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Good Awards, i migliori spot sociali premiati a Filantropia 2004
17/02/2004
Prima edizione di Good Awards, il premio riservato alla comunicazione sociale assegnato lunedì 16 febbraio in occasione di Filantropia 2004.Per questa prima edizione è lo spot tv a fare da protagonista. Durante la serata sono stati premiati i seguenti spot sociali, istituzionali e di raccolta fondi, sia professionali che amatoriali selezionati da un'apposita giuria formata da Beatrice Lentati, titolare di Lentati & Partners e da importanti figure del mondo della comunicazione, quali Michelangelo Tagliaferri Presidente della giuria e Presidente dell'Accademia della Comunicazione, Lele Panzeri, Presidente di Art Directors Club Italia, Karim Bartoletti di FilmMaster, Ilaria Borletti Presidente del Summit della Solidarietà e Minnie Luongo, giornalista di Corriere Lavoro.Lo spot "Colpevole d'Innocenza" realizzato dal Ciai, Centro Italiano Aiuti all'Infanzia, ha vinto per la categoria istituzionale professionale. Lo spot, secondo la giuria, attraverso un buon processo di sintesi evidenzia il rapporto esistente fra chi attua la violenza e chi la subisce, invitando la società a riflettere sul rapporto causa-effetto che sottende a ogni tipo di violenza gratuita sui minori. (www.ciai.it)Casa delle Donne Maltrattate di Milano si è aggiudicata il premio come miglior spot nella categoria istituzionale amatoriale con "Un'altra vita è possibile, adesso!". In questo caso la giuria ha apprezzato le modalità con le quali è stato trattato il tema: non utilizzando immagini violente e morbose, ma piuttosto invitando la società a non fidarsi delle apparenze rispetto al problema del maltrattamento delle donne.Amani Onlus ha vinto con lo spot "Non vi chiediamo un lira di più", per la categoria fundraising professionale. Il messaggio, a fronte di una raccolta fondi, da un lato riesce a suscitare interesse e curiosità e dall'altro evidenzia un aspetto rilevante del fundraising: la responsabilità della richiesta e la rendicontazione finale delle risorse economiche raccolte.Infine, Special Olympics Italia, girato con la testimonial Valeria Mazza, ha vinto per la categoria fundraising amatoriale. In questo caso, secondo la giuria, il disabile mentale con estrema spontaneità diventa protagonista dello spot, ponendosi in modo simpatico e accattivante nei confronti del potenziale donatore. (www.specialolympics.it)Il premio Good Awards è stato ideato e promosso da Beatrice Lentati di Lentati & Partners, la prima agenzia di consulenza italiana per le associazioni senza scopo di lucro. In particolare, Beatrice Lentati è stata la prima a proporre in Italia un'esperienza di fundraising, ovvero la pianificazione strategica delle campagne di raccolta fondi e della comunicazione diretta per le organizzazioni senza scopo di lucro.L'agenzia di consulenza che porta il suo nome è nata proprio per offrire a tutte le associazioni no profit gli strumenti più appropriati per poter sviluppare una campagna di raccolta fondi.Durante la serata è stato inoltre consegnato il Premio Nora Giusti assegnato quest'anno all'associazione Telefono Arcobaleno, che opera nell'ambito della promozione e tutela dei diritti dei bambini.Infine, beneficiari della serata sono i City Angels associazione milanese formata da volontari di strada che operano in situazioni di emergenza, aiutando i soggetti più deboli - come i senzatetto, i tossicomani, le vittime della violenza - contribuendo a diffondere la cultura della solidarietà presso i cittadini.