Alessandra Grasso
Scambiare due parole con chi si occupa di innovazione sociale è sempre motivo di ispirazione. Avvicinandosi l'appuntamento con InspiringPR, cerchiamo di approfondire la conoscenza di Rosella Scalone e del suo progetto #Nonpossoparlare con l'associazione Save the woman.
La tua prima volta a InspiringPR, il festival delle relazioni pubbliche, partendo dal palco. Che sensazione provi?
Essere su quel palco per la prima volta è vivere un momento unico e indimenticabile. È un'emozione fatta di adrenalina, entusiasmo di condividere il progetto #NONPOSSOPARLARE e responsabilità di presentare un'iniziativa importante, perché dedicata a tante donne in difficoltà.
È come essere un'atleta prima di gareggiare: la tensione è palpabile, ma la determinazione e la voglia di fare la differenza sono più forti di tutto. È un mix di emozioni che mi spinge a dare il mio meglio e a far sì che il mio intervento possa ispirare e sensibilizzare il pubblico presente.
Ottimo. Allora, parliamo della parola per cui sei stata scelta. Cosa rappresenta per te la “generosità”? Pensi si sposi bene con il progetto #Nonpossoparlare?
Per me la generosità è un valore fondamentale, basato sull'empatia, la compassione e il desiderio di aiutare gli altri. Significa non solo dare qualcosa di materiale, ma anche dedicare tempo, attenzione e supporto a chi ne ha bisogno.
Il nostro progetto incarna perfettamente questo concetto, offrendo un aiuto concreto e discreto alle donne vittime di violenza domestica, un tema delicato e spesso difficile da affrontare. La tecnologia, nello specifico, diventa uno strumento di generosità, perché nasce dalla disponibilità di un gruppo di esperti che hanno messo a disposizione i loro saperi gratuitamente, per realizzare un chatbot, un assistente virtuale che, a partire dalla pandemia fino ad oggi, potesse superare barriere e raggiungere donne in situazioni di isolamento e vulnerabilità.
Il progetto #Nonpossoparlare esalta il ruolo della tecnologia nella lotta alla violenza di genere. Per te la tecnologia può avere un risvolto umano, solidale?
Assolutamente sì. La tecnologia, se utilizzata in modo responsabile e consapevole, può essere un potente strumento per il bene sociale. Il progetto #Nonpossoparlare ne è un esempio lampante: un chatbot che offre, attraverso una semplice chat collegata all'intelligenza artificiale, un supporto informativo a donne vittime di violenza domestica, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, in modo anonimo e sicuro.
La tecnologia, in questo caso, diventa un ponte tra chi ha bisogno di aiuto e chi può offrirlo, abbattendo le barriere fisiche e temporali e garantendo un accesso immediato e discreto al supporto necessario. Potenzia ed esalta il lavoro dei centri antiviolenza, a favore delle donne, moltiplicando la possibilità di risposta come orari e disponibilità.
Quali sono i principali risultati di questo progetto?
I risultati del progetto #Nonpossoparlare sono di diversa natura e risultano davvero incoraggianti:
Aumento del numero di donne che chiedono aiuto. Da quando è stato lanciato il progetto, si è registrato un significativo aumento del numero di donne che hanno contattato il chatbot per ricevere supporto. Questo dimostra la crescente fiducia e l'apprezzamento per questo strumento da parte delle vittime di violenza domestica.
Maggiore consapevolezza sul tema della violenza domestica: Il progetto sta contribuendo a sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema della violenza domestica, incoraggiando il dibattito e la riflessione su un problema ancora troppo diffuso e sottovalutato.
Creazione di una rete di supporto: Il progetto ha favorito la creazione di una rete di supporto e solidarietà tra donne vittime di violenza domestica, permettendo loro di condividere esperienze e sentirsi meno sole.
Sviluppo di nuovi strumenti per la lotta alla violenza domestica: Il successo del progetto ha dimostrato l'efficacia di tecnologia e comunicazione agile, nel contrastare la violenza domestica e ha aperto la strada allo sviluppo di nuovi strumenti e servizi digitali sociali per supportare le vittime.
In conclusione, il progetto #Nonpossoparlare rappresenta un esempio concreto di come la generosità e la tecnologia possano unirsi per creare uno strumento innovativo. Offrendo supporto gratuito alle donne vittime di violenza domestica, il progetto contribuisce a costruire un mondo più sicuro e solidale per tutti, almeno é ciò che ci auguriamo!