/media/post/8uf3a5l/unione-europea.jpeg
Ferpi > News > La UE presenta una proposta per una dichiarazione su diritti e principi digitali

La UE presenta una proposta per una dichiarazione su diritti e principi digitali

#TaccuinoDigitale

03/02/2022

Obiettivo della dichiarazione, che la Commissione ha chiesto al Parlamento e al Consiglio di sottoscrivere, è di guidare la trasformazione digitale europea diventando un punto di riferimento su che tipo di trasformazione si vuole promuovere ovvero una che metta al centro i principi quali solidarietà e inclusione, partecipazione allo spazio pubblico digitale, sicurezza e protezione dei dati.

Un passo importante quello che la Commissione ha fatto di recente presentando questa proposta che denota la comprensione di trovarsi in un momento decisivo di transizione tecnologica unita alla consapevolezza di quanto sviluppo debba essere guidato affinché anche online si affermino e vengano rispettati i diritti e le libertà sanciti dal quadro giuridico dell'UE e i valori europei espressi dai principi.

Vengono quindi chiariti e definiti i principi e i diritti che dovrebbero accompagnare la vita quotidiana dei cittadini europei sia online che offline: connettività digitale ad alta velocità e a prezzi accessibili ovunque e per tutti, classi ben attrezzate e insegnanti con le giuste competenze digitali, accesso agevole ai servizi pubblici, ambiente digitale sicuro per i bambini, disconnessione dopo l'orario di lavoro, fornitura di informazioni facilmente comprensibili sull'impatto ambientale dei nostri prodotti, controllo di come vengono utilizzati i dati personali e con chi sono condivisi.

Questa dichiarazione si basa sul diritto dell’unione Europea (dai trattati alla Carta dei diritti fondamentali), sulla giurisprudenza della Corte di giustizia ma anche sulla consapevolezza della connessione sempre più stretta oggi tra diritti sociali e ambienti digitali. Non è un caso che l'ex presidente del Parlamento europeo David Sassoli nel 2018 abbia promosso l'idea dell'accesso a Internet come nuovo diritto umano. L’intreccio tra la dimensione online e offline è sempre più forte e, complice anche la pandemia, coinvolge tutti gli strati della popolazione europea tanto da richiedere un attento e maggiore controllo del legislatore sul mondo digitale.

Una dichiarazione che suona come la presa in carico di un impegno politico condiviso da parte dell’Unione e degli stati membri, che inoltre, non vuole rimanere solo sulla carta ma avere effetti misurabili tanto da proporre il monitoraggio dei progressi compiuti e dei ritardi ancora persistenti in una relazione annuale sullo "stato del decennio digitale".

Eventi