/media/post/c3rd8qd/Roberta_Zarpellon_LITIGATION_PR_Trento07-796x512.jpg
Ferpi > News > Professioni e professionisti protagonisti  a Trento

Professioni e professionisti protagonisti  a Trento

26/10/2017

Ada Sinigalia

Dialogo e rete le parole al centro dei due incontri dedicati alle Litigation PR e al networking, promossi dal Gruppo di Lavoro Ferpi “Comunicare le professioni” che si sono tenuti a Trento e a Rovereto nell’ambito del Festival delle Professioni, la sesta edizione dell’unico appuntamento nazionale dedicato al mondo dei professionisti.

Prove tecniche di dialogo. Si potrebbe riassumere così il senso dell’appuntamento “Litigation PR circo mediatico e verità del processo” che il Gruppo di lavoro Ferpi “Comunicare le professioni” ha promosso lo scorso 19 ottobre a Trento nell’ambito del Festival delle Professioni, la rassegna che unisce oltre 5000 professionisti under 39 in rappresentanza di 23 ordini aderenti e accreditati. Le professioni svolgono una funzione imprescindibile di protezione dei valori essenziali della nostra società e la loro trasformazione ed evoluzione è punto focale della crescita competitiva del Paese. Proprio per questo, nell’incontro, si è proposta una riflessione a più voci sul rapporto tra giustizia e comunicazione e sul ruolo di avvocati, comunicatori, media e clienti. L’obiettivo dichiarato era quello di favorire un percorso condiviso, un passo verso una concreta via italiana alle Litigation PR, l’attività di gestione della reputazione di un cliente o una organizzazione in occasione di controversie legali.

Moderati da Filippo Nani, consigliere Nazionale Ferpi, Roberta Zarpellon, coordinatrice del Gruppo di lavoro e curatore del volume “Litigation PR”, ha introdotto il tema, mostrando come sia crescente l’importanza che la reputazione assume all’interno di ogni rapporto con la clientela e, per questo, si debba oggi parlare di Litigation PR non solo in ambito legale.

Con Andrea Arrigo Panato, dottore commercialista e revisore legale, la complessità della comunicazione è entrata nel dibattito. “Sempre più spesso – ha affermato il relatore - la comunicazione e la reputazione sono elementi di creazione di valore e, come studi, siamo chiamati a gestire complesse relazioni con tanti e diversi interlocutori; da potenziali investitori, al mondo delle associazioni, dai candidati al mondo dei media. Per questo il valore del comunicatore è importante”.

E proprio sulla relazione tra mondo dei media e processo, si è sviluppato l’intervento di Nicola Canestrini, avvocato penalista, già presidente della Camera Penale di Trento che, partendo dalla cronaca giudiziaria del giorno, si è chiesto se il giusto processo esista ancora o se rischiamo tutti di essere condannati in via definitiva a mezzo stampa.

Un intervento al quale Fabrizio Franchi, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Trentino-Alto Adige, ha risposto sottolineando come l’evoluzione del processo mediatico abbia origini con Tangentopoli, momento che ha segnato l’attenzione dei media verso le aule di tribunale. “Da allora”, - conclude Franchi - “si è assistito anche a delle derive. E’ tempo di delimitare ruoli e responsabilità e di far valere, per tutte le parti in causa, le regole garantendo il diritto di cronaca senza dimenticare quello della tutela del “buon nome” di chi si trova coinvolto in un processo “.

A concludere l’incontro, Laura Calciolari, coautrice del volume Litigation PR, ha ricordato come sia importante, prima di tutto, strutturare all’interno del proprio studio un’organizzazione efficace, capace di valutare tutti gli aspetti di tutela di un cliente, anche quando non è più sulle prime pagine dei giornali. Dalla sala è intervenuto Stefano Martello, curatore del volume Litigation PR, sottolineando l’importanza del dialogo e per dare regole di comportamento e di ingaggio al fine di valorizzare sempre di più il tema delle Litigation PR negli studi professionali.

“Fare rete” tra professionisti per lo sviluppo di sinergie e nuove opportunità lavorative è stato il tema al centro del workshop “Le 5 regole d’oro per il newtorking efficace tra e con i professionisti,” organizzato a Rovereto, nella sede della Fondazione Caritro. Dopo l’introduzione di Stefania Cipriani, socia Ferpi di Trento, Stefano Martello ha evidenziato le cinque parole chiave del networking: “la prima – ha detto - è ‘ascolto’, cioè ascoltare ed entrare in empatia con il nostro interlocutore, cercando di capire i suoi desideri, obiettivi e paure. La seconda parola chiave è ‘pianificazione’. Il sistema di rete ha bisogno di un'attenta pianificazione per comprendere l'impatto che avrà un'azione tra i potenziali pubblici. Il networking è sempre un investimento relazionale quindi terza è ‘fiducia’: non stiamo tentando di vendere un servizio, una consulenza ma stiamo instaurando con i nostri interlocutori una potenziale relazione che sarà alimentata nel prosieguo del rapporto con la fiducia. La quarta parola chiave è ‘complessità’: il networking non uno strumento semplice nella preparazione e nella gestione, ma è un’attività complessa che necessita dell'ultima parola chiave, di ‘sincerità’. Dobbiamo essere trasparenti e non dobbiamo dare l'impressioni di voler dire una cosa e ottenerne un'altra”. Nella seconda parte, la scrivente, socia Ferpi e componente del Gruppo “Comunicare le professioni” ha messo a confronto case history di successo intervistando tre professionisti: Elisabetta Baldo, avvocato veronese e presidente VE.G.A. Veronesi Giuriste Associate, Marco Piccolroaz, architetto e presidente di Citrac, Circolo Trentino per l’Architettura Contemporanea,  e Monica Tasin, ingegnere che ha presentato progetto Scintille del Consiglio Nazionale Ingegneri. “Il networking tra professionisti che emerge nelle testimonianze – ho detto – inizia tra colleghi per poi allargarsi ad altre figure professionali fino ad arrivare ad altre realtà con cui sviluppare un dialogo e costruire relazioni”. VE.G.A è stata fondata l’8 marzo del 2010 da un gruppo di avvocate del foro scaligero allo scopo di promuovere, attraverso l'organizzazione di iniziative culturali-giuridiche e di servizi, l'attuazione delle pari opportunità nell'esercizio della professione forense. In particolare obiettivo dell’associazione è la realizzazione della conciliazione fra i tempi della professione e le esigenze della vita familiare e personale, la promozione ed il sostegno alle giovani colleghe nel raggiungimento della piena autonomia professionale. “Organizziamo convegni ed eventi formativi – ha illustrato Elisabetta Baldo – a cui intervengono anche colleghi maschi. Piacciono i temi che affrontiamo ma anche gli orari in cui avvengono i nostri incontri tra le 12 e le 15. In questo modo si può conciliare la vita familiare, se si hanno figli piccoli, o il lavoro di studio. Mi rendo conto che abbiamo sempre avuto un atteggiamento empatico con le nostre socie e i colleghi e questo ci ha permesso di sviluppare convegni molto partecipati”. Fondato nel 1993, il Citrac è una libera associazione culturale nata con il preciso scopo di promuovere un processo dialettico di rinnovamento dell’architettura contemporanea alpina. L’attività del Circolo si concentra nel presentare, discutere, pubblicare e costruire un archivio di progetti e di architetture realizzate nel contesto alpino. A questo scopo, il Circolo, a cui sono associati architetti e ingegneri, promuove e coordina seminari, workshop, dibattiti, conferenze, convegni e viaggi di studio “a tema”. “Molto seguito – ha evidenziato Marco Piccolroaz - è il premio ‘Costruire il Trentino’ a cui partecipano numerosi colleghi. Dell’iniziativa viene organizzata una mostra dei progetti e realizzato un catalogo. Questa manifestazione consente ai professionisti di conoscersi, di vedere i reciprochi lavori e magari sviluppare sinergie”.  Monica Tasin ha raccontato la propria esperienza al network internazionale dei giovani ingegneri Consiglio Nazionale Ingegneri in cui si è sviluppato il progetto Scintille: “Un concorso di idee per ingegneri e non solo – ha detto Tasin – per presentare progetti di innovazione e ingegneria. E’ uno strumento per far sì che il network dell’ingegneria possa divenire quel luogo in cui le idee si sovrappongono e in cui viene valorizzato il sapere multidisciplinare”. A conclusione dell’evento, si è svolto un aperitivo di networking che ha consentito ai partecipanti di mettere subito in pratica quanto appreso durante il workshop.

 

[gallery columns="2" size="medium" ids="32032,32033"]

 
Eventi