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Gli italiani e l’informazione ai tempi del web

10/02/2011

Una ricerca del Laboratorio di Ricerca Comunicazione Avanzata illustra il rapporto degli italiani con l’informazione on line confrontandoli con i risultati degli Usa. Alcuni spunti di _Giovanni Boccia Artieri._

di Giovanni Boccia Artieri
Oggi (10 febbraio 2011, N.d.R.) viene presentata a Roma la ricerca del LaRiCA, Le news e gli Italiani: dalla carta stampata, alla rete, al mobile. L’informazione da rito a puzzle, che compara la realtà dell’informazione italiana con quella americana con un’attenzione particolare all’impatto di internet nella formazione dell’opinione pubblica.
Sul versante metodologico va specificato che l’indagine ha coinvolto un campione di 1209 italiani adulti, 1009 sentiti al telefono fisso (metodologia CATI), 200 contattati al telefono mobile, ai quali è stato sottoposto un questionario con circa 50 item specifici. Le domande rivolte agli italiani sono analoghe a quelle della ricerca Understanding the Participatory News Consumer condotta nel 2010 da Pew Research Center’s Internet & American Life Project, e consentono così di comparare i dati ottenuti con il risultato dell’indagine statunitense.
Solo alcuni spunti rimandandovi al sito e future release per approfondimenti.
• La metà degli italiani usa fonti sia online che off line per informarsi, perché la pluralità dei luoghi informativi si sta normalizzando… soprattutto per chi ha cultura medio alta ed è fra i 30 e i 50 anni.
• Internet è il mezzo meno usato dagli italiani per informarsi, 51,1 % contro 90,8% della TV nazionale e 63% della stampa nazionale. Per gli americani il valore più alto è rappresentato dalla TV locale (che ha un altro senso mediale, però) con il 78%, poi TV nazionale 73% e Internet con il 61% (contro la stampa nazionale del 17%).
• Sono omologhi invece i comportamenti di uso della Rete: email 92% praticamente per italiani e americani; social network: 59,3% italiani e 57% americani; Twitter e microblogging: 16,10% italiani e 19% americani.
• Spulciando i dati si può osservare poi come il 60,9% degli italiani si informa mediante MSN e GoogleNews mentre il 53,0% si informa mediante quotidiani online. Il 23,0% Riceve informazioni da persone o organizzazioni seguite su Facebook. Siamo di fronte ad una prevalenza, quindi, dei portali rispetto ai quotidiani e anche di una natura relazionale (forse in crescita) del modo di abitare l’informazione, il che racconta la realtà dell’informarsi come una frammentata opportunità di incontro, anche casuale – o se volete reputazionale (dipende da chi sono i tuoi amici su Facebook ) – con contenuti news.
• I motivi che spingono i giovani 18-29 anni ad informarsi vede un’inversione delle principali motivazioni fra italiani ed americani: hanno a che fare con un dovere sociale 84,9% degli utenti Italiani contro 69% degli americani e con la possibilità di attivare conversazioni – “per discuterne” 77,3% degli italiani contro 72% degli americani. Un dato socio-culturale su cui riflettere.
Tratto da Mediamondo
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