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Sottoscrivete il documento congiunto Ferpi - Associazione Comunicazione Pubblica

03/04/2006

L'iniziativa va contro i tagli della nuova finanziaria e verso una valutazione dei risultati della comunicazione efficace

La scorsa settimana abbiamo lanciato l'iniziativa che Ferpi e Associazione Comunicazione Pubblica  stanno lanciando attraverso la diffusione di un documento congiunto che invita ad un confronto tra comunicatori e istituzioni finalizzato all'introduzione di indicatori utili alla valutazione delle buone pratiche comunicative. La motivazione che ha spinto l'intervento è determinato dal taglio del 50% alla spesa pubblica previsto dalla Legge Finanziaria che in molti casi va a penalizzare la crescita di progetti, iniziative e servizi innovativi e meritevoli.Invitiamo tutti a sottoscrivere il documento per prendere posizione contro i tagli alla comunicazione previsti dalla Finanziaria e per promuovere strumenti efficaci di valutazione delle strategie e dei progetti.CLICCA QUI per compilare il form di sottoscrizione.Ecco di seguito il testo del documento:CONTRO I TAGLI INDISCRIMINATI DELLA NUOVA FINANZIARIA E PER UNA VALUTAZIONE EFFICACE DEI RISULTATI DELLA COMUNICAZIONE
La FERPI, Federazione Italiana Relazioni Pubbliche e l'Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale intendono richiamare l'attenzione dei decisori pubblici, di coloro che operano nel settore della comunicazione pubblica, della consulenza di comunicazione e delle relazioni pubbliche  in genere, sulla contraddizione in atto fra la "centralità" che una intera stagione di riforme della amministrazione pubblica ha affidato alla comunicazione e questo taglio  indiscriminato e inutilmente penalizzante che fa di ogni erba un fascio.
La Legge Finanziaria del 23 dicembre 2005, ha apportato tagli sostanziali alla spesa pubblica con particolare riferimento a:- convegnistica, rappresentanza e consulenze alle pubbliche amministrazioni;- relazioni pubbliche,- pubblicità e mostre.
La riduzione del 50% rispetto alle spese sostenute allo stesso titolo nell'anno 2004, forse intende intervenire su sprechi ma , in molti casi, colpisce azioni innovative ed efficaci,  mortifica attività di successo, impedisce la crescita di progetti e servizi al cittadino.
Come intervenire con serietà  su una comunque inevitabile riduzione di risorse disponibili  per la comunicazione dell'amministrazione pubblica?La strada obbligata sembra quella di indicatori e criteri che consentano una valutazione delle attività di comunicazione attribuendo un peso corretto alla misurazione dei risultati, parte integrante dei processi direzionali e comunicativi di ogni organizzazione.Nessun alibi è più sostenibile per affermare che gli investimenti in comunicazione da parte di una organizzazione qualsiasi (pubblica, privata e sociale che sia) non siano valutabili e misurabili.Esistono diversi e specifici metodi e strumenti applicabili ampiamente condivisi da studiosi e operatori in funzione delle tante fattispecie in cui si sviluppa il lavoro del comunicatore, ma gli stessi modelli di  processi comunicativi efficaci incorporano la valutazione e la misurazione in ogni propria fase.Per misurare e valutare una qualsiasi attività o programma di comunicazione è preliminare condividere criteri e indicatori di performance.Nello specifico della comunicazione pubblica la valutazione e la misurazione dell'efficacia sono importanti anche perché un buon uso delle risorse investite, se opportunamente rendicontato, contribuisce ad accrescere la fiducia dei pubblici influenti verso l'organizzazione e al radicamento e alla crescita professionale dei comunicatori nell'organizzazione.
Nella consapevolezza che, anche nell'amministrazione pubblica, vi siano sprechi di risorse per iniziative e programmi di comunicazione carenti di strategie e finalità, è necessario introdurre criteri che consentano alle singole Amministrazioni, al Governo e al Parlamento nel suo insieme, di assicurare una valutazione e una misurazione delle attività di comunicazione realizzate.
L'obiettivo è di incentivare le singole Amministrazioni a svolgere la loro attività con maggiore efficacia, scoraggiando gli investimenti inutili e di introdurre indicatori che aiutino il Parlamento, il Governo e le singole Amministrazioni a rafforzare e premiare le buone pratiche comunicative, eliminando, scoraggiando o comunque riducendo quelle superflue.
Le Associazioni firmatarie ritengono che in questo modo si possano tutelare i fondamentali diritti soggettivi legati alle leggi sulla trasparenza, sull'accesso, sul diritto all'informazione e a consentire una positiva comunicazione, base fondante del buon governo. In particolare va privilegiato lo sviluppo dei processi decisionali condivisi, la promozione e l'informazione sulle politiche, la rendicontazione sui programmi.
Con queste premesse le Associazioni firmatarie, gli studiosi e operatori che sottoscrivono questo  documento si propongono di redigere una proposta al nuovo Governo che contenga un sistema di indicatori e parametri obiettivi tali da misurare e valutare i risultati degli investimenti in comunicazione. Così facendo sarà possibile attuare una comunicazione pubblica sempre più efficacie, rispondente ai nuovi diritti dei cittadini e in grado di migliorare le relazioni tra la pubblica amministrazione, i cittadini e le imprese.
Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e IstituzionaleFERPI Federazione Relazioni Pubbliche Italiana
 
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