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Social media marketing per il B2B: strategia e contenuti vincenti

#TaccuinoDigitale

01/11/2023

Come si realizza una strategia efficace per il mondo B2B? Alcuni consigli proposti da Hootsuite per costruire e mantenere la propria reputazione e, quindi, relazioni durature e basate sulla fiducia.

Valentina Citati

Cominciamo con il definire cosa si intende per social media marketing applicato al B2B ovvero “l'uso dei canali sociali per commercializzare prodotti o servizi a clienti e potenziali clienti aziendali. (B2B sta per business-to-business, in contrapposizione a business-to-consumer o B2C)” (1).

Destinatari diversi che richiedono, di conseguenza, strategie diversificate. Nel caso del B2B, che si rivolge a clienti aziendali, il fattore chiave distintivo è la capacità di comunicare efficacemente ai decision makers e dipendenti aziendali. Saper costruire e mantenere la propria reputazione e, quindi, relazioni durature e basate sulla fiducia risulta, infatti, determinante al fine di stabilire rapporti economici stabili nel tempo e mutualmente vantaggiosi.

Quindi come costruire una strategia efficace per il mondo B2B?

Vediamo insieme alcuni consigli raccolti dal blog della piattaforma Hootsuite. Innanzitutto, è necessario rispettare le regole e i passaggi principali di ogni strategia di SMM ma adattandoli allo specifico settore e destinatario. E cioè:

1. Partire dagli obiettivi di business
Due le domande da porsi:

  • Quali sono gli obiettivi aziendali?
  • In che modo il social media marketing B2B contribuirà a raggiungerli?   

Se, ad esempio, l’obiettivo prevalente delle campagne social B2C è l’acquisto del consumatore, quelle B2B possono collocarsi più in alto nel “funnel di acquisto” ovvero nei passaggi precedenti quali la creazione della brand awareness e della suddetta reputazione e fiducia.

2. Conoscere il target
Il pubblico aziendale non è tutto uguale ma è necessario sapere come è composto l’audience a cui intendiamo rivolgerci sia in termini di caratteristiche socio-demografiche e professionali sia di uso e consumo dei diversi canali social. Ad esempio, non stupisce che LinkedIn risulti la prima piattaforma usata dai content marketers B2B sia a livello organico (96%) sia a pagamento (78%):

(descrizione) (descrizione)

3. Monitorare i competitors
Controllare e analizzare cosa comunicano, come e dove i propri competitors è sempre estremamente utile per ricavare spunti e idee per le proprie strategie:

  • Quando e quanto spesso postano
  • Che tipo di voce e tono usano
  • Che tipo di contenuto ottiene il maggior coinvolgimento
  • Specifici punti dolenti dei clienti che potrebbero non essere stati affrontati

4.     Sviluppare un calendario e un content mix adeguato
È importante non improvvisare ma, sulla base dei passaggi precedenti (obiettivi, target, competitors), pianificare quando, dove e cosa comunicare per attrarre e fidelizzare la propria audience.

5. Monitorare e analizzare i risultati
L’attività di monitoraggio è sempre decisiva. Solo verificando periodicamente attraverso kpi adeguati ai propri obiettivi la performance della strategia adottata è possibile “correggere il tiro”, se necessario, o sviluppare ulteriormente contenuti rivelatisi vincenti.
Per ogni piattaforma esistono dashboard di insight gratuite oppure è possibile avvalersi anche di servizi a pagamento. L’importante è saper analizzare e leggere i dati in modo efficace grazie alla presenza di professionisti con competenze adeguate.

Qualche idea di contenuti efficaci…

Premettendo che non esiste una ricetta valida sempre e in tutti i casi, la regola aurea rimane sempre la stessa “sii utile”. È fondamentale porsi nei panni del nostro target e offrire i contenuti che quest’ultimo necessita o che gli interessano veramente pena l’indifferenza e la mancanza di attenzione.

Considerato il settore aziendale e professionale a cui ci si rivolge, esempi di contenuti efficaci possono essere:

  • condividere risorse gratuite: come report o ricerche/rapporti a patto che forniscano informazioni di qualità supportate da dati e ricerche affidabili e offrano suggerimenti concreti su come incorporare tali informazioni nella operatività specifica
  • monitorare le conversazioni rilevanti: fare social media listening sulla base di parole chiave per il proprio settore può essere utile per identificare discorsi interessanti in cui inserirsi per raggiungere i propri target e obiettivi.
  • condividere dati e statistiche: magari con grafici e infografiche capaci di sintetizzare in modo chiaro e di impatto i principali risultati di ricerche o report.

 


Questi alcuni spunti e idee, ovviamente generali e da adattare al proprio caso specifico, sempre in modo dinamico e flessibile rispetto ai continui mutamenti in atto (lezione particolarmente vera in particolare per chi lavora sulle piattaforme di social media!).




(1) https://blog.hootsuite.com/b2b-social-media/

 

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