Comunicazione via cellulare
05/12/2007
Il 50 per cento del mondo ha il cellulare: 26 anni dopo il lancio del primo cellulare, il numero di utenti raggiunge la metà della popolazione mondiale, stravolgendo le regole della comunicazione.
La notizia viene da una ricerca della società Informa e scandisce un passaggio cruciale: più di metà del mondo ha un contratto con un operatore mobile. Il dato in realtà va interpretato e non significa necessariamente che metà della popolazione possiede un telefonino, bensì che esistono posti con una penetrazione tale di cellulari che alcuni utenti hanno più di un contratto. In ogni caso i 3,3 miliardi di contratti con carriers mobili segnano una rivoluzione culturale, oltre che tecnologica.
La comunicazione è diventata, e sempre più sta diventando, mobile. In 26 anni di vita il telefonino, prima analogico e poi digitale, si è imposto come strumento di dialogo e connessione tra gli individui di tutto il mondo. Gradatamente è divenuto anche altro da sé e ha imparato a girare video, a fotografare, a far da agenda, ecc. Ma il vero stravolgimento è stata la pura e semplice telefonata mobile, che ha instaurato una modalità di interazione con gli interlocutori ben differente da quella dettata dalla telefonia fissa, permettendo al tempo stesso di abbattere molti confini, fino a raggiungere il ruolo di Internet in piedi, grazie ai telefonini di ultima generazione che permettono anche la connessione mobile.
E poi ci furono gli sms: in questi giorni festeggiano i 15 anni, anche se il vero compleanno risale a un anno dopo (15 anni fa fu inviato il primo testo tra un pc e un telefono). I messaggini hanno sovvertito ancora una volta la comunicazione, i linguaggi, persino la letteratura (se si possono chiamare romanzi alcuni testi scritti come sms). In tutti i casi da quando, negli anni Ottanta, fecero la loro comparsa i primi servizi commerciali di telefonia cellulare, i rapporti tra le persone non sono più come prima.
Redazione Totem - Emanuela Di Pasqua