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Grandi opportunità da piccole imprese

20/06/2012

Il roadshow _On The Move_, promosso da _Pubblicità Progresso_ con la collaborazione di _Uniferpi Padova_, dedicato alla comunicazione sociale, rilancia il tema della sensibilizzazione dei giovani e si interroga sull'evoluzione del settore nell’era del web 2.0.

di Silvia Zanatta
Dal nuovo ruolo del consum-attore, alle politiche di greenwashing, dalla pubblicità progresso, alla Corporate Social Responsability: questi alcuni degli spunti di riflessione emersi venerdì 8 giugno, in occasione della sesta tappa del Roadshow On the move, promossa da Fondazione Pubblicità Progresso e organizzata con la collaborazione di Uniferpi Padova.
Ad accogliere Marcella Colombo, Direttore Fondazione Pubblicità Progresso e Rossella Sobrero, Consigliere Fondazione Pubblicità Progresso, alcuni docenti dei corsi di laurea in Comunicazione e Strategie di Comunicazione, tra cui Maria Grazia Busà, presidente dei corsi di laurea,Vittorio Montieri, docente di comunicazione pubblicitaria e promozione d’immagine e Vincenzo Romania, docente di Sociologia e Sociologia della comunicazione.
Grandi emozioni ha suscitato la tappa del Roadshow, che ha stimolato la curiosità e la partecipazione di numerosi studenti ed ex studenti sia in sala, che attraverso la rete, in particolar modo su Facebook e Twitter.
Dalla storia di Fondazione Pubblicità Progresso, alle campagne sociali odierne: puntuali i contributi del Presidente Alberto Coltri il quale, impossibilitato ad essere presente, ha impreziosito la mattinata attraverso pillole in video che ben si integravano con le riflessioni proposte dai relatori.
“Questo è un modo per avvicinarci alla comunicazione sociale assieme ai giovani”, spiega Marcella Colombo, illustrando le caratteristiche del concorso On the move, teso a sensibilizzare i giovani su temi come la sostenibilità ambientale, la responsabilità sociale d’impresa, la cooperazione internazionale, il volontariato, le donazioni, la sicurezza sul lavoro e molti altri.
L’obiettivo fondamentale che la comunicazione sociale cerca di perseguire è proporre call to action importanti, affinché ai problemi vengano affiancate le rispettive soluzioni. Le modalità, in tal senso, possono essere varie: iniziative pubbliche o private, progetti istituzionali, ma anche sperimentazioni di giovani studenti.
A tal proposito, dopo aver passato in rassegna alcune delle più significative campagne sociali internazionali, sono stati mostrati alcuni progetti realizzati dagli studenti del corso di Promozione d’Immagine (Comunicazione e Strategie di comunicazione), tenuto dal Prof. Vittorio Montieri.
Share Care, condividere la cura il fil rouge delle iniziative rispecchia l’esigenza di aumentare la consapevolezza della necessità di sangue a disposizione del sistema sanitario nazionale. La trasfusione di sangue, un gesto tanto semplice, quanto importante e “convenzionalmente vitale per rendere sostenibili le cure di tutta la comunità”.
“Convenzionalmente vitale”, dunque, ma tradotto dagli studenti in “comunicazione non convenzionale”, in maniera così efficace da meritare un premio ritirato in occasione del World Blood Donor Day, svoltosi a Roma nella sala Affreschi della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane a Palazzo Rondanini.
Il successo di queste iniziative testimonia come la potenza di un messaggio riesca talvolta a superare limiti imposti da strumenti o risorse a disposizione.
In quest’ottica assume un’importanza di assoluto rilievo il mondo del web, che pone organizzazioni profit e non profit, individui o enti, tutti sullo stesso livello.
Emerge in maniera sempre più spiccata l’esigenza di investire nella comunicazione, ma anche la necessità di saper declinare messaggi diversi su canali e strumenti diversi.
“Come comunicano le Istituzioni sul Web? Quanto importanti sono i social network?”: queste e altri gli spunti di riflessione lanciati dal Prof. Vincenzo Romania, a concludere la densa e coinvolgente tappa di On the Move 2012.
“Oggigiorno si parla di crossmedialità e nello specifico di multicanalità” – spiega Vincenzo Romania che, tra semantica e ambiguità, tra promozione e comunicazione sociale, si confronta con gli studenti portando esempi direttamente dal web.
Di tutte le riflessioni emerse nella giornata risalta un nuovo approccio come comune denominatore. Questo approccio si chiama relazione, comunicazione biunivoca, costruita sulla trasparenza e sulla fiducia.
“E’ questa la direzione da prendere” – spiega Rossella Sobrero – “sono proprio le relazioni pubbliche lo strumento più efficace per gestire la comunicazione sociale”.
Oggi la parola chiave è “urgenza”: urgenza di ascoltare, urgenza di cambiare, urgenza di agire e reagire, urgenza per gli individui e urgenza per le imprese e per le Istituzioni.
Investiamo dunque, ma in comunicazione di qualità.
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