Massimo Morelli
Il tema delle neuroscienze e il collegamento con la comunicazione e le relazioni pubbliche al centro del nuovo paper di Massimo Morelli, coordinatore del Master in Digital Marketing and Communication Management presso lo IAAD di Torino e founder dell'agenzia di comunicazione Pensativa, per FERPILab.
Il cervello è senza dubbio uno degli oggetti più complicati che conosciamo. Mi rendo conto sia un po’ dozzinale citare i soliti numeri, ma insomma fanno impressione ed è difficile resistere alla tentazione di snocciolarli: in un volume di circa 1200 cm3 di volume il cervello umano riesce a stipare qualcosa come 85 miliardi di neuroni, ognuno dei quali ha circa 10.000 connessioni con altri neuroni, il che dà luogo a possibilità combinatorie quasi infinite. Per non parlare della conformazione anatomica e delle modalità di funzionamento che possiamo tranquillamente definire cervellotiche; grazie alle tecnologie di neuroimaging negli ultimi decenni i ricercatori sono riusciti a capire molte cose, ma ciò non toglie che le nuove scoperte continuino a susseguirsi a ritmo impressionante. Siccome il cervello è costituito principalmente di neuroni, di qui bisogna partire. Come mai nel corso dell’evoluzione gli esseri viventi hanno sentito il bisogno di dotarsi di una cellula siffatta?
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