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L'arte come governo strategico delle relazioni

13/09/2023

Daniela Bianchi

Cosa vuol dire governo strategico delle Relazioni? Cosa vuol dire impatto territoriale, coinvolgimento delle comunità? Di cosa parliamo quando parliamo di economia civile, di partecipazione? La Mostra “Il corpo e l'Idea. La "Testa anatomica di Filippo Balbi”, promossa e organizzata dall'Associazione Gottifredo, è una delle possibili risposte a queste domande, come illustra la Segretaria Generale FERPI, Daniela Bianchi.

Cosa vuol dire governo strategico delle Relazioni? Cosa vuol dire impatto territoriale, coinvolgimento delle comunità? Di cosa parliamo quando parliamo di economia civile, di partecipazione?

Sono domande che da professioniste e professionisti ci siamo posti tante volte, a cui abbiamo dedicato corsi, testi, teorie. Sappiamo con certezza che sono temi strategici, specialmente per quelle aree del nostro Paese, più lontane dai grandi centri di aggregazione e contaminazione. Parliamo della Alle aree interne, alle quali è stata dedicata anche una strategia nazionale, con una lunga fase sperimentale che ne ha caratterizzato la genesi.

La Mostra “Il corpo e l'Idea. La "Testa anatomica di Filippo Balbi”, è una delle risposte possibili a quelle domande. Mostra che, come asserisce l'Associazione Gottifredo che l'ha promossa e organizzata, commissionando anche il restauro dell'opera, è innanzitutto “un progetto culturale e artistico comunitario”, nodo il cui rimando alla costruzione di linguaggi e reti di relazione e di comunicazione è indubbio.

La “Testa Anatomica di Filippo Balbi”, è una tavola ad olio realizzata per l’Esposizione Internazionale di Parigi del 1855, conservata nel Museo di Storia della Medicina dell’Università La Sapienza, e grazie all’iniziativa in corso è visitabile nella Certosa di Trisulti, (Collepardo FR) un luogo intriso di storia, che ha conosciuto negli ultimi anni la ribalta nazionale e internazionale per vicende legate al politologo statunitense Steve Bannon, ex stratega di Donald Trump.

La Certosa, un bene sotto tutela del Ministero della Cultura, fu assegnata infatti nel 2014 con bando pubblico ad una fondazione americana per finalità poco chiare. Una pagina di attualità e di cronaca che racconta bene l’attivismo come leva di impatto sociale, come pratica di cambiamento. Una vicenda che, al di là della connotazione giudiziaria, ha messo in luce la rilevanza del processo di generazione di impatto che Associazioni e Cittadini hanno attivato per la restituzione di un Bene Comune al suo naturale ruolo. A riprova che i sistemi generativi sono ecosistemici e contributivi, e gli ecosistemi, costituiti da persone e organizzazioni sono in grado di attivare vere e proprie trasformazioni territoriali.

Non è quindi un caso che la sede della Mostra sia la Certosa di Trisulti. Perché la Cultura è uno dei linguaggi possibili per scrivere un Patto di Corresponsabilità sociale in grado di attivare meccanismi di trasformazione sociale.

E non è certo un caso che la Mostra sia stata costruita con l’apporto di una ampia rete di soggetti pubblici e privati, che ben rappresenta lo sviluppo e il valore delle relazioni costruite negli anni. A riprova del valore di un reticolo comunicativo costituito da tanti “nodi” che, sulla sollecitazione di uno di essi, emettono lo stesso messaggio di promozione territoriale, attraverso l'attività culturale, la riscoperta e la valorizzazione del patrimonio artistico e l'impegno sociale.

E questo concetto dei nodi, e degli snodi ritorna anche nella modalità di fruizione della mostra, che sceglie la molteplicità dei linguaggi, come racconta il Prof. Tarcisio Tarquini Presidente dell’Associazione Gottifredo, che si snoda lungo un percorso tracciato da una serie di pannelli che consentono di mettere n risalto, quadrante per quadrante, tutti i particolari della Testa, grazie ai laboratori del “DigiLab” dell’Università La Sapienza e alle indagini diagnostiche effettuate dai laboratori dell’Università della Tuscia. E’ presente anche una traduzione tattile per l’esplorazione dei non vedenti, curata dalla tiflologa Alba Lisa Mazzocchia. Verrà, invece, inaugurato il prossimo 16 settembre Il Corpo dei Sogni, un ambiente immersivo, realizzato dal gruppo Keiron – che attraverso algoritmi avanzati e modelli di apprendimento automatico, utilizza l’intelligenza artificiale per generare una realtà virtuale che si fonde con l'immaginazione e invita il pubblico a immergersi nelle profondità della creazione artistica.

La cultura ancora una volta si rivela una magnifica occasione di trasformazione territoriale, una leva strategica per la costruzione di reputazione.

In questo caso, un’opera singolarissima, unica per concezione e realizzazione, che non è solo un esemplare di perizia artistica e tecnica pittorica, ma è anche un esempio di comunicazione scientifica e medica (non a caso essa è normalmente conservata nel Museo di storia della medicina dell'Università La Sapienza, essendo una sorta di manifesto anatomico per pittori), si presta allo scopo.

Con i suoi molteplici livelli di profondità, ben rappresenta il concetto di rete, di tessitura, rimandi semantici, dove il tutto è un insieme di singoli particolari, che rimandano ad altri singoli particolari, ed è soprattutto metafora della complessità, con un richiamo alla necessità di una lettura attenta, che non si fermi alla superficie.




Dal 05 agosto al 29 ottobre 2023
COLLEPARDO | FROSINONE
LUOGO: Certosa di Trisulti
INDIRIZZO: Via Trisulti, 8
CURATORI: Mario Ritarossi
COSTO DEL BIGLIETTO: ingresso gratuito
SITO UFFICIALE: http://www.mostregottifredo.it

(1) L’Associazione Gottifredo è una delle associazioni che hanno promosso la ReteTrisulti Bene Comune.

 

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