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Ecco il manifesto del WPRF:

18/10/2004

vi presentiamo l'annuncio e il documento programmatico della seconda edizione del World PR Festival, che si svolgerà nel giugno 2005 a Trieste e che viene organizzata dalla Ferpi, dalla Global Alliance for Public Relations and Communication Management, e dal Corso di Laurea in Relazioni Pubbliche dell'Università di Udine e Gorizia. A seguire, un commento della Presidente Ferpi Sissi Peloso

400 Parole sulla Diversità e le Relazioni PubblicheLa globalizzazione ha sviluppato la nostra consapevolezza delle diversità assai più di quanto non abbia standardizzato le nostre idee e i nostri comportamenti. Se è vero che le relazioni pubbliche sviluppano le relazioni delle organizzazioni con i loro pubblici influenti e che la più efficace modalità comunicativa è quella con e non quella a, la diversità ne diviene il principale paradigma professionale, teorico e operativo, visto che ogni persona è diversa dall'altra.In questo contesto, se inquadrate su pochi principi generali globali e tante applicazioni specifiche locali, le relazioni pubbliche delle organizzazioni che intendano sviluppare relazioni positive con i molti, diversi e crescenti interlocutori, dovrebbero annoverare fra i loro comunicatori altrettanta diversità di quanta ne esiste nell'ambiente e sforzarsi di comunicare:- per la diversità, come valore in sé (il perché);- con le diversità, in tutte le loro fondamentali dimensioni (il con chi);- nella diversità, adottando - quando ritenuti efficaci - tutti i metodi, i canali e gli strumenti disponibili (il come).Affinché queste tre condizioni si verifichino esiste, in primis, una forte esigenza di rivedere tutte le politiche e i programmi di formazione e di educazione che professionisti e studenti ricevono in ogni parte del mondo per includervi la questione della diversità trasversalmente e ad ogni livello. In più, proprio perché operano nella discontinuità - dove relazioni, fiducia e lealtà sono di breve durata - le organizzazioni e i loro relatori pubblici devono continuamente ri-attivare i circuiti comunicativi governando la diversità attraverso il dialogo uno-con-uno, per comprendere attitudini, valori e aspettative degli interlocutori.Infatti, le relazioni pubbliche efficaci non si basano soltanto sulla trasmissione di messaggi agli influenti e neppure sulla mera verifica del loro impatto, ma producono anche rilevanti conseguenze sui comportamenti delle organizzazioni stesse e dei loro comunicatori. Le pressioni sociali, la flessibilità delle nuove tecnologie, la crescita della domanda di  rendicontazione dell'efficacia, spingono inevitabilmente le relazioni pubbliche a pratiche comunicative uno-con-uno, uno-con-pochi, pochi-con-pochi, pull e negoziali.Lo stesso concetto di diversità possiede allora il potenziale di uno straordinario acceleratore per verificare la disponibilità culturale, la capacità tecnica e l'abilità professionale dei relatori pubblici di intraprendere un molto atteso ‘nuovo inizio' fondato sul dialogo. Un dialogo che si alimenta solo là dove le diverse identità sono forti e convinte, senza appiattirsi su argomenti che sembrano soltanto ‘politicamente corretti' e/o culturalmente relativisti.Versione finale - 13 ottobre 2004Per informazioni: www.worldprfestival.org - tonimuzi@tin.it(Hanno lavorato per un mese alla stesura collettiva di questo testo otto accademici e professionisti del Brasile, Stati Uniti, Sudafrica, Gran Bretagna, Italia, India, Danimarca e Slovenia)AVVISOIl 28, 29 e 30 giugno 2005 a Trieste la Global Alliance for Public Relations and Communication Management, Ferpi e il Corso di Laurea in Relazioni Pubbliche dell'Università di Udine e Gorizia, organizzano il 2° Festival Mondiale delle Relazioni Pubbliche sul tema Comunicare la diversità,... con la diversità,... per la diversità*La scelta di Trieste – storicamente porta fra il Centro, il Sud e l'Est Europa – è dovuta anche al fatto che il Festival si terrà fra il 50°Anniversario dell'Ipra, la cui Conferenza è prevista a Istanbul, Turchia(26-27 giugno) su Communication: a sustainable path to trust e il 12° Simposio Annuale di Educazione e Ricerca di Bled, Slovenia (1-2 luglio) su Public Relations metrics.Sono previste condizioni speciali per coloro che intendono partecipare a tutti o almeno a due dei tre eventi.*il titolo si riferisce a quella parte del Bled Manifesto del 2002 (Van Ruler/Vercic) dove si segnala una ‘diversa' interpretazione del termine public relation (relations with publics) derivata dal tedesco Offentlichkeitsarbeit: ‘operare nel pubblico, con il pubblico, per il pubblico', contribuendo così allo sviluppo e all'arricchimento della sfera pubblica.Il commento della Presidente Ferpi Sissi Peloso
Con la prima edizione del World Pr Festival 2003 ha preso avvio il mandato dell'attuale dirigenza Ferpi, che con l'edizione 2005 giungerà al termine: concomitanza di date o una semplice casualità? Ovviamente, no. Certo, non faceva parte del programma elettorale l'appuntamento di Trieste sulla diversity, non fosse altro perché presupponeva una candidatura -alla pari con altre nazioni- la cui aggiudicazione spettava all'esecutivo di Global Alliance. Può essere allora interessante capire le motivazioni che hanno determinato questo risultato e il significato che rivestono nella gestione attuale e futura di Ferpi.Tralascerei -non certo perché meno importanti, ma solo perché meno funzionali in questo contesto- le motivazioni di carattere logistico e la capacità organizzativa già testata con successo in occasione del primo WPRF di Roma; più utile ora è evidenziare un percorso, iniziato nel "lontanissimo" 2000 e che ci ha portati sino a qui.Non v'è dubbio che la svolta decisiva è tuttora rappresentata dal programma "Far bene e, se utile, farlo sapere": la sua forza politica sta nell'averci coinvolto tutti in un approccio associativo diverso, che ha preso maggiore distacco dalla difesa ad oltranza della professione e dei suoi attori, per avviare una lunga e approfondita verifica su cosa siano realmente le Relazioni Pubbliche oggi e quale ruolo debbano avere i Relatori Pubblici. Ripercorrendo la miriade di incontri, documenti, attività, libri, articoli prodotti in questi quattro anni, ci si accorge che nulla è stato tralasciato, nessun settore è stato trascurato, nessuna pratica professionale è stata sottovalutata: ben lungi dall'asserire -sarebbe molto miope e presuntuoso- che l'attività Ferpi sia una sorta di compendio omnicomprensivo e omniesaustivo delle RP, voglio -anzi- sottolineare che molte sono le esigenze oggi avvertite dai soci (che ringrazio per i costanti solleciti) e che proprio queste danno la misura, il feed back del successo del "Far bene e, se utile, farlo sapere", confermando la capacità, ormai diffusa nell'associazione, di cogliere i segnali che la società quotidianamente ci invia e che ci sforziamo di decodificare tramite appropriate pratiche di RP, che desideriamo sempre più confrontare tanto all'interno che all'esterno dell'Associazione e in un cotesto internazionale ormai imprescindibile.Il confronto richiede, inevitabilmente, un momento di sintesi, un denominatore comune che accolga tutte le cifre della professione: il primo denominatore fu quello dell'etica, affrontato nel WPRF 2003 e che diede vita al protocollo etico adottato da tutte le associazioni internazionali aderenti a Global Alliance.Il tema scelto per l'edizione 2005 è quello della diversity, che impegnerà tutti noi ad una attenta analisi sulla nostra capacità di segmentare i pubblici di riferimento e di attivare relazioni utili sapendone soddisfare aspettative, conoscendone e considerandone cultura e linguaggi, abitudini e stili di vita, comunità di appartenenza (sociale, etnica, culturale, professionale, associativa, politica, religiosa, hobbistica e così via) e interessi specifici.Una riflessione che sarebbe bene iniziare al nostro interno sin da ora: da questo spazio lancio l'invito a tutti (in particolare ai referenti territoriali) di avviare incontri sul tema, scegliendo almeno una "diversity" particolarmente avvertita dal territorio di appartenenza, coinvolgendo protagonisti di case history di successo, ma anche di insuccesso, dando vita ad un confronto che dia spazio alla prima delle "diversity" che ci deve coinvolgere: quella professionale.E' questo lo spirito che ha animato l'attuale mandato, una seconda fase di crescita, che alla diffusione della cultura delle  RP, affianchi le molteplici interpretazioni che i professionisti ne danno attraverso l'impegno quotidiano, confrontandone i "mille volti".Il Corso di Laurea in Relazioni Pubbliche di Udine e Gorizia ha messo a nostra disposizione un "meeting point" professionale tramite la propria rivista "Contatti": sarebbe un grande successo per l'intera Ferpi giungere a giugno 2005 con un numero monografico sulla "diversity" nelle RP interamente redatto dai soci.Infine un grazie davvero sentito a tutti coloro che già stanno lavorando per la titanica impresa, non solo per lo sforzo, ma ancor più per lo straordinario entusiasmo e la totale disponibilità.Sissi Peloso
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