400 Parole sulla Diversità e le Relazioni PubblicheLa globalizzazione ha sviluppato la nostra consapevolezza delle diversità assai più di quanto non abbia standardizzato le nostre idee e i nostri comportamenti. Se è vero che le relazioni pubbliche sviluppano le relazioni delle organizzazioni con i loro pubblici influenti e che la più efficace modalità comunicativa è quella con e non quella a, la diversità ne diviene il principale paradigma professionale, teorico e operativo, visto che ogni persona è diversa dall'altra.In questo contesto, se inquadrate su pochi principi generali globali e tante applicazioni specifiche locali, le relazioni pubbliche delle organizzazioni che intendano sviluppare relazioni positive con i molti, diversi e crescenti interlocutori, dovrebbero annoverare fra i loro comunicatori altrettanta diversità di quanta ne esiste nell'ambiente e sforzarsi di comunicare:- per la diversità, come valore in sé (il perché);- con le diversità, in tutte le loro fondamentali dimensioni (il con chi);- nella diversità, adottando - quando ritenuti efficaci - tutti i metodi, i canali e gli strumenti disponibili (il come).Affinché queste tre condizioni si verifichino esiste, in primis, una forte esigenza di rivedere tutte le politiche e i programmi di formazione e di educazione che professionisti e studenti ricevono in ogni parte del mondo per includervi la questione della diversità trasversalmente e ad ogni livello. In più, proprio perché operano nella discontinuità - dove relazioni, fiducia e lealtà sono di breve durata - le organizzazioni e i loro relatori pubblici devono continuamente ri-attivare i circuiti comunicativi governando la diversità attraverso il dialogo uno-con-uno, per comprendere attitudini, valori e aspettative degli interlocutori.Infatti, le relazioni pubbliche efficaci non si basano soltanto sulla trasmissione di messaggi agli influenti e neppure sulla mera verifica del loro impatto, ma producono anche rilevanti conseguenze sui comportamenti delle organizzazioni stesse e dei loro comunicatori. Le pressioni sociali, la flessibilità delle nuove tecnologie, la crescita della domanda di rendicontazione dell'efficacia, spingono inevitabilmente le relazioni pubbliche a pratiche comunicative uno-con-uno, uno-con-pochi, pochi-con-pochi, pull e negoziali.Lo stesso concetto di diversità possiede allora il potenziale di uno straordinario acceleratore per verificare la disponibilità culturale, la capacità tecnica e l'abilità professionale dei relatori pubblici di intraprendere un molto atteso nuovo inizio' fondato sul dialogo. Un dialogo che si alimenta solo là dove le diverse identità sono forti e convinte, senza appiattirsi su argomenti che sembrano soltanto politicamente corretti' e/o culturalmente relativisti.Versione finale - 13 ottobre 2004Per informazioni: www.worldprfestival.org - tonimuzi@tin.it(Hanno lavorato per un mese alla stesura collettiva di questo testo otto accademici e professionisti del Brasile, Stati Uniti, Sudafrica, Gran Bretagna, Italia, India, Danimarca e Slovenia)AVVISOIl 28, 29 e 30 giugno 2005 a Trieste la Global Alliance for Public Relations and Communication Management, Ferpi e il Corso di Laurea in Relazioni Pubbliche dell'Università di Udine e Gorizia, organizzano il 2° Festival Mondiale delle Relazioni Pubbliche sul tema Comunicare la diversità,... con la diversità,... per la diversità*La scelta di Trieste storicamente porta fra il Centro, il Sud e l'Est Europa è dovuta anche al fatto che il Festival si terrà fra il 50°Anniversario dell'Ipra, la cui Conferenza è prevista a Istanbul, Turchia(26-27 giugno) su Communication: a sustainable path to trust e il 12° Simposio Annuale di Educazione e Ricerca di Bled, Slovenia (1-2 luglio) su Public Relations metrics.Sono previste condizioni speciali per coloro che intendono partecipare a tutti o almeno a due dei tre eventi.*il titolo si riferisce a quella parte del Bled Manifesto del 2002 (Van Ruler/Vercic) dove si segnala una diversa' interpretazione del termine public relation (relations with publics) derivata dal tedesco Offentlichkeitsarbeit: operare nel pubblico, con il pubblico, per il pubblico', contribuendo così allo sviluppo e all'arricchimento della sfera pubblica.Il commento della Presidente Ferpi Sissi Pelosovi presentiamo l'annuncio e il documento programmatico della seconda edizione del World PR Festival, che si svolgerà nel giugno 2005 a Trieste e che viene organizzata dalla Ferpi, dalla Global Alliance for Public Relations and Communication Management, e dal Corso di Laurea in Relazioni Pubbliche dell'Università di Udine e Gorizia. A seguire, un commento della Presidente Ferpi Sissi Peloso