Michelangelo Romagnuolo
L’app vola verso i 10 milioni di download e potrebbe essere proprio lo strumento in più per aiutare a combattere la creazione di focolai effetto del Covid-19. L'analisi di Michelangelo Romagnuolo per la rubrica #Ferpi2Be.
Nella società interconnessa e completamente digitalizzata di oggi, in cui ogni 60 secondi miliardi di messaggi, foto, video, documenti e file di ogni tipo viaggiano sotto forma di byte da un server all’altro, avere un’app come Immuni significa avere a disposizione una tecnologia funzionale ed efficace per evitare che il virus si diffonda, grazie proprio all’interazione tra gli utenti e i loro profili. Un po’ come se fosse un social network, più nel senso di “rete” che di “società”.
Come funziona l’app Immuni? A chiunque si trovi a stretto contatto con un utente risultato positivo al Covid-19, l’app invia una notifica che lo avverte del potenziale rischio di essere stato contagiato. Grazie alle tecnologia Bluetooth Low Battery, questo avviene senza raccogliere dati sull’identità o la posizione dell’utente. Significa che sono state fuorvianti e minatorie le notizie delle ultime settimane riguardo la pericolosità dell’app in materia di privacy ed utilizzo dei dati. L’app non rileva, né tantomeno detiene informazioni personali sugli utenti registrati. Tutto avviene tramite la creazione di codici alfanumerici anonimi che avvisano gli utenti se sono entrati in contatto con un altro utente contagiato, senza indicare o controllare informazioni personali di alcun tipo.
Qual è il vantaggio che un’app come Immuni dà a tutta la popolazione italiana? È quello di comunicare tra di noi e di tenerci distanti ma collegati, in questa sorta di dialogo informatico tra codici, avvisando in caso di positività al Covid-19 di uno o più utenti registrati. Tutto avviene tramite le notifiche che scandiscono le nostre vite ormai da qualche anno a questa parte. Quando si scarica l’app, difatti, l’attività rimane passiva: una volta abilitate le notifiche, si conferma la disponibilità ad essere avvisati se si entra in contatto con un contagiato. In caso di positività, invece, l’utilizzo dell’app diventa “attivo”, nel senso che siamo noi a dover aggiornare il nostro profilo utente segnalando l’infezione da Covid-19. Basta andare nelle sezione “Impostazioni” dell’app e selezionare la prima voce “Segnala positività”. In questo modo il profilo della persona contagiata, avviserà tutti gli altri in caso di vicinanza dei dispositivi, grazie proprio alle tecnologie di rete mobile e Bluetooth e ai codici alfanumerici anonimi.
Ci vogliono pochi secondi per un mandare un messaggio su Whatsapp, per condividere una foto su Instagram, un video su Facebook, per ordinare un panino su Deliveroo o per scaricare l’app Immuni. Prendiamoci qualche secondo di tempo, dunque, per scaricare l’app ed attivarla. Per il nostro bene, per il bene di tutti.