viaggi e voucher...

In che modo la comunicazione rappresenta un valore aggiunto nel progetto?

“Content is the king but dissemination is the Queen”, non basta cioè produrre buoni contenuti, occorre che si sappia che esistono e, per altro, in questo caso sono anche facilmente accessibili e fruibili gratuitamente in una logica multicanale. Una buona comunicazione relativa a questo progetto può aumentare l’impatto che ci proponiamo di avere: ovvero raggiungere quanti più studenti, insegnanti e genitori possibili, speriamo ben al di là di coloro che hanno manifestato interesse fin dall’inizio rispetto a questa iniziativa. Spero anche che non solo la comunità dei docenti,  ma anche quella dei comunicatori possa fare la propria parte ed aiutarci a raggiungere un  pubblico interessato ad essere meglio informato ai temi della sostenibilità, delle competenze finanziarie e digitali.

Per la campagna avete scelto di declinare i contenuti attraverso differenti canali: video, podcast e quiz. Come mai questa scelta?

Penso sia importante sperimentare avendo sempre in testa di servire al meglio i bisogni dei destinatari finali del nostro messaggio. In quest’ottica abbiamo immaginato che i ragazzi fossero stanchi, tanto quanto i loro insegnanti, di continuare a fare lezione in modo frontale dietro allo schermo di un pc, per questo abbiamo pensato fosse più facile per loro ascoltare 10 minuti di podcast. Abbiamo così sviluppato oltre 40 interviste radio ai nostri esperti in 5 aree tematiche trasversali in cui è articolato il programma di educazione civica, sviluppato kahoot, che sono dei quiz a risposta multipla che consentono una buona interazione, ma possono servire anche per auto-valutarsi e verificare l’effettiva comprensione dei contenuti, poi approfonditi in articoli che pubblicheremo man mano sulla pagina dedicata al progetto. Saranno anche prodotti dei brevi video con la collaborazione di alcuni micro influencer presenti sui canali social che hanno più seguito tra i ragazzi e che sono talvolta essi stessi insegnanti o divulgatori scientifici. Insomma, è davvero entusiasmante pensare di aver chiarito qualche dubbio o rafforzato la consapevolezza dei propri diritti attraverso un processo creativo non totalmente predefinito, ma aperto alla declinazione del messaggio in modo differente a seconda del mezzo, perché il mezzo diventa esso stesso messaggio. In fondo questo progetto dovrebbe interessare in modo specifico proprio i comunicatori, se è vero che per poter comunicare meglio occorre prima ascoltare.

(*) Realizzato con i fondi del Ministero dello sviluppo economico. Riparto 2020

Qui i podcast di Ascolta il futuro.

 

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