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Poste Italiane: chiarezza, esaustività e leggibilità i punti di forza del bilancio

14/01/2021

Redazione

Al via una serie di interviste ai vincitori dell'Oscar di Bilancio 2020. Protagonista di questa settimana Poste Italiane che si è aggiudicata la categoria Grandi Imprese. A raccontare l'esperienza del Premio, Guido Maria Nola, General Manager di BancoPosta. 

Poste Italiane ha vinto l’Oscar di Bilancio 2020 nella categoria grandi imprese: quali sono gli elementi che ritiene più significativi del vostro bilancio integrato?

Chiarezza, esaustività dell’informazione, fruizione agevolata dei contenuti e leggibilità sono aspetti cui si è data particolare rilevanza nella Relazione Finanziaria Annuale 2019 del Gruppo Poste Italiane. 

Tale impostazione si evince sin dalla Guida alla lettura, redatta con l’obiettivo di migliorare l’orientamento del lettore tra le varie sezioni di cui si compone il documento, per poi riflettersi nelle sezioni stesse in cui è fornita un’informativa chiara, completa, agevolmente fruibile anche in virtù di un buon equilibrio tra contenuti qualitativi e dati quantitativi.

Inoltre, dal concept creativo che rimanda a concetti quali rete, capillarità, operosità, lavoro di squadra, senso di comunità, alle modalità di rappresentazione grafica della realtà del Gruppo, dei propri risultati e degli impegni perseguiti, è stata individuata una soluzione che consente una rappresentazione chiara: 

  • dell’unicità del Gruppo nel panorama socioeconomico italiano, degli impatti generati sul Sistema Paese, e della capacità di essere punto di riferimento per Istituzioni, Cittadini, Imprese e Pubblica Amministrazione sia Centrale che Locale;

La chiarezza e la trasparenza sono alcuni degli aspetti che hanno colpito favorevolmente la Commissione di valutazione: rispetto alle precedenti edizioni cosa è cambiato?

Nella redazione dei propri bilanci, Poste prosegue con costanza nella ricerca di soluzioni sempre nuove in grado di migliorare, tra l’altro, la chiarezza nell’esposizione del contesto, obiettivi e risultati conseguiti, l’esaustività e l’ottimizzazione delle informazioni fornite.

In particolare, il Bilancio integrato 2019, rispetto al precedente, introduce una serie di elementi innovativi, previsti dal Framework per l’Integrated Reporting pubblicato dall’International Integrated Reporting Council (IIRC), tra cui: 

  • la matrice di impatto – per la valutazione dei temi, in termini di impatto sulla strategia, la governance, la performance, le prospettive future, nonché in termini di probabilità di accadimento; 

  • la rappresentazione dell’interconnessione esistente tra i temi materiali per il Gruppo e le principali metriche di misurazione; 

  • la correlazione tra le forme di capitale utilizzate e il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile.


Ulteriori novità riguardano l’introduzione:

  • degli indicatori previsti dagli standard SASB (Sustainability accounting standards), verificandone la corrispondenza con gli indicatori rendicontati.

  • degli indicatori corrispondenti ai “material ESG metrics” presentati al World Economic Forum 2020 nel documento “Toward Common Metrics and Consistent Reporting of Sustainable Value Creation” con l’obiettivo di fornire un framework comune e universale per la rendicontazione non-finanziaria;

  • di una rappresentazione dei rischi di Gruppo e delle opportunità legate al cambiamento climatico secondo le raccomandazioni della Task force on Climate-related Financial Disclosure (TCFD).


Nell’ambito dei Bilanci di Poste Italiane 2019, rispetto ai precedenti, si è scelto di rappresentare alcune tematiche di condivisibile complessità (in termini di criteri di valutazione e metodi di calcolo delle poste economico/patrimoniali sottostanti) all’interno di una trattazione univoca dedicata, in luogo di una disaggregazione/riconduzione alle diverse aree di bilancio coinvolte, con l’intento di fornire al lettore un quadro completo, esaustivo e immediato delle informazioni e degli impatti correlati. Ne sono un esempio le seguenti tematiche: informativa sul fair value delle partite patrimoniali di bilancio, ai sensi dell’IFRS 13; informazioni integrative sulle politiche di copertura dei rischi finanziari, ai sensi dell’IFRS 7; informativa sugli accordi di leasing in essere alla data di bilancio, rientranti nell’ambito di applicazione della nuova disciplina contabile dei leasing (IFRS 16), 

Per chiudere una domanda sulla situazione attuale: quanto la pandemia ha influenzato la vostra attività e cosa ci dobbiamo aspettare per il futuro?

Effetti sulle attività

In ottemperanza ai provvedimenti governativi in materia di contenimento del virus e distanziamento interpersonale, nel corso del 2020, il Gruppo Poste Italiane ha garantito la continuità dei servizi forniti su tutto il territorio nazionale nel rispetto della preminente esigenza di tutela della salute dei propri lavoratori e della collettività.

In particolare, si è ritenuto di fondamentale importanza la salvaguardia, in primis, della salute dei dipendenti ricorrendo, da un lato, a forme di lavoro flessibili (smart working) e, dall’altro, in relazione a comparti non compatibili con lo smart working, alla fornitura di tutte le necessarie attrezzature per svolgere in sicurezza le attività operative (distanziamento sociale, uso di mascherine protettive e guanti, installazione di pannelli di plexiglas nelle postazioni di lavoro, etc.). 

Inoltre, il Gruppo ha monitorato costantemente e rimodulato l’erogazione dei servizi in linea con l’evoluzione della situazione epidemiologica in atto e in costante allineamento con i provvedimenti del Governo che si sono avvicendati nel tempo. Le scelte e le misure adottate hanno comportato e comporteranno, fino al termine dell’emergenza epidemiologica, uno sforzo da parte di tutta l’organizzazione, finalizzato a garantire la propria presenza nell’erogazione dei servizi e al contempo il mantenimento di standard elevati nella gestione della clientela.

Effetti economici riscontrati e prevedibili
Gli effetti economici rilevati dal Gruppo nell’esercizio 2020 sono stati considerevoli, sia in termini di riduzione del fatturato, come conseguenza del rallentamento dell’operatività pressoché concomitante al periodo di lockdown dei primi mesi dell’anno, sia di marginalità come conseguenza anche dei maggiori costi straordinari generati dalla pandemia (costi one-off, sostenuti prevalentemente per: l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e di plexiglass, per la sanificazione dei locali, veicoli e impianti di meccanizzazione, per la vigilanza presso gli Uffici Postali tenuto conto del frazionamento dei giorni del pagamento delle pensioni). 

D’altra parte, quale riflesso della riduzione dell’operatività e del ricorso allo smart working, si sono registrati alcuni effetti che hanno inciso in modo positivo sulla componente variabile della struttura dei costi del Gruppo, e che sono essenzialmente riconducibili alle minori spese per servizi del personale (principalmente per trasferta e mensa), movimentazione fondi, utenze energetiche e idriche, ecc. Il cambiamento dei processi operativi e dei modelli di lavoro introdotti dall’emergenza (es: smart working) renderanno strutturali, almeno in parte, tali risparmi di costo. 

Il contesto macroeconomico permane caratterizzato da una generale incertezza, dovuta all’imprevedibile evoluzione della pandemia. Tuttavia, i trend evidenziano segnali di ripresa delle prestazioni economiche, anche grazie alla capacità del Gruppo di adeguarsi alle emergenti esigenze dettate dalla “nuova normalità” e già riflesse nel Piano Deliver 2022 (calo corrispondenza, trasformazione digitale ed e-commerce).

Effetti nella redazione dei bilanci
Ai fini bilancistici, si è reso necessario integrare la disclosure per garantire totale compliance alle raccomandazioni pubblicate dalle Autorità competenti nel corso dell’esercizio 2020 (ESMA e IFRS Foundation). L’adozione in bilancio delle nuove direttive sul tema COVID ha comportato, in sintesi:

  • una più approfondita disamina dei rischi finanziari e l’esecuzione degli stress test sulle principali partite finanziarie, anche in occasione della chiusura contabile semestrale;

  • una profonda revisione nell’uso di stime per la valorizzazione di alcune partite di bilancio o per l’esecuzione degli impairment test ai sensi dello IAS 36;

  • una più estesa disclosure per le voci di bilancio direttamente o indirettamente impattate dagli effetti della pandemia.

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