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L’importanza dei beni comuni

#FuturaNetwork

23/03/2022

Rossella Sobrero

Si tratta di beni indispensabili alla sopravvivenza del pianeta e al mantenimo di una buona qualità della vita. Ognuno può prendersene cura, ma senza dimenticare il ruolo affidato agli enti pubblici. Il contributo di Rossella Sobrero per il blog nato dalla partnership tra FERPI e Futura Network di ASviS.

Non esiste una definizione univoca di beni comuni: scuole di pensiero diverse offrono interpretazioni in parte differenti. Una definizione interessante è questa: “I beni comuni, prima di essere cose e servizi, sono ciò che una comunità, un gruppo sociale, una popolazione, indica come essenziale, indispensabile e insostituibile per la dignità del proprio vivere”. Questa definizione ci ricorda che si tratta di beni indispensabili anche per garantire la sopravvivenza del pianeta oltre che per mantenere un buon livello di qualità della vita delle persone.

Secondo questa logica si possono classificare come beni comuni anche piazze, strade, scuole, centri di aggregazione sociale, giardini, beni culturali: è quanto afferma Labus, Laboratorio di sussidiarietà quando sostiene che i cittadini possono prendersi cura dei beni comuni del loro territorio. Questo rinnovato interesse da parte delle persone non è derivato solo dal calo delle risorse pubbliche ma da una scelta consapevole: esistono spazi pubblici e edifici in stato di abbandono o sottoutilizzo, beni comuni che rischiano di produrre costi per la collettività e situazioni di degrado. Anche se non bisogna dimenticare il ruolo dell’ente pubblico, a cui sono delegate le funzioni di governo del territorio, è importante sottolineare la presa di coscienza dei cittadini che diventano protagonisti della comunità in cui vivono.

Continua a leggere sul blog "Comunicazione e sostenibilità" di Futura Network.

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