Educazione all'uso dei social media nelle scuole: il punto di partenza è la formazione
25/11/2014
Formazione, reputazione e uso consapevole della rete le parole chiave emerse lo scorso 25 novembre durante il convegno Educazione all’uso dei social media nelle scuole? Una proposta che guarda al futuro della formazione didattica, promosso dalla Camera dei Deputati in collaborazione con Imprese di Talento.
Un dialogo permanente tra Istituzioni, politici, esperti, docenti, e studenti in tema di educazione all’uso dei social media nelle scuole. Questo è quanto è emerso dal convegno svoltosi nella giornata di martedì 25 novembre presso la sala Aldo Moro di Palazzo Montecitorio a Roma, promosso dalla Camera dei Deputati in collaborazione con
Imprese di Talento.
“La diffusione di contenuti che transitano attraverso il web – spiega
Daniele Salvaggio di Imprese di Talento – ha reso indispensabile l’esigenza di spiegare e far conoscere le nuove forme di comunicazione digitale all’interno delle scuole, con l’obiettivo di evidenziare le cose più importanti da sapere per avere sempre sotto controllo i rischi legati all’accesso a internet e ai social network. Molti giovani utilizzano il web con leggerezza, scambiano messaggi, foto, video e li condividono anche con sconosciuti senza alcuna percezione dei rischi. Non servono le proibizioni, ma è necessario mettere i ragazzi in condizione di navigare in maniera consapevole, conoscendo sia le potenzialità sia i pericoli della rete”
L’incontro è servito per evidenziare un’esigenza importante, vale a dire un dialogo permanente che coinvolga sinergicamente tutti gli attori, dal Miur ai rappresentanti politici, dal corpo docente agli studenti, allo scopo di creare moduli formativi multidisciplinari in tema di uso consapevole e coscienzioso del web e dei social media.
Il
Children’s Online Privacy Protection Act (COPPA) dal 1998 stabilisce nei 13 anni il limite minimo di età per l’iscrizione a siti internet e social network, ma secondo le stime della società di ricerca ComScore, negli Stati Uniti sarebbero oltre 3,6 milioni gli utenti con meno di 13 anni che utilizzano Facebook.
“Permettere ai bambini di infrangere le regole – spiega ancora Salvaggio – invia un messaggio sbagliato e, in questo caso, permette loro l’accesso a un mondo, quello di Internet, per il quale non sono preparati. Parlare ai bambini e ai ragazzi spiegando loro cosa sono i social network, come si utilizzano, quali rischi e quali potenzialità possiedono, è importante tanto quanto far capire che occorre darsi delle semplici ma essenziali regole per essere connessi in totale sicurezza. Negli Usa c’è una proposta di legge per realizzare dei processi di educazione su queste tematiche. In Italia se ne sta parlando, recentemente il Partito Democratico ha presentato un disegno di legge sul tema : si tratta di iniziare a lavorare seriamente e in modo inclusivo”
Le parole chiave, dunque, sono
formazione, reputazione e
uso consapevole della rete. L’incontro di ieri è stato un primo passo che, ora, deve aprire la strada a progetti di lungo periodo che vedano la collaborazione e la sinergia del
MIUR, delle istituzioni, della politica e di tutto il mondo della scuola.