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Cesvi: Milesi confermato presidente

01/05/2012

_Giangi Milesi,_ socio Ferpi e tra i maggiori esperti italiani di Ong, è stato confermato alla guida del Cesvi. Tra i nuovi membri anche _Paolo Duranti, Roberto Moretti, Carlo Pesenti_ e _Sergio Vicario._

L’Assemblea della Fondazione Cesvi, una delle più importanti Organizzazioni umanitarie italiane indipendenti, attiva dal 1985 nelle emergenze internazionali e presente in 26 Paesi con progetti di sviluppo, ha confermato alla Presidenza, Giangi Milesi e ha approvato le nomine dei membri del Consiglio di Amministrazione, in cui sono entrati Paolo Duranti, già AD di Nielsen Media per i Sud Europa, Roberto Moretti, epidemiologo, Carlo Pesenti, AD del Gruppo Italcementi, Sergio Vicario, amministratore dell’agenzia di comunicazione Metafora.
Insieme a loro sono stati riconfermati Gianluca Belotti, avvocato esperto di diritto comunitario, e Paolo Magri, vicepresidente esecutivo e direttore dell’Ispi, nominato Vicepresidente.
Presidente del Collegio dei Garanti è stato eletto Giovanni Moro, affiancato da Lella Costa e da Antonio Candotti, esperto di bilancio sociale, mentre sono stati chiamati a far parte del Collegio dei Revisori: Francesca Maconi, Alberto Finazzi e Dino Fumagalli.
Luisa Bruzzolo, affermata fund raiser nel mondo del non profit, è stata nominata invitata permanente al CdA in qualità di advisor per lo sviluppo della raccolta fondi.
Paolo Duranti, attuale Direttore Generale del Cesvi, nel quadro della nuova governance approvata dall’Assemblea dei soci e a seguito delle autorizzazioni alle modifiche statutarie delle autorità competenti, assumerà il ruolo di Amministratore Delegato.
L’assemblea ha approvato inoltre il bilancio 2011 che ha visto i fondi amministrati crescere a 33,5 milioni (+30% sul 2010).
Giangi Milesi, Presidente del Cesvi, ringraziando i consiglieri uscenti Pierluigi Bernasconi, AD Mediaworld e Saturn, e Nando Pagnoncelli, AD Ipsos, per il prezioso contributo fornito alla crescita della Fondazione, ha dichiarato: “La nuova governance risponde a una duplice esigenza: adeguarsi in modo ancor più puntuale agli standard che vengono richiesti dalle istituzioni internazionali e assicurare, in primo luogo ai destinatari e ai sostenitori, la migliore efficienza ed efficacia nella gestione dei fondi raccolti, soprattutto in una fase di crisi economica e progressivo taglio dei finanziamenti pubblici alla cooperazione internazionale, in modo da assicurare la continuità di questa apprezzata presenza italiana nei teatri cruciali del mondo, dal Pakistan alla Libia, dal Myanmar alla Somalia”.
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