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Il crowdfunding, una bella favola da raccontare

04/03/2016

Il crowdfunding è oggi una sorta di "market test" etico. Solo i progetti veramente utili ad una comunità vengono realizzati. E la colletta per il pallone è il "benchmark" per una campagna di successo. Funziona solo quando tutti i potenziali giocatori sono in contatto ma per costruire la "classe" occorre un piano di conversazione. Lo sostiene Maurizio Imparato, tra i maggiori esperti italiani di crowdfunding.

 

Progetti sociali, campagne elettorali, libri, cure di malattie rare, borse di studio, lancio di nuove imprese ma anche il salvataggio di una squadra di calcio. Ormai si ricorre al crowdfunding per qualsiasi progetto. Perché alcuni hanno successo e altri no?
Il mondo si sta accorgendo dei disastri che stiamo pagando per aver attraversato l'era del "marketing". Il sistema economico nel quale prima di realizzava un prodotto e poi si cercava (con il marketing) il modo per poterlo distribuire e "vendere" a clienti a volte inconsapevoli è finito, per fortuna. Oggi con il crowdfunding solo ciò di cui ha veramente necessità una comunità si "finanzia". Il crowdfunding è oggi una sorta di "market test" etico. Solo i progetti veramente utili ad una comunità vengono realizzati.

Viviamo nell’era del crowdfunding ma non tutti hanno ben chiaro di cosa si tratta. Ci aiuti a capirne qualcosa in più?
La parola crowdfunding è molto ostica nella pronuncia per noi italiani ma lo è ancor di più nella comprensione. La maggior parte delle persone pensano sia uno strumento di "funding" mentre andrebbe visto più come uno strumento di attivazione di una comunità "crowd". In questo la stampa può giocare un ruolo molto importante. Il crowdfunding andrebbe tradotto in italiano con il termine colletta. Il termine colletta viene dal latino “colligere”, collezionare. È quindi una modalità di aggregazione con la quale si "colletta" energie verso un fine comune. L'esempio classico che uso in aula è la colletta per comprare il pallone.  In questa azione si trovano tutti gli elementi per lanciare una campagna di crowdfunding di successo.

Nel nostro Paese questo strumento è ancora sottodimensionato, perché? Ci aiuti a inquadrare meglio lo scenario?
Lo scenario italiano è dominato dalla stampa economico/finanziaria che parla quasi esclusivamente solo del famigerato "equity crowdfunding" e della sua regolamentazione. L'equity crowdfunding è una modalità di crowdfunding che scambia quote azionarie di azienda a fronte di contribuzione. È  uno strumento molto sofisticato di finanza destinato ad una quota molto piccola della popolazione ma estremamente sovraesposto in comunicazione. Appena l'attenzione verrà posta agli aspetti legati all'antropologia ed alla sociologia del crowdfunding l'Italia farà un salto quantico nell'uso di questo strumento. Questo è il nostro "vestito".

Il crowdfunding è un vero e proprio progetto di comunicazione e presuppone una grande attività di relazioni pubbliche…
Come detto prima, la colletta per il pallone è il "benchmark" per costruire una campagna di successo. La colletta per il pallone funziona solo quando tutti i potenziali giocatori sono in contatto. A scuola era semplice, siamo tutti nella stessa classe. La "classe" va costruita con un adeguato piano di conversazione mediante attività di relazioni pubbliche, sì.

Quali sono i quattro elementi indispensabili alla riuscita di un progetto?
Coraggio, Credibilità, Coinvolgimento e capacità di Chiedere. Tutte parole che iniziano per "C".

Crowdfunding significa anche rendicontazione. Come la si fa?
La rendicontazione è estremante semplice. Il crowdfunding è normato come atto di liberalità. Non necessita di rendicontazione formale ma di rendicontazione fiduciaria. Questo strumento si basa sulla capacità di generare fiducia attraverso la relazione. Molti stanno provando a misurare quel che oggi si chiama "capitale relazionale". Il crowdfunding è un ottimo metro.

Su questo fenomeno ci hai scritto un libro… finanziato con il crowdfunding! Di cosa parla?
Oggi tutto sembra im-possibile. Le persone sono bloccate e non "vedono più il futuro". Questo genera dei meccanismi entropici e disgreganti. Tanti sono alla ricerca invece di strade nuove. Tanti vogliono capire come fare. Come rendere tutto possibile. Il libro ripercorre gli ultimi 3 anni che ho trascorso a formare ed accompagnare tante persone nel loro progetto di crowdfunding. Ogni campagna è stata una scoperta. In ogni campagna ci sono stati momenti "magici". Oggi li racconto perché credo che il crowdfunding sia più assimilabile ad un processo di coinvolgimento, tipico delle favole, piuttosto che un freddo storytelling. Il libro sarà edito grazie al supporto di 220 persone che mi hanno permesso di raccogliere oltre 10.000 euro. Credo sia un piccolo record, sicuramente è una bella favola da raccontare.

 




 

Maurizio Imparato

Napoletano, manager, formatore e consulente aziendale. Oltre 20 anni trascorso in grandi aziende (Vodafone, Seat Pagine Gialle, Manpower, Ferrarelle e Sector). Capitato per caso su una campagna di crowdfunding 4 anni ne è rimasto colpito. Da allora ha studiato, immaginato e realizzato il primo percorso di training sul crowdfunding, estraendo i fattori critici di successo nella creazione di progetti di Crowdfunding. Nel 2011 Ho fondato Master Mind srl. Allena Talenti.

 
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