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CSR/3. In Toscana premi per i virtuosi

20/02/2008

La regione italiana è uno dei laboratori più innovativi del mondo in fatto di Csr.

La responsabilità sociale in Toscana è di casa da anni, grazie all'impegno delle istituzioni e della società civile. Oggi è la prima regione al mondo per imprese certificate SA8000: tale re­cord è il risultato del programma Fa­brica Ethica, che dal 2001 promuove la cultura della Responsabilità socia­le delle imprese sostenendone la cer­tificazione, anche grazie a misure che, per le aziende virtuose, abbattono l'I­rap dello 0,5%, offrono più alto pun­teggio nei bandi per la richiesta di contributi e una maggiore visibilità.
Fabrica Ethica agisce attraverso un organo consultivo e propositivo, la Commissione etica regionale CER, nata nel 2003, che riunisce gli attori economici e sociali regionali. Esiste anche una Legge Regionale (n. 17 dell'8/5/2006) con cui si regolamentano certificazioni e pratiche di ade­guamento per le imprese e le istituzioni stesse.«L'obiettivo è sempre stato quello di dare un valo­re aggiunto al sistema regionale industriale, mi­gliorando la gestione delle piccole e medie im­prese che in Toscana rappresentano oltre il 90% del totale». Fabrizia Paloscia è l'anima di Fabbri­ca Ethica e braccio destro di Ambrogio Brenna, as­sessore regionale alle Attività produt­tive, promotore di questo program­ma. «Fino agli inizi del 2000 – spiega – c'erano nel mondo oltre 300 diversi codici etici, ma erano tutti autorefe­renziali, abbiamo adottato e sostenu­to lo sviluppo del SA8000 perché pre­vede non solo il controllo dell'impre­sa, ma coinvolge anche la catena dei fornitori garantendo una tracciabilità sociale dei prodotti. Dal 2001 al 2006 abbiamo e­rogato ben 33 milioni di euro che hanno portato a oltre 195 le imprese toscane certificate e hanno fatto della Toscana una Regione pilota, oggi se­guita anche da Umbria e Emilia Romagna».
A.Dag. tratto da Avvenire del 17.02.2008
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