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Copertine da Oscar

31/10/2006

Il New Yorker vince il premio per la migliore cover dell'anno. Un articolo sul riconoscimento annuale dedicato alle copertine più belle, che comunicano quasi più degli articoli.

L'idea di creare un premio per la miglior copertina è nata lo scorso anno per festeggiare i quarant'anni dell'American Society of Magazine Editors. Unendo le forze di quest'ultima con quelle della Magazine Publishers of America è stata creata una giuria composta da designer, editori e fotografi per eleggere le migliori quaranta copertine degli ultimi quarant'anni. In seguito, i due gruppi hanno deciso di rendere la competizione annuale.In questa edizione ha trionfato il periodico New Yorker che si è aggiudicato sia il titolo di migliore dell'anno in assoluto, che quello della miglior cover di news.La copertina vincitrice è quella del numero del 19 settembre 2005, intitolata Deluged (alluvionato), opera di Barry Blitt. Ritrae George W.Bush in uno Studio Ovale semi sommerso dall'acqua esattamente come accadeva in quei giorni alla New Orleans flagellata dall'uragano Katrina. All'epoca il presidente degli Usa e il suo staff furono aspramente attaccati per la lentezza e la disorganizzazione con le quali vennero portati gli aiuti ai cittadini della devastata città della Florida.La seconda medaglia d'oro del New Yorker è la cover, firmata da Mark Ulriksen, del 27 febbraio 2005 con Bush e il suo vice Dick Cheney rappresentati come due cow-boy, con un chiaro riferimento al fenomeno western-gay creato dal film Brokeback Mountain. Cheney è raffigurato nell'atto di soffiar via il fumo dalla canna del proprio mitragliatore.Una curiosità: il premio per la miglior copertina riguardante le celebrità è stato vinto ad ex-aequo da due magazine che non fanno parte della tradizione di quel genere di editoria. Harper's Bazar si è vista premiare grazie ad una prima pagina dedicata all'attrice Julianne Moore, mentre Vibe per una dedicata al gangster-rapper Busta Rhymes.Tutti i vincitori e i partecipanti sono visibili sul sito della American Society of Magazine Editors.
Emanuela Di Pasqua - Totem
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