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Nuovi target, nuovi strategie, nuovi media per reinterpretare la comunicazione

09/12/2010

“La comunicazione oggi è chiamata ad assolvere un ruolo innovativo di sistema, attraverso le sue declinazioni in sociale, pubblica, politica, istituzionale, editoriale”. Queste le parole del presidente Ferpi, _Gianluca Comin_ durante la 5^ edizione delle Conferenze sulla Comunicazione e sui media, appuntamento che, di anno in anno, si è trasformato in summit di aggiornamento e di alta formazione.

Entertainment e comunicazione. Nuovi target, nuove strategie, nuovi media. In occasione del lancio della IX^ edizione del Master in Economia e Gestione della Comunicazione e dei Media dell’Università di Roma Tor Vergata, un evento che approfondisce lo scenario sempre più complesso dell’entertainment e il suo rapporto con la comunicazione. Il 2 dicembre a Roma, Gianluca Comin ha introdotto l’incontro con un discorso che ha sottolineato l’importanza sempre più strategica della comunicazione in un anno cruciale come il quantesimo anniversario di Ferpi.
di Gianluca Comin
E’ un piacere per me aprire questa giornata per il quinto anno consecutivo perché quest’iniziativa si conferma di anno in anno un appuntamento di successo in una partnership ormai consolidata tra Enel, Ferpi, l’ Università Tor Vergata ed il Master in Economia e Gestione della Comunicazione e dei Media.
La partecipazione sempre più numerosa di operatori e addetti ai lavori, l’entusiasmo degli studenti, la presenza crescente di rappresentanti di media ed istituti di ricerca, sono testimonianza reale della portata raggiunta in pochi anni da questo appuntamento che personalmente vivo come “un summit” ad hoc di aggiornamento e di alta formazione.
In questi cinque anni abbiamo seguito insieme l’evoluzione del settore nelle forme, nei contenuti e negli strumenti, intercettando i trend e raccogliendo testimonianze sulle strategie delle migliori realtà che ci hanno raccontato le loro esperienze.
Ma quest’anno mi fa ancor di più piacere aprire questa giornata di lavori in quanto ricorre il quantesimo anniversario della costituzione della Ferpi. Un anno di ricorrenze nel quale abbiamo riflettuto sull’evoluzione della professione e delle competenze, abbiamo ribadito il ruolo strategico della nostra pratica nelle organizzazioni in cui operiamo, abbiamo dialogato con le Università che formano i giovani che poi accedono alla professione.
Siamo soddisfatti di questi 40 anni. La Ferpi è un interlocutore credibile e autorevole in Italia e all’estero. Molti professionisti, moltissimi giovani guardano a noi per capire i nuovi trend e per esplorare tecniche e mezzi di comunicazione.
E appuntamenti come questi sono evidentemente una grande occasione di aggiornamento e di confronto.
Oggi è sempre più evidente la trasformazione della comunicazione nelle sue diverse declinazioni – sociale, pubblica, politica, istituzionale, editoriale – chiamata ad assolvere un ruolo innovativo di sistema.
La spinta delle audience, dei consumatori, dei cittadini, degli stakeholders e la crisi stessa hanno eletto la comunicazione a leva di valore strategica di qualsiasi organizzazione al di là degli obiettivi strategici.
Industria, cultura, istituzioni, organizzazioni, istituti di ricerca si muovono sempre più nel laboratorio della comunicazione, scegliendo il sentiero multimediale, in cerca di format, progetti e iniziative capaci di attrarre emozionando.
Non possiamo stupirci, basta guardarsi intorno, non trascurando i dati:

C’è più fila davanti ad un Apple Store che davanti un’edicola. Leggiamo i quotidiani con l’Iphone, i libri sull’Ipad e vediamo le nostre serie preferite sui telefonini.
In cinque anni il traffico in rete è cresciuto da 1 a 7 exabyte.
I nostri adolescenti navigano in prevalenza su Netflix e Veoh, servizi di noleggio di dvd e videogiochi on line.
Negli ultimi due anni l’uso della Tv satellitare e del digitale terrestre è cresciuto di 22 punti percentuali.

Se qualche anno fa accedevamo alla rete semplicemente per ricercare una notizia, per saperne di più, oggi navighiamo per condividere, scaricare, sostenere, ascoltare, taggare, scegliere, votare, etc..
Se ieri entravamo in Google, oggi il nostro primo click è su Facebook.
Ogni giorno ci accorgiamo di comportamenti che sembrano annullare i confini tra i media: web e tv, radio e telefono, con un ingresso sempre più evidente tra i media dei social media. Siamo nell’epoca della multicanalità.
I nuovi media spesso anticipano la notizia reale diffondendola con il passaparola digitale: basti pensare alla bomba mediatica innescata da una fonte non ufficiale come Wikileaks che ha saputo inchiodare il mondo minacciando gli equilibri politici preesistenti.
Tutte prove della “moltiplicazione delle porte di accesso al sistema della comunicazione” che mette in competizione gli stessi accessi tra loro.
Tutte queste piattaforme si trovano nella necessità di acquisire risorse, ma soprattutto di conquistare una risorsa fondamentale: il tempo delle persone.
Ed è per questo che siamo tutti impegnati in uno sforzo re- interpretativo della comunicazione e nella definizione di

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capaci di intrattenere ma allo stesso tempo coinvolgendo attivamente i nostri interlocutori.
Nuove linee guida che devono venire proprio dai professionisti del settore.
A loro dunque il compito di illustrarci quali le formule per comunicare oggi nei diversi ambiti con successo e efficacia.
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