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Oscar di Bilancio: non rossetto per maiali

11/09/2008

Mentre infuriano le polemiche per l’avventata dichiarazione del candidato alla presidenza USA, Barack Obama, la macchina dell’Oscar gira a pieno regime. Sono molte le adesioni arrivate alla Segreteria del Premio entro il termine del 15 settembre, con un notevole incremento nell’area delle medie e piccole imprese.

L’Oscar dimostra che il bilancio non è un rossetto per un maiale, un mezzo per imbellettare, ma al contrario è uno strumento prezioso ed unico per fare conoscere la realtà della propria organizzazione e le sue potenzialità, per allacciare nuovi contatti, per focalizzare con maggiore precisione obiettivi e strategie e per progredire. Infatti il bilancio deve servire all’azienda come rendiconto di quanto fatto nel corso dell’anno, ma soprattutto come guida per l’anno che segue, diventando strumento di gestione.


E questo è vero per tutte le aziende che redigono un bilancio da “Oscar”. Ma chi partecipa al premio ha un’opportunità in più. Si mette in gioco e fa un utile benchmarking rispetto agli altri bilanci. Non solo può valutare e decidere di crescere l’informativa del suo bilancio, di aggiungere nuovi aspetti, di approfondirne altri, ma facendolo può scoprire che quelli che ritiene aspetti critici dell’informativa del suo rendiconto, nascondono in effetti aspetti critici della sua gestione aziendale.


7 Commissioni di Segnalazione sono dalla settimana prossima al lavoro per leggere e valutare tutti i documenti pervenuti. Oltre 60 professionisti delle diverse aree dedicano il loro tempo e la loro professionalità perché il Premio confermi la sua legittimazione di unico premio nazionale per l’informativa economico-finanziaria, che comunica prestigio e credibilità in Italia e nel mondo.


Quest’anno avranno uno strumento più sofisticato per giungere ad una valutazione complessiva dei bilanci: una scheda di voto che limita la soggettività delle valutazioni, ma implica un incremento del tempo necessario per l’analisi del documento.
Andaf, Aiaf ed Assirevi hanno infatti elaborato una nuova scheda di valutazione che è stata condivisa con tutti i membri della Giuria e che sarà adottata da tutti i membri delle Commissioni di Segnalazione.


L’Oscar di Bilancio non è rossetto per i maiali perché è guardato da tutti e seguito con attenzione dai media, ma non guarda in faccia a nessuno. I bilanci premiati non appartengono solo alle aziende più importanti o universalmente note, ma anche a realtà locali che dimostrano di essere in grado sia di competere con intelligenza e capacità, sia di trasmettere con efficacia, strategie, mezzi e valori.


A fine ottobre si riunirà in seduta plenaria la Giuria che indicherà le tre aziende finaliste per le 8 categorie previste (Oscar di Bilancio Fondazioni di Origine Bancaria, Fondazioni d’Impresa, Organizzazioni Erogative Nonprofit; Oscar di Bilancio Imprese di Assicurazioni (quotate e non quotate); Oscar di Bilancio Maggiori e Grandi Imprese Bancarie, Finanziarie (quotate e non quotate); Oscar di Bilancio Medie e Piccole Imprese (non quotate); Oscar di Bilancio Medie e Piccole Imprese Bancarie, Finanziarie (non quotate); Oscar di Bilancio Organizzazioni non Erogative Nonprofit; Oscar di Bilancio Società e Grandi Imprese; Oscar per la Governance societaria) i cui nomi verranno resi noti ai primi di Novembre.


Lunedì 1 dicembre si terrà la tradizionale cerimonia della consegna degli Oscar, nel corso di un evento aperto al pubblico, che avrà luogo nella sede di Borsa Italia a Milano, durante il quale saranno svelati i nomi dei vincitori degli 8 Oscar di Bilancio 2008.


Per maggiori informazioni: www.oscardibilancio.org
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