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Online la consultazione pubblica sul 5° Piano d’Azione Nazionale per il governo aperto

03/02/2022

Daniela Bianchi

Aperta su ParteciPA la consultazione pubblica online sulla versione in bozza del Quinto Piano d'Azione per il governo aperto 2022-2023. C'è tempo fino al 24 febbraio per partecipare alla fase di raccolta commenti.

Nell’ambito del dibattito mainstreaming in atto da anni sui concetti più ampi di trasparenza dei processi decisionali e di partecipazione civica, si inserisce l’Open Government Partnership. Si tratta di un’iniziativa internazionale multilaterale, avviata nel 2011 su proposta di Barack Obama durante il suo mandato presidenziale, e che ha visto l’adesione di più Paesi tra cui l’Italia, (ad oggi sono 78 i paesi aderenti) con l’intento di creare una piattaforma a livello nazionale e locale per promuovere i processi di apertura delle amministrazioni e una sede stabile di confronto tra Governi, amministrazione e società civile.

L’Italia ha aderito fin da subito e le attività sono coordinate all’interno del Ministero della Funzione Pubblica.

L’impegno dei governi è quello di sviluppare un Piano Nazionale d’Azione (NAP - National Action Plan) di durata biennale con il fine di raccogliere impegni e progetti sui temi dell’OGP, produrre auto-valutazioni e report sui progressi compiuti e diffondere la cultura dell’open government in altri paesi attraverso lo scambio di best practice.

Lo scopo del lavoro congiunto dei partner aderenti a OGP è quello di ottenere impegni concreti dai governi in termini di promozione della trasparenza per la rendicontazione dell’utilizzo delle risorse pubbliche, di sostegno alla partecipazione civica, di lotta alla corruzione e di diffusione di nuove tecnologie a sostegno dell’innovazione al fine di migliorare la qualità delle decisioni pubbliche e la vita democratica delle comunità.

FERPI partecipa attivamente al forum costituito da organizzazioni e associazioni della società civile che si occupano di governo aperto, trasparenza, partecipazione e collaborazione e lo fa portando il suo contributo su temi che da sempre ne caratterizzano l’impegno e la rappresentanza.

Dopo la chiusura del IV Piano di azione che ha risentito bruscamente della pandemia da Covid-19 e dei rallentamenti operativi soprattutto per quanto riguarda il confronto tra gli appartenenti al forum, dal secondo semestre del 2021 hanno preso il via i lavori per la definizione dl V Piano di Azione.

Nei primi due incontri, volti alla definizione delle linee del Piano, FERPI ha contribuito al processo di co-creazione, intervenendo in particolar modo sul tema dello spazio civico e del rafforzamento della partecipazione della società civile.  Ora dopo questa fase interna il Piano viene posto a consultazione aperta su ciascuna delle 5 aree che lo compongono:

1. Governance e strategia per il governo aperto

 

 

 

 

 

 

2. Prevenzione della corruzione e cultura dell’integrità

 

3. Rafforzamento della partecipazione della società civile

 

4. Promozione e difesa dello Spazio civico

 

5. Trasformazione digitale e inclusione

In ciascuna area sono proposti impegni da realizzare nel corso di un biennio con la collaborazione di diversi attori pubblici e privati.

Quelli sui quali FERPI ha dato un contributo particolare riguardano l’area 3 e 4. Nel primo caso l’impegno riguarda la creazione di un Hub nazionale sulla partecipazione e la promozione della leva del dibattito pubblico, inteso come un impegno volto a rinsaldare il legame di fiducia tra le comunità per la cura e la gestione del territorio, e a mettere in sinergia le esperienze più avanzate realizzate a livello nazionale e regionale.

Nell’area 3 l’azione è dedicata a promuovere lo spazio civico, migliorando l’attuazione delle politiche per la parità di genere e per promuovere la partecipazione dei giovani ai processi decisionali pubblici.

Fino al 24 febbraio, sarà possibile intervenire con proposte e commenti.

In entrambi i casi il sottostante è la costruzione dei processi decisionali e la sfida ad essi connessi, Parliamo cioè del loro riposizionamento all’interno di uno scenario, non solo sempre più interconnesso, ma dove il collante della matrice democratica è determinata dal valore dell’impatto che le decisioni hanno per le comunità e i territori e soprattutto dalla condivisione di quel valore.

 

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