Sport e tempo libero nell’Italia contemporanea - Identità nazionale e locale a confronto

16/03/2018
Il 16 e il 17 marzo prossimo di terrà a Siena il convegno ‘Sport e tempo libero nell’Italia contemporanea - Identità nazionale e locale a confronto’ promosso da Fondazione Bianca Piccolomini Clementini Onlus  all’interno delle iniziative promosse per sostenere la candidatura di Siena a Città Europea dello Sport 2020. Il convegno è a carattere nazionale sugli studi della storia dello sport in Italia nel Novecento.

Continuando un percorso nello ‘sport’ ormai intrapreso da qualche tempo, la Delegazione Ferpi Toscana coglie questa ulteriore occasione per far conoscere quanto si stia facendo sui territori sia come momento di riflessione che stimolo ad approfondire tutte le innumerevoli opportunità che il coinvolgimento del mondo dello sport offre, oltre agli obiettivi intrinseci precipui di singole azioni.

Oggi più che mai l’advocacy territoriale è uno dei principali focus a beneficio di tutti gli attori in campo, addetti ai lavori, atleti, professionisti e mondo accademico, e come Delegazione continueremo a mettere in evidenza quanto i territori stessi siano in grado di fare fino ad un coinvolgimento internazionale, motori propulsori e best practices delle eccellenze e della innovazione a partire dalla storia peculiare di ciascun territorio. Infatti ancora una volta storia e futuro, locale e globale si incontrano per rilanciare un fare ceh attraverso lo sport, in questo caso, tende a riportare in auge valori e bandiere nel mondo.

L’obiettivo del convegno di marzo a Siena è quello di partire dal generale per arrivare ad analizzare nel dettaglio il fenomeno territoriale con le sue peculiarità che ne fanno un caso di riflessione affascinante. Parteciperanno all’iniziativa i maggiori storici dello sport italiani provenienti da tutte le aree geografiche della penisola. Attraverso il convegno si vuole offrire alla città un evento di altissima qualità scientifica che rientri però all’interno di quella che è comunemente chiamata come Public History, ossia un approccio alla narrazione storica aperto al grande pubblico che possa divenire quindi elemento attrattivo e stimolante. A tal fine è stato coinvolto al tavolo di presidenza del convegno uno dei massimi storici italiani odierni, Maurizio Ridolfi dell’Università della Tuscia.

La storia dello sport negli ultimi anni ha acquisito un notevole interesse all’interno della storiografia tradizionale aprendo così un nuovo filone di ricerca inaugurato con i contributi di Francesco Bonini, Antonio Lombardo, Daniele Marchesini, Antonio Papa e Guido Panico che hanno portato nuova linfa nel mondo della narrazione sportiva. A conferma di ciò preme ricordare che nell’autunno del 2015 si è tenuto a Firenze, grazie all’intraprendenza di Marcello Marchioni e del Centro Studi sull’Educazione Fisica, il convegno annuale dell’European Committee for Sport History, un evento di portata mondiale che ha richiamato studiosi provenienti da tutto il mondo. Oggi la storia dello sport sta richiamando l’attenzione di molti giovani studiosi che si stanno approcciando a questa tematica in modo innovativo aprendosi anche a collaborazioni con i maggiori centri di ricerca europei.

Nell’ambito del convegno sarà organizzata una sessione sull’evoluzione dello sport a Siena coinvolgendo i giornalisti locali in qualità di public historians che sarà ospitata nella “Sala degli Specchi dell’Accademia” dei Rozzi.

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