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La dialettica ai tempi di YouTube
11/01/2007
La battaglia delle relazioni pubbliche si combatte su YouTube. Ultima in ordine di tempo è la celebre catena di caffé Starbucks.
Il colosso del caffé a stelle e strisce Starbucks ha ufficialmente dato avvio alla stagione della contromossa mediatica a larga diffusione. Più semplicemente ha deciso di percorrere la strada di YouTube. Infatti sull'ormai popolare sito di file-sharing e video è comparso un filmato nel quale Hub Hay, numero uno dell'azienda americana, replica punto per punto ai rilievi mossi da Ofxam. Quest'ultima è un'organizzazione non governativa che, sullo stesso palcoscenico virtuale ha postato le immagini dello Starbucks Day of Action, manifestazione nel corso della quale gli attivisti hanno sfilato davanti alle celebri caffetterie negli Stati Uniti e in alcune delle principali città europee a sostegno dei coltivatori di caffé etiopi.
L'accusa principale mossa alla multinazionale è quella di sottopagare i preziosi semi e di non badare alla qualità della vita delle persone che vivono della coltivazione e della lavorazione del caffè; si tratterebbe insomma di social irresponsibility. Il cartello più visibile nel corso del video di Oxfam recita: "Per ogni tazza di caffè, Starbucks paga tre centesimi di dollaro ai coltivatori etiopi". Inoltre viene sottolineato come la catena americana non sia riuscita a definire un accordo con il governo della nazione africana a proposito di trademark. Quasi in tempo reale è giunta la reazione online di Starbucks. In risposta a quattro domande Hub Hay illustra il punto di vista aziendale, soffermandosi sul fatto che il mancato accordo, che peraltro sarebbe molto gradito al marchio statunitense, è responsabilità del governo etiope e che, comunque, non è affatto vero che non venga pagato un prezzo equo per il caffè. Inoltre viene ricordata la costruzione di scuole e biblioteche e l'assoluta dedizione alla sostenibilità da parte del gotha dirigenziale. A prescindere dai torti e dalle ragioni, non si può evitare di riconoscere a Starbucks e ai suoi rappresentanti un'ottima prontezza di riflessi nel comprendere come YouTube si stia affermando anche come canale di informazione alternativo.
Emanuela Di Pasqua - Totem