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Così i produttori di cibo conquistano i ragazzi

06/02/2006

I 40 "sporchi trucchi" dell'industria del cibo per agganciare il pubblico dei giovanissimi.

Ne parla un report della rivista Which?, illustrando tutti i marchingegni che i brand del cibo e delle bevande mettono in atto per attirare verso di loro i minorenni. Si va dalle iniziative che marchi come Fanta fanno passare attraverso gli operatori della telefonia mobile, che contattano direttamente (e anche con una certa invadenza) i bambini e propongono in palio cellulari, alla promozione di McDonald Play Food e, infine, ai videogiochi o ai siti specializzati che si premurano anche di costruire archivi di email di ragazzini da utilizzare per future promozioni.
Ormai sono il boccone più appetitoso per l'industria alimentare: i ragazzini, gli adolescenti, persino i bambini. L'utenza giovanile, sempre più emancipata economicamente, spende molto in cibo, bevande e merendine. Abbordare loro equivale a fare affari d'oro, in barba all'obesità diffusa tra gli under 18 (in Gran Bretagna un terzo dei minori dai 2 ai 15 anni sono obesi). Lo studio in questione  parla proprio di tutti i trucchi e trucchetti più "sporchi" che questo settore mette in atto per lusingare il bacino di giovani utenti (Childcatchers - the tricks used to push unhealthy food to children). Secondo Sue Davis, consulente che ha curato l'analisi, uno dei peggiori è quello architettato da Pepsi: un videogioco Internet che lancia un concorso su come confezionare la bibita con vacanze in palio. Peccato che ci sia l'obbligo di acquistare prodotti Pepsi. 
Emanuela Di Pasqua - Totem
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