Il Post

Un po’ blog, un po’ aggregatore di notizie e un po’ quotidiano: la creatura di _Luca Sofri_ cresce e prospera e vince il premio come miglior blog giornalistico italiano.

Un crocevia. Così potrebbe essere definito il Post, punto di incontro tra un blog, un aggregatore di notizie e un normale quotidiano web. Ideato e diretto da Luca Sofri conta su cinque redattori e una decina di blogger, il sito si può definire come un esperimento di successo.
On line soltanto da aprile, funziona talmente bene da aver vinto il premio come Miglior blog giornalistico alla recente Blogfest a Riva del Garda, evento che già da tre anni richiama sulle rive del lago appassionati e professionisti del web 2.0.
Nato sul modello del più celebre Huffington Post, il blog-aggregatore di Arianna Huffington, che nel ha superato addirittura l’audience del sito del Washington Post, la versione italiana è intenzionata a ricalcarne le orme, come già era negli intenti di Luca Sofri: “– Se c’è un campo dove non c’è inflazione è quello dell’informazione online: attualmente, in Italia, ci sono solo i siti dei grandi gruppi editoriali e, in una scala, più piccola, i blog. In mezzo non c’è niente”.
Sofri non è certo nuovo del mestiere: blogger e conoscitore di Internet, gestisce anche un blog personale Wittgenstein che conta più di diecimila visitatori.
Totalmente indipendente (dal momento che per il suo sostentamento conterà solo sulle inserzioni pubblicitarie), la testata cerca un rapporto stretto, quasi intimo, con i suoi lettori, offrendo spunti di approfondimento che spaziano dalla politica allo sport, dalla cronaca alla cultura. Approfondimenti ulteriormente individuabili nel circuito di blog che ruota attorno al sito, creati da nomi celebri quali Paolo Virzì, Flavia Perina, Filippo Facci, Andrea Romano, Christian Rocca e Giovanni Floris.
Un sito in continua crescità per autorevolezza e qualità dei contributi, oltre che grazie all’affetto dei “fan” che lo sostenevano su Facebook ancor prima del suo lancio.