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Cibo spazzatura: operazione sensibilizzazione

07/03/2006

Parte una massiccia campagna di educazione alimentare. Eppur l'industria del cibo si muove.

Dopo l'allarmante notizia che una caloria su cinque, nella dieta americana, proviene da bevande gassate, e l'idea di utilizzare etichette per informare i consumatori della loro nocività, un altro atto di accusa coinvolge bibite, snack e merendine.
L'obesità, problema che affligge prima di tutto gli Stati Uniti ma anche l'Europa, sta pian piano dando il via a una serie di riformulazioni e ripensamenti riguardanti le abitudini alimentari di tutti, dai più grandi ai più piccini. La sensibilizzazione sull'alimentazione sta infatti coinvolgendo anche le scuole. A Londra, l'organismo di osservazione sull'alimentazione scolastica "School Food Trust" ha inviato al ministero competente un suggerimento, subito accolto: a partire da settembre entreranno in vigore forti restrizioni sugli alimenti distribuiti in tutti gli istituti educativi. Il provvedimento non riguarderà solo le mense, ma anche le forniture di bibite dolci e gassate, e gli snack ricchi di zucchero, sale, dolcificanti, grassi o altri ingredienti sospetti. "Se gli alunni sono circondati da cibo dal valore nutrizionale povero ma da un esagerato apporto calorico, di grassi e zuccheri, vuol dire che non stiamo tutelando la loro salute e il loro futuro". Così la pensa Dame Suzi Leather, presidente dell'Osservatorio, e la diffusione di simili convinzioni vede l'industria del cibo dare il via a nuovi provvedimenti.
La lotta all'obesità infantile deve concretizzarsi prima di tutto nell'osteggiare l'alimentazione sbagliata che i ragazzi e i ragazzini sono indotti ad avere durante la loro permanenza nelle scuole, visto che al loro interno possono trovare ogni tipo di cibo o di bevanda ipercalorica e nessun tipo di alimento salutare. Come fa notare Dame Suzi Leather, è terribilmente importante una piena presa di coscienza del problema e delle sue costose ritorsioni sulla salute pubblica, e sottolinea che un bimbo su otto, in Inghilterra, è afflitto dall'obesità.
I nuovi standard che entreranno in vigore a settembre prevedono che ai ragazzi sia data la possibilità di un'alimentazione sana attraverso il libero accesso a snack più salutari e ad acqua fresca, e che quest'ultima non sia reperibile solo nella zona dei servizi igienici. Ecco alcuni particolari del provvedimento: niente dolciumi, né cibi confezionati troppo saporiti, ad eccezione di semi e noci a patto che siano privi di sale o zuccheri aggiunti. Per rimpiazzare i prodotti incriminati, via libera a frutta e verdura fresca, e per abbeverarsi, acqua a volontà. Per i più golosi invece, saranno ammessi succhi di frutta, latte a basso contenuto di grassi, bevande a base di latte con meno del 5% di zuccheri, e infine te e caffè. Solo in queste bevande saranno tollerati dolcificanti artificiali.
Serena Paterno - Totem
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