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Lo scorso 4 luglio a Milano, FERPI ha presentato il Rapporto 2006 sulla Comunicazione Socialmente Re

29/08/2006

Mettiamo nuovamente a disposizione il testo dell'indagine FERPI sulla comunicazione della CSR, insieme al filmato dell'incontro di presentazione.

News già pubblicata il 4 luglio 2006:
Come annunciato, martedì 4 luglio u.s. si è tenuta a Milano la presentazione ufficiale del primo rapporto FERPI sulla comunicazione socialmente responsabile, realizzato dal gruppo di lavoro CSR FERPI coordinato da Nicoletta Cerana e composto da Danilo Devigili e Elena Biglietti.Realizzata nell'ambito dell'Osservatorio Ferpi sulla Comunicazione Socialmente Responsabile con il contributo di BNL, l'indagine si è focalizzata sullo stato della comunicazione di CSR in Italia coinvolgendo un campione di 120 comunicatori di imprese medio-grandi (private, pubbliche e cooperative), di 120 stakeholder tecnici e quelle di un campione di 1200 cittadini.La presentazione, svoltasi presso la sala del Gruppo Credito Valtellinese alla presenza di un parterre di un centinaio di partecipanti, è stata sede di un intenso e animato dibattito sugli aspetti ancora 'irrisolti' della comunicazione di CSR nel nostro Paese e sulla Comunicazione d'impresa, tra cultura dell'apparenza e cultura della responsabilità.Questo, infatti, il titolo dell'incontro che ha visto l'intervento di autorevoli rappresentanti del mondo imprenditoriale, accademico e giornalistico (Mario Unnia, politologo e docente di etica; Vanessa Bobbo, Corporate Responsibility di ENEL;  Giorgio Fiorentini, Vicedirettore Div. Amm.ni pubbliche Sanità e Non Profit e direttore Master Universitario NP&COOP della SDA Bocconi;  Luigi Maccallini, Responsabile Corporate Social Responsibility di BNL;  Alessandra Ravetta, Direttore di Prima Comunicazione;  Renato Sciarrillo, Responsabile Programmi di Sviluppo Sostenibile di Procter&Gamble Italia), accanto agli esponenti di FERPI (Andrea Prandi, Presidente e Davide Cefis, membro del Comitato Esecutivo) e ai membri del gruppo di lavoro CRS FERPI (Nicoletta Cerana, coordinatrice; Elena Biglietti e Danilo Devigili). Pubblichiamo di seguito il comunicato stampa relativo ai risultati dell'indagine, scaricabile integralmente in formato .pdf cliccando qui, anticipando che - grazie al contributo della società Soloinrete - sul sito della prossima settimana saranno pubblicati gli atti del convegno in formato multimediale, disponibili in rete in modalità videostreaming.Ricordiamo infine che l'indagine FERPI sarà allegata al prossimo numero del mensile Prima Comunicazione, disponibile in tutte le edicole dal prossimo 17 luglio.
COMUNICATO STAMPAPresentato a Milano  il primo rapporto FERPI sulla comunicazione socialmente responsabile
Solo poco più il 50% degli intervistati considera credibile la comunicazione delle politiche di responsabilità sociale delle imprese. Per il 61% degli stakeholder intervistati la comunicazione delle aziende è poco trasparente, veritiera ed etica. Costituito l'Osservatorio FERPI con l'obiettivo di promuovere cultura sui temi della comunicazione sostenibile.   
Milano, 4 luglio 2006. La cultura di CSR che oggi domina nelle imprese  è ancora una cultura apparente ed una cultura dell'apparenza. La mancanza di una reale cultura della sostenibilità non solo rende poco credibili le campagne sociali promosse dalla aziende ma mette a rischio la credibilità stessa della comunicazione d'impresa. Ad affermarlo sono gli stessi comunicatori e i loro stakeholder intervistati dall'Osservatorio per la Comunicazione Responsabile di FERPI che, con il contributo di BNL, ha realizzato il primo rapporto estensivo  sulla comunicazione socialmente responsabile in Italia. La ricerca è stata presentata a Milano nel corso di un seminario cui hanno partecipato accanto ai rappresentanti di FERPI Andrea Prandi presidente, Davide Cefis, membro del Comitato Esecutivo e Nicoletta Cerana, responsabile Progetti CSR - alcuni tra i nomi più noti del mondo accademico, dell' impresa e del giornalismo: il politologo Mario Unnia, l'economista Giorgio Fiorentini, vicedirettore della Divisione Amministrazioni Pubbliche Sanità e Non Profit della SDA Bocconi, Alessandra Ravetta, Direttore del mensile Prima Comunicazione, Renato Sciarrillo, responsabile dei programmi di sostenibilità di Procter & Gamble Italia e Vanessa Bobbo, del gruppo Corporate Responsibility di ENEL.L'indagine, è stata realizzata da Ethos-Lorien Consulting, su 120 comunicatori d'impresa e 120 stakeholder tecnici (opinion maker, responsabili di organizzazioni non profit e rappresentanti di organizzazioni di categoria e sindacali). Obiettivo: esaminare il fenomeno della comunicazione socialmente responsabile sia come strumento utilizzato dalle imprese per valorizzare la loro socialità sia come insieme di buone pratiche di comunicazione. Sono stati inoltre intervistati 1.200 cittadini per valutare le esigenze e le attese in termini di comunicazione socialmente responsabile. Dalla ricerca è emerso innanzitutto che solo il 52,1% degli stakeholder e il 54,7% dei comunicatori d'impresa giudica credibile la comunicazione delle politiche di Corporate Social Responsibility delle società. Questo giudizio di credibilità appena sufficiente è motivato dalla consapevolezza che informazioni non sempre veritiere, confusione ed opportunismo continuano a caratterizzare la comunicazione di CSR. I comunicatori individuano la causa di ciò nella mancanza di una cultura aziendale organicamente orientata alla responsabilità sociale. In altre parole, vi è ancora una sostanziale incoerenza tra i valori e i principi di sostenibilità dichiarati dai vertici aziendali  e i comportamenti effettivi messi in atto da tutti i membri dell'organizzazione.
Questa incoerenza tra valori dichiarati e comportamenti reali è percepita in modo particolare dagli stakeholder tecnici che nel 61% dei casi considera la comunicazione di impresa poco o per nulla caratterizzata da quei valori che dovrebbero contraddistinguere una comunicazione responsabile, ovvero trasparenza, verità e rispetto dei codici deontologici. "I dati che emergono da questa ricerca sono allarmanti", ha commentato Andrea Prandi, Presidente della FERPI. "Mostrano infatti che nel nostro Paese manca ancora una cultura della Corporate Social Responsibility, intesa anche come insieme di buone pratiche di comunicazione che consentono a un'impresa di gestire al meglio le sue relazioni con tutti gli stakeholder creando valore per la società". A dispetto delle criticità evidenziate, sia gli stakeholder che i comunicatori ritengono che la comunicazione dei programmi e delle politiche di CSR può portare dei vantaggi alle imprese, e i benefici evidenziati vanno dal miglioramento dell'immagine aziendale (65% degli stakeholder e 46,2% dei comunicatori) alla crescita di fiducia, dalla motivazione dei dipendenti all'incremento del livello di competitività rispetto ai concorrenti. Sdoganata definitivamente l'idea che la CSR sia una moda o un atto dovuto o un comportamento opportunistico, gli intervistati hanno messo in evidenza come la comunicazione di CSR non sia solo uno strumento di immagine ma anche una leva di governo strategico dell'impresa  e uno strumento di cambiamento. "La ricerca ha  evidenziato soprattutto  la consapevolezza dei comunicatori rispetto alle criticità del tema e la loro volontà di attrezzarsi per rispondere alle nuove sfide della CSR" ha affermato Davide Cefis, membro del Comitato Esecutivo FERPI. "E' quindi compito delle associazioni di categoria e di FERPI in particolare impegnarsi attivamente per diffondere nelle imprese italiane la cultura della comunicazione responsabile come leva primaria per creare valore per la società". In quest'ottica, FERPI ha costituito l'Osservatorio per la Comunicazione responsabile e varato un gruppo di lavoro, coordinato da Nicoletta Cerana, di cui fanno parte Elena Biglietti e Danilo Devigli, con la responsabilità di diffondere la cultura della comunicazione responsabile, e di affiancare i comunicatori evidenziando le migliori pratiche nazionali e internazionali. "Il nostro primo impegno sarà la definizione di una policy associativa in tema di comunicazione responsabile che sia strettamente legata alla deontologia professionale come chiave di professionalità e credibilità  e nella quale tutti i relatori pubblici possano riconoscersi " ha affermato Nicoletta Cerana , responsabile CSR FERPI. FERPI da oltre 30 anni rappresenta i professionisti che operano nelle Relazioni Pubbliche, la cui attività è definita dalla finalità di creare, sviluppare e gestire sistemi di relazione con i pubblici che possono influire sul raggiungimento degli obiettivi perseguiti da singoli, da imprese, da enti, da associazioni, da amministrazioni pubbliche e da altre organizzazioni. Ufficio stampa:Patrizia Rivani Farolfi  Tel 02- 5458153E-mail: patrivfar@fastwebnet.it 

News già pubblicata l'11 luglio 2006:
Con un seminario a cui hanno partecipato circa un centinaio di professionisti della Comunicazione, lo scorso 4 luglio a Milano la FERPI ha presentato i risultati dell'indagine sulla Comunicazione Socialmente Responsabile, che è possibile scaricare integralmente cliccando qui (PDF:396Kb).I sorprendenti dati emersi dal rapporto realizzato nell'ambito dell'Osservatorio FERPI sulla Comunicazione Socialmente Responsabile, con il sostegno di BNL, sono stati al centro di un fitto dibattito tra il pubblico e i relatori intervenuti: Andrea Prandi (Presidente FERPI) e Davide Cefis (membro del Comitato Esecutivo FERPI); Nicoletta Cerana, Elena Biglietti e Danilo Devigili (componenti del gruppo CSR FERPI che ha realizzato la ricerca) e Mario Unnia (politologo e docente di etica), Vanessa Bobbo (Corporate Responsibility di ENEL), Giorgio Fiorentini(Vicedirettore Div. Amm.ni pubbliche Sanità e Non Profit e direttore Master Universitario NP&COOP della SDA Bocconi), Luigi Maccallini (Responsabile Corporate Social Responsibility di BNL), Alessandra Ravetta (Direttore di Prima Comunicazione) e Renato Sciarrillo  (Responsabile Programmi di Sviluppo Sostenibile di Procter&Gamble Italia).Da questa settimana, grazie alla collaborazione della società genovese Soloinrete che ha ripreso l'intero evento,  è disponibile un archivio tematico multimediale on-line che costituisce a tutti gli effetti la raccolta degli atti del seminario.Collegandosi al seguente link (http://eventi.videoplaza.it/ferpi/rapportoferpi/index.html) è possibile visualizzare in formato audio/video tutte le relazioni presentate all'incontro. (Per accedere correttamente al filmato è necessario utilizzare il browser Internet Explorer e disinserire la funzione di blocco dei pop up. Tutte le istruzioni per una corretta visualizzazione, sono comunque riportate in calce alla pagina sopra segnalata).Da non perdere, inoltre, il commento sui risultati dell'indagine che Toni Muzi Falconi pubblica questa settimana della sezione 'Opinioni e commenti' del sito con il titolo: "Oltre la CSR... verso la comunicazione responsabile?".  
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