Letizia Di Tommaso
Appuntamento sabato 20 ottobre alle 09.30, presso l’aula magna della Lumsa di Roma, con l'ultima tappa del processo al non profit, iniziativa preceduta dagli incontri di Milano e de L'Aquila, organizzata da Ferpi e PerLaRe - Associazione Per La Retorica, con il sostegno di Conad. A seguire la Tavolata Romana Senza Muri.
Gli operatori del non profit da angeli sono diventati demoni? Sono radical chic, buonisti, amici degli scafisti? Lo scopriremo sabato 20 ottobre alle 09.30 del mattino, presso l’aula magna della Lumsa di Roma (Borgo Sant’Angelo, 13). Vieni anche tu per votare: pro buonisti o pro cattivisti? Seguirà la Tavolata Romana Senza Muri.
Perché un processo? Ultimamente il non profit è finito sul banco degli imputati, oggetto di un’offensiva prima giudiziaria, poi mediatica, quindi politica e sociale. Il Processo è un gioco retorico che si propone di ascoltare e comprendere i pro e i contro: argomenti, opinioni e comportamenti opposti. L’obiettivo è imparare dallo scambio di idee.
Dopo gli appuntamenti di Milano e L’Aquila, a Roma sono previste quattro dispute:
Non profit e cittadini e media con Marco Ravaglioli, Associazione Per Roma vs Laura Aprati, giornalista
Non profit e imprese con Carlo Mochi Sismondi, ForumPa vs Sargis Ghazaryan, Softlab
Non profit e istituzioni con Sabrina Alfonsi, Municipio I Roma vs Roberto Natale, responsabilità sociale Rai
Settore del non profit con Nino Sergi, presidente Intersos vs Gianfranco Cattai, Focsiv
Il Processo al non profit è organizzato da Ferpi (Federazione Relazioni Pubbliche italiana) e PerLaRe-Associazione Per La Retorica. Il partner è Conad.
Sono coinvolte le principali organizzazioni italiane del settore: AOI, CINI, FOCSIV, Link 2007, Action Aid, AMREF, CESVI, Cittadinanzattiva, CISP, COOPI, CUAMM, Intersos, MSF Italia, Oxfam Italia, Save the children, Terre des Hommes, WeWorld. I media partner sono Vita, fanpage.it
A partire dalle 12.00, in via della Conciliazione, seguirà la Tavolata romana senza muri – coorganizzata da Municipio I, FOCSIV – FERPI- INTERSOS e MASCI. Un banchetto lungo 270 metri, imbandito per 650 persone che consumeranno un pasto frugale, offerto dalle organizzazioni. L’obiettivo è condividere un pensiero comune: la città da sempre integra culture, tradizioni, lingue, storie e cibi. Nessuno escluso.
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