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Fondazione Vodafone, criteri manageriali per agire nel sociale

05/02/2008

Cinque anni di attività festeggiati con un convegno, una mostra fotografica e un Libro di racconti. Nel 2007 aveva ricevuto l'Oscar di Bilancio per le organizzazioni non profit.

Il bilancio di questi primi cinque anni della Fondazione Vodafone nel bel articolo di Andrea Gagliardi, pubblicato su Il Sole 24 Ore del 6 febbraio.
Una struttura autonoma dedicata ad attività di solidarietà in campo sociale. La Fondazione Vodafone Italia è il ramo non profit italiano della multinazionale telefonica. Una fondazione d'impresa nata nel 2002 (mai primi passi li ha mossi nel 2003) e finanziata dalla stessa azienda. Da cinque anni minori, anziani e immigrati sono i principali punti di riferimento di un'azione recentemente allargata al campo delle periferie urbane. In questo primo lustro di vita sono stati finanziati 199 progetti di enti non profit (di cui 75 già conclusi), scelti sulla base di criteri di sostenibilità e affidabilità, per un totale di circa 31 milioni di euro. Una trentina solo nel Lazio, concentrati a Roma, con un budget complessivo approvato di 5,7 milioni di euro. Quelli finanziati nel 2007-2008 nella regione sono 6, tutti di assistenza ai minori (budget di circa 1,3 milioni di euro). Nel 2006-2007 sono stati 10, (per 1,8 milioni di euro). Gli interlocutori sono soprattutto gli operatori del terzo settore. Si spazia dal sostegno agli interventi di reinserimento di minori stranieri coinvolti a forte rischio devianza (3l3mila euro al progetto ‘Orizzonti a colori" di Save the Children), all'appoggio di un centro diurno per le persone senza fissa dimora a Termini (altri 3l3mila euro a "Fermata a richiesta" di SoLco, Solidarietà e Cooperazione).
Per raccontare i suoi primi cinque annidi vita la Fondazione Vodafone Italia (che ogni anno redige un bilancio, con tutti i progetti finanziati, vincitore per la categoria enti non profit dell'Oscar di Bilancio 2007 promosso da Ferpi, Federazione relazioni pubbliche italiana) ha organizzato giovedì 7 febbraio, all'Ara Paci di Roma, un convegno e l'inaugurazione di una mostra fotografica. Sarà l'occasione per far conoscere anche il libro, "Oltre i margini", prodotto da Fondazione Vodafone Italia ed edito da Laterza, presentato in anteprima al presidente della Repubblica lo scorso 1° febbraio. Nel volume cinque giovani Scrittori italiani (Roberto Alajmo, Gianni Biondillo, Giuseppe Culicchia, Giuseppe Montesano, Emanuele Trevi) raccontano storie di disagio e emarginazione. A loro si affianca anche una scrittrice immigrata, Igiaba Scego, 33 anni, romana d'adozione, che si dedica a un reportage sulla diaspora somala. «Noi somali - spiega - dopo 17 annidi guerra civile siamo sparsi davvero in tutto il mondo. Attraverso le storie narrate, dalla cantante che in Italia ha pubblicato un disco, alla ragazza emigrata in Svezia contagiata dall'Aids, cerco di dare voce a una comunità chiusa che sta cercando di emergere, anche attraverso l'arte». Non a caso il titolo del racconto è ‘Rajo", speranza in somalo.  
Nel 2006-2007 le risorse disponibili della Fondazione ammontavano a 7,7 milioni di euro (5,5daVodafoneGroup Foundation e 2,2 da Vodafone Italia). «Abbiamo utilizzato 7,2 milioni per i progetti - dice il segretario generale Ida Linzalone - perché riusciamo a tenere i costi di gestione intorno all'8%. Ed è una cosa di cui andiamo particolarmente fieri».
Andrea Gagliardi
tratto da Il Sole 24 Ore del 6.2.08 
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