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Imprenditori: come sostenere il cambiamento aziendale?

25/09/2014

Le aziende oggi non possono non cambiare, però farlo non è facile, il rischio di insuccesso è enorme. Sicuramente sono tre i parametri da tenere in considerazione: persone, ambiente e comunicazione. L’analisi di _Gianluca Fiscato._

di Gianluca Fiscato
Cambiamento e azienda fanno rima; non da sempre e non in modo evidente; ma con una crescente urgenza e inderogabilità. Detto in altre parole: le aziende oggi non possono non cambiare. E’ variato tutto in termini economici e di mercato. Nulla tornerà mai più come prima e se tornerà ho come l’impressione che passeranno molti anni, troppi anni per aspettare. Questa non è una crisi, è un cambiamento epocale, è una enorme rivoluzione.
Il cambiamento aziendale: una storia di insuccessi
Cambiare non è facile, basti pensare che il 75% circa dei processi di cambiamento fallisce. La parte più facile del cambiamento aziendale, sebbene non lo sia in termini assoluti, è quella che prevede di definire nuovi modelli di business, nuovi approcci al mercato e pianificare e progettare le singole fasi. A questa fase dedichiamo solitamente molte energie e attenzioni, tuttavia i problemi emergono nel momento in cui coinvolgiamo le persone e i collaboratori, ovvero quando passiamo all’azione. Questo vale sia in una grande azienda, sia in una PMI. Non importa, quanto urgente, importante, straordinario e efficiente sia il vostro processo di cambiamento: il rischio di insuccesso è enorme.
I metodi di gestione del cambiamento sono moltissimi. Quello famosissimo di Kotter ha avuto molta attenzione. Cosa posso aggiungere? Alcune piccole osservazioni: su persone, ambiente e comunicazione.
Tre spunti per sostenere i processi di cambiamento
Trova gli influenzatori interni: l’entusiasmo contagia
Spesso ci viene detto che in un processo di cambiamento dobbiamo coinvolgere le persone: ma cosa vuol dire? Come farlo?
Non basta dire cosa c’è da fare di nuovo e non basta nemmeno imporlo affinché questo venga fatto. Comunicare il cambiamento è necessario ma serve a poco soprattutto se per decenni l’azienda non è cambiata; il personale non è stato coinvolto; la relazione dipendenti-imprenditore è stata niente più che cordiale; è mancata una leadership riconosciuta. E allora che fare?
Concentrati sui dipendenti più influenti e quelli che sono capaci di dare l’entusiasmo, coinvolgili e responsabilizzali. E’ importante comprendere chi tra i vostri collaboratori possa aiutarvi a trasmettere le novità pianificate e pensate. Vanno coinvolte quelle persone che indipendentemente dal grado e dall’anzianità possono essere in grado di comprendere e trasmettere ai colleghi il cambiamento.
Ricordate che il cambiamento deve essere compreso dal basso: decine di riunioni possono non bastare e ordini scrupolosi possono non essere ascoltati; ma il coinvolgimento di alcune persone capaci di entusiasmare e entusiasmarsi di fronte al cambiamento possono essere contagiosi.
Porta il cambiamento nell’ambiente di lavoro: le parole passano i muri restano
Le parole, gli obiettivi, gli aumenti di salari promessi, tutto passa e viene dimenticato. Il cambiamento lo delineiamo con idee, piani e parole ma per essere costanti e resilienti abbiamo bisogno di fisicità.
Se l’azienda cambia nella sua strategia, gestione e/o modalità operativa devono cambiare anche gli spazi. Non servono ristrutturazioni milionarie o sedi scintillanti ma il cambiamento deve poter essere visto e percepito ogni giorno.
Qualche idea? Una nuova stanza del caffè. Un cambio di colore nei muri. Una nuova disposizione degli uffici o degli spogliatoi. Fate sì che qualcosa di fisico ricordi il processo di cambiamento in atto.
Esplora nuovi canali di comunicazione: verso il cambiamento continuo
La sfida del cambiamento è una sfida per lo più umana. L’imprenditore genera nuove idee, le condivide con i suoi collaboratori e assieme, all’interno dell’azienda, vengono messe in pratica determinandone il successo o meno delle stesse.
Il cambiamento è, pertanto, altamente collegato con la comunicazione interna all’azienda e con come questa è organizzata. In ogni processo di cambiamento è importante inserire anche nuove modalità di comunicazione tra il management aziendale e i propri collaboratori: la riunione del lunedì mattino o la mail istituzionale spesso hanno oramai esaurito la loro funzione. Accompagnare il cambiamento con nuove prassi e modi di comunicazione non è una opzione o una possibilità: è un obbligo. La comunicazione in azienda deve cambiare nell’intensità e nella qualità per favorire il processo di cambiamento in atto e sostenere i cambiamenti futuri.
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