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Buon compleanno weblog!

20/12/2007

In questi giorni ricorre l'anniversario della parola weblog, coniata per la prima volta nella storia dal programmatore Jorn Berger. In realtà come concetto il diario online già esisteva. Solo non si sapeva ancora che avrebbe cambiato il mondo.

Era il 17 dicembre 1997 quando il software designer Jorn Barger utilizzò per la prima volta il termine weblog, per identificare i propri resoconti online, raccolti in un sito dove teneva traccia appunto dell'attività di navigazione. Al tempo era stato da poco progettato il software che permetteva la pubblicazione di questi blog ante-litteram, grazie al contributo di Dave Winer. Due anni dopo nasceva, coniata da Peter Marholz , la versione tronca del termine weblog, l'ormai inflazionata parola blog. In realtà la storia di questo strumento, destinato a cambiare la Rete e i rapporti sociali, era stata già in parte scritta dieci anni fa. Ma ancora non si sapeva la portata dell'invenzione.
Jorn Barger, intervistato da Wired, ripercorre la genesi dei diari online, e, con molta nostalgia per quello che sono stati ai tempi del loro debutto, diffonde una sorta di guida al loro utilizzo consapevole. Il primo consiglio è l'umiltà: i post non devono superare il link, onde evitare di essere auto-referenziali. Vanno poi segnalati i gotchas, ovvero i documenti con formattazione non standard, ed è utile istituire un Google News Feed per monitorare l'attività in Rete dei personaggi preferiti. Fondamentale, inoltre, un aggiornamento ricorrente dei link. E poi il consiglio di Barger è quello di essere se stessi, offerto ai suoi lettori forse con il timore che il weblog si stia trasformando in qualcosa di meno autentico.
Il pionieristico programmatore americano parla di quella che fu l'età d'oro dei weblog: correvano gli anni 1998-1999 ed erano sconosciuti ai più. Oggi ogni giorno vengono creati migliaia di blog nel mondo e persino l'informazione e le aziende guardano con curiosità a questo insolito strumento di comunicazione. Il corporate ha persino cercato di acquistarne alcuni, con il proposito di controllare un'informazione sotterranea e nata come voce contro. Ormai ne esistono di tutti i tipi e persino la politica li ha accolti nel proprio linguaggio. Ma un tempo erano tutta un'altra cosa. "Il mio intento nel 1997 - dichiara Barger - era quello di creare una rete trasversale, dove ognuno potesse condividere con gli altri il proprio mondo preferito". 
Redazione Totem - Emanuela Di Pasqua
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